★★★ THIS IS ELVIS ★★★

Just Because





Just Because
Words & Music: Bob & Joe Shelton/Sid Robin
Recorded: 1954/09, first released on “Elvis Presley”
Traduzione di vali/g52


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Originariamente incisa da Nelstone's Hawaiians nel 1929


La Cliff Carlisle's "You'll Miss Me" è sottitolata "(Just Because)" e forse, è un semi-originale di "Just Because." Nell'accordo, c'è anche una chiara influenza di una marcia del 1910, che si chiamava "Washington and Lee Swing". La prima "vera" versione, tuttavia, sembra essere quella dei Nelstone's Hawaiians. Il gruppo era formato da Hubert Nelson e James D. Touchstone, entrambi del sud dell' Alabama. La versione dei Shelton Brothers di "Just Because", nel 1935, fu una grande hit su etichetta Decca e come autori delle parole vennero indicati Shelton, Shelton e Robin (non si sa perché visto che è evidente che è lo stesso brano dei Nelstone's Hawaiians!)






LIVE DAL WEB





Louisiana Hayride 1954







Meridian-Mississippi - Mercoledì 25 maggio 1955 Elvis insieme al DJ Texano Charlie Walker


 


Elvis at American Studios (1969)


 



Long Island (New York) 1973







Aprile 1975

 


Interview with Elvis



Chicago 1976

 


Kansas City 1977 







 


Love Letters 1976




Live in Pittsburg 31-12-1976

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Finders Keepers, Losers Weepers





Finders Keepers, Losers Weepers
Words & Music: Dory Jones/Ollie Jones
Recorded: 1963/05/26, first released on “Elvis for Everyone”

Baby, Let’s Play House



Baby Let’s Play House
Words & Music: Arthur Gunter
Recorded: 1955/02/05, first released on single
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa by Arthur Gunter nel 1954

Elvis Presley, nella sua performance, cambiò leggermente le parole al testo, rispetto all’originale, cantando “You may get a pink Cadillac” in luogo dell’originale di Gunter “You may get religion” Elvis Presley aveva già la religione, la Cadillac sarebbe seguita subito dopo! C’è qualche dubbio sulla data di registrazione: la data indicata, abitualmente è indicata come il 5 febbraio, ma, quel giorno, Elvis Presley apparve al Louisiana Hayride, quindi è impossibile che la canzone sia stata registrata prima di quella stessa settimana.


Your Love's Been a Long Time Coming




Your Love's Been a Long Time Coming
Words & Music: Rory Bourke
Recorded: 1973/12/15, first released on “Promised Land”

Only Believe




Only Believe
Words & Music: Paul Rader
Recorded: 1970/06/08, first released on “Love Letters from Elvis”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Harmonizing Four nel 1957

Questo è visto come l’inno preferito di Elvis Presley, durante i suoi giorni nell’esercito e aveva, con sé, nella sua casa in Germania, una copia del disco degli Harmonizing Fourording. La loro versione, il cui titolo era "All Things Are Possible," venne realizzata su etichetta Vee Jay, dove Jimmy Jones faceva il ruolo di basso. Lo scrittore Daniel Paul Rader nacque nel 1878 (anche se molte biografie dicono il 1877) e visse fino a 60 anni. Fu predicatore evangelista, all’inizio del 20° secolo e scrisse numerosi inni moderni, incluso "Only Believe," datato 1921. Gli Harmonizing Four incisero la canzone come "All Things Are Possible" su VeeJay 845; il lato B era "Farther Along,", che fu incisa anche da Elvis Presley.


http://users.telenet.be/davidneale/e...als/index.html
(aggiornato al 2008)



Guitar Man






Guitar Man
Words & Music: Jerry Hubbard
Recorded: 1967/09/10, first released on “Clambake”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Jerry Reed nel 1967


Jerry Reed e Jerry Hubbard (compositore) è uno e lo stesso, infatti Hubbard è il suo vero nome. All’incisione di questo pezzo da parte di Elvis Presley Jerry suonava la chitarra. Vedi anche U.S. Male e Talk About The Good Times.



Elvis Proibito - di Philip Avon




Appena uscito in libreria Elvis proibito di Philip Avon. 

E' un resoconto poco dettagliato della vita intima di Elvis. La curiosità ha avuto il sopravvento e non ho potuto fare a meno di comperarlo vista la scarsa reperibilità di libri biografici tradotti in italiano. Qui l'autore prende spunto dalle biografie di Guralnick, Hopkins e Goldman per raccontare gli aspetti privati e intimi di Elvis; 
L'autore non fa che parlare del complesso di Edipo di cui, secondo lui, era afflitto. della sua vita sessuale e del tipo di rapporti sessuali che aveva con le ragazze, Nonostante il fatto che nei racconti delle amiche di Elvis non viene fuori niente di scabroso allo stesso tempo non si fa a meno di denigrare la sua figura.
 Di interessante ci sono diverse interviste fatte a Elvis nel corso degli anni. Inoltre, visto e considerato che il discorso salta fuori regolarmente, mi aspettavo  che "naturalmente" l'autore rivelasse  qualcosa di "sconosciuto" tipo  l'uso e abuso di stupefacenti di droga di anfetamine e quant'altro, ebbene  si parla di quello che si sapeva gia' ma "udite udite" non si parla di droghe pesanti. Wooww evviva, finalmente!! 
 Nelle citazioni si legge che Goldman scrive: "Elvis rifiutava di sentirsi tossicodipendente perché per lui i tossicodipendenti erano persone che avrebbe voluto vedere in prigione insieme agli spacciatori. Elvis infatti considerava tossicodipendente solo chi assumeva eroina, se la iniettava da solo, e se la iniettava in vena - e lui non faceva nessuna di queste cose.
(premetto che la biografia di Albert Goldman non l'ho mai letta)

Al di la' di tutto cio'  comunque, nemmeno questo libro fa un bel quadretto di Elvis, lo si dipinge debole, asessuato, capriccioso, violento e immaturo.  Ho trovato molte  incongruenze soprattutto nella descrizione di Graceland, inoltre non vengono risparmiate le critiche e si evince un certo disprezzo da parte dell'autore nei suoi confronti. D'altra parte noi fans siamo abituati a questo genere di critiche e nonostante  le molte persone che lo hanno frequentato  ne parlano con affetto e nostalgia, nonostante tutto il bene che ha fatto, le donazioni e i regali costosi che ha elargito; nonostante siano passati 39 anni dalla sua morte Elvis è ancora capace di salire alle vette delle classifiche e restare ancora nel cuore di milioni di fans , nonostante tutto questo però c'è ancora gente che deve parlarne male. 




No More (Aloha Post-Concert)




No More
No More (Aloha post concert) 
Words & Music: Don Robertson/Hal Blair 
Recorded: 1961/03/21, first released on "Blue Hawaii"