TUTTE LE CANZONI DI ELVIS PRESLEY CON LA TRADUZIONE IN ITALIANO
- Dedicato a Elvis Presley, un artista che piu' di chiunque altro sa ancora arrivare al cuore con la sua calda voce, nonostante non sia piu' con noi dal lontano 1977.
In questo sito molti video delle canzoni di Elvis con la traduzione italiana, nonchè film, concerti, interviste e molti altri approfondimenti sulla vita del Re del Rock!
I Can't Stop Loving You April 9, 1972 in Hampton Roads Words & Music: Don Gibson Recorded: 1969/08/25 first released on "In Person" Traduzione di Vali/g52
On Tour Gospel Jam Session
RCA’s Studio C in Hollywood-03/31/1972
Traduzione di Vali/g52
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“Lighthouse” - incisa da Elvis Presley venerdì 31 Marzo 1972
Scritta da: Hinson
Originariamente incisa da The Original Hinsons nel 1971
Versione originale di Elvis Presley su: The Complete On Tour Sessions Vol. 2 (CD non ufficiale)
Ronny Hinson scrisse questo gospel moderno nel 1970 e lo incise, con il suo gruppo, nell’anno successivo. La canzone vinse numerosi award di musica gospel. La versione di Elvis Presley è una versione casalinga informale, che non sono mai stati intenzionati a pubblicare.
“I, John” - incisa da Elvis Presley mercoledì 9 Giugno 1971
Scritta da: Johnson; McFadden and Brooks
Originariamente incisa da Arizona Dranes nel 1926
Versione originale di Elvis Presley su: Amazing Grace
Questa è una canzone di cui non è stato facile trovare le origini! Questa versione fu scritta nel 1961 e la prima incisione che ho trovato è del 1962, su un LP chiamato "A Festival Of Spiritual Songs" su etichetta King, eseguita dai "Mighty Faith Increasers". La track, poi venne chiamata, "I John Saw A Mighty Number." Non tutte le fonti sono d’accordo sull’autore di questo pezzo, e sul libro di Jorgensen "A Life In Music," il brano viene indicato a pag. 205, come scritta da William Gaither. Come per le canzoni con titolo simile ("John Saw a Mighty Number," "John Saw De Holy Number," etc.) abbiamo già incluso la primissima raccolta degli Spirituals dei negri, del 1870. Le registrazioni, che esistono e sono state fatte prima del 1961, sono con questo titolo e una di esse "John Said He Saw A Number," di Arizona Dranes, è chiaramente la maggiore ispirazione per "I, John," , se non addirittura il vero originale. Le parole sono basate sulla testo della Bibbia, Revelation 21.
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“Lead Me, Guide Me” - incisa da Elvis Presley lunedì 17 Maggio 1971
Scritta da: Doris Akers
Originariamente incisa da Doris Akers nel 1954
Versione originale di Elvis Presley su: He Touched Me; Amazing Grace (CD 2)
Doris Akens nacque nel 1923. Scrisse la sua prima canzone gospel, quando aveva 10 anni (Keep The Fire Burning In Me). Oltre a Lead Me, Guide Me, Doris Akers scrisse anche Sweet, Sweet Spirit, la canzone tanto amata da Elvis Presley. Doris morì 1995.
Proud Mary Words & Music: John Fogerty Recorded: 1970/02/17, first released “On Stage” This is the 1972/04/18, On Tour - San Antonio Version Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Creedence Clearwater Revival nel 1969
Chi la scrisse, John Fogerty era il cantante leader dei Creedence Clearwater Revival. Nel 1970, con questo brano, raggiunsero il 2° posto della US Hot 100.
Release Me Words & Music: Miller/Stevenson (Dub Williams) Recorded: 1970/02/18, first released on “On Stage” ON TOUR - Greensboro Coliseum (Greensboro 1972/04/14)
Originariamente incisa da Eddie "Piano" Miller nel 1946
Eddie potrebbe non aver trovato riscontro al suo pezzo "Release Me", per cui lo incise per conto suo, con la Four Star Records. Perk Williams, il cantante della band di Jimmy Heap, la scoprì e ne fece un successo. Poi ne fece una cover anche Ray Price e facendola diventare una grande hit. C’è un po’ di confusione sulla data dell’originale di Miller: alcune fonti indicano il 1946, sia direttamente che indirettamente, altri invece indicano il 1954. In ogni caso i diritti d’autore del brano, furono depositati nel 1954. )
Recorded: 1972/06/10, first released on “Elvis as Recorded at Madison Square Garden”
Traduzione di Vali/g52
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Originariamente incisa da Hoyt Axton nel 1971
La madre di Hoyt, Mae Axton, scrisse l’originale di Heartbreak Hotel di Elvis Presley. Nel 1971 "Never Been To Spain" fu una grande hit per I Three Dog Night. Lo stesso Hoyt sembra abbia fatto un po’ anche l’attore, essendo apparso in numerosi films, tra cui "The Gremlins." di Spielberg.
Recorded: 1970/06/07, first released on "Elvis Country"
Traduzione di Vali/g52
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“Funny How Time Slips Away” - incisa da Elvis Presley sabato 10 giugno 1972
Scritta da: Willie Nelson
Originariamente incisa da Billy Walker in 1961
Versione originale di Elvis Presley su: I’m 10,000 Years Old: Elvis Presley Country; Walk A Mile In My Shoes—The Essential 70’s Masters Disc 3; Elvis Presley as recorded at Madison Square Garden
Il compositore Willie Nelson incise la sua versione personale nel 1962. Nel cofanetto "Elvis Aron Presley.", si può sentire una versione da concerto fatta da Elvis Presley a Shreveport, Louisiana il 7 giugno 1975
I, John * Words & Music: William Gaither Recorded: 1971/06/09, first released on "He Touched Me"
Traduzione di vali/g52
* NOTA ESPLICATIVA
Credo sia il caso di spendere qualche parola su questo brano, che ELVIS fra l’altro amava molto – lo improvvisa anche accompagnato dai suoi coristi, dopo una sessione di prove per il suo famoso TOUR del 1972, chi ha visto il film l’avrà sicuramente notato. Questo gospel sembra abbia le sue origini nel lontano 1870. Con gli anni ha chiaramente subito delle modifiche oltre che nel testo anche nel titolo "I John Saw A Mighty Number - "John Saw a Mighty Number," - "John Saw De Holy Number," - "John Said He Saw A Number” ......... "I, John”. Affinché non si pensi ad un errore vorrei portare l’attenzione di chi legge proprio sul primo verso, che fa poi da ritornello alla canzone “Oh well, I, John, he saw mighty number” sembrano tre persone “Io, Giovanni e lui abbiamo visto il numero sacro” invece no, c'è una sola persona...Giovanni. La traduzione esatta infatti è “Io, Giovanni ho visto il numero sacro”, è una sorta di dichiarazione solenne; la terza persona singolare “he” è usata spesso dagli americani come noi usiamo il “Nos Maiestatis” per dare maggior importanza alla persona che sta parlando. Il testo comunque non è di fantasia, come nella maggior parte delle canzoni gospel e non, ma si rifà al Nuovo Testamento, per l’esattezza all' “Apocalisse di Giovanni- Rivelazione 21” (ultimo capitolo della Bibbia) che nella Introduzione alla visione comincia proprio con queste parole: “Io, Giovanni,…..”. La città in questione è Gerusalemme (la città sacra), il numero sacro è il 12, – la città ha 12 porte, su cui ci sono 12 angeli ed i nomi delle 12 tribù dei figli d’Israele, le mura poggiano su 12 basamenti sui quali ci sono scritti i nomi dei 12 Apostoli - la forma perfetta per gli antichi era il quadrato ecc...ecc...
Questa è una canzone di cui non è stato facile trovare le origini! Questa versione fu scritta nel 1961 e la prima incisione che ho trovato è del 1962, su un LP chiamato "A Festival Of Spiritual Songs" su etichetta King, eseguita dai "Mighty Faith Increasers". La track, poi venne chiamata, "I John Saw A Mighty Number." Non tutte le fonti sono d’accordo sull’autore di questo pezzo, e sul libro di Jorgensen "A Life In Music," il brano viene indicato a pag. 205, come scritta da William Gaither. Come per le canzoni con titolo simile ("John Saw a Mighty Number," "John Saw De Holy Number," etc.) abbiamo già incluso la primissima raccolta degli Spirituals dei negri, del 1870. Le registrazioni, che esistono e sono state fatte prima del 1961, sono con questo titolo e una di esse "John Said He Saw A Number," di Arizona Dranes, è chiaramente la maggiore ispirazione per "I, John," , se non addirittura il vero originale. Le parole sono basate sulla testo della Bibbia, Revelation 21.
“How Great Thou Art” - incisa da Elvis Presley mercoledì 25 Maggio 1966
Scritta da: Boberg; Hine
Originariamente incisa da George Beverly Shea nel 1955
Versione originale di Elvis Presley su: How Great Thou Art; Amazing Grace (CD 1); Elvis Presley In Concert
Questo brano, originariamente, arriva dalla Svezia, con parole in inglese, scritta da Stuart K. Hine. Inizialmente il pezzo era una poesia in 9 versi, che si chiamava "O Store Gud" e fu scritta nel 1886 dal Pastore Carl Boberg, che si ispirò durante una visita in un paesino di campagna nella parte orientale della Svezia e si trovò intrappolato in un enorme temporale, seguito da un brillante e luminoso sole e dal canto degli uccelli. Parecchi anni più tardi, le parole furono inserite in una melodia svedese, popolare e tradizionale. Da questo, venne creata una versione in tedesco e 5 anni dopo, una versione russa. Le parole in inglese, dei primi tre versi, furono create dal Rev. Stuart Hine verso il 1933 e successivamente nel 1947, per il 4° verso.
Elvis Presley amava cantare questo pezzo durante i concerti.
Elvis arrangio' questo antico gospel in studio, era convinto che rendendola più lenta della versione degli Statesmen suonasse più spirituale. In questo gruppo faceva parte anche Jake Hess, artista che Elvis ammirava da molto tempo soprattutto per il suo modo particolare di cantare.
Era il 1966 e Jerry Schilling ricorda una notte in cui Charlie Hodge e Elvis cantarono insieme How Great thou Art, ma, dice Jerry, "durante quella canzone è successo qualcosa di spaventoso. Elvis era pallido come un morto e ancora un po' sveniva. L'unico modo in cui riesco a rendere quello che ho visto è dire che sembrava che la sua anima stesse lasciando il corpo. Durante quella canzone è davvero successo qualcosa. Alla fine pensavo che stesse per morire" Si dice che da quel momento in poi qualcosa succedeva sempre ogni qual volta Elvis si metteva a cantare How Great Thou Art.
Nel 1974 a Memphis eseguì una versione bellissima che gli fece ottenere il Grammy e in uno dei suoi ultimi concerti il 19 giugno 77 a Omaha dove riarrangio' coraggiosamente la canzone rendendola ancora piu' piacevole.
Personalmente rimango sempre estasiata ogni volta che ascolto Elvis cantare questa canzone, mi porta li', con lui in quella bellissima chiesa che fa sfondo al suo album...
“Are You Lonesome Tonight?” - Incisa da Elvis Presley Lunedì, 4 Aprile, 1960
Scritta da: Turk; Handman
Originariamente incisa da Lou Handman nel 1927
Versione di Elvis Presley su: The Essential Collection; Golden Records Vol.3; Elvis In Concert; ELV1S 30 #1 Hits
Il pezzo probabilmente è più associato ad Al Jolnson che a Lou Handmann, ma Jolson non la registrò fino al 1950. Moltissimi artisti la registrarono nel 1927, incluso lo stesso compositore, Lou Handman, che la suonava al pianoforte, mentre sua sorella Edythe faceva da vocalist, per l’etichetta Gennet (27 Giugno) e Vaughn DeLeath ("The Radio Girl"), che registrò il pezzo 2 volte, prima come solista il 13 Giugno, e più tardi il 21 Settembre, come vocalist per The Colonial Club Orchestra. Il famoso tenore Henry Burr fece una sua versione quello stesso anno, registrandola (probabilmente) il 5 agosto.
Ned Jakobs viene spesso indicato come colui che la incise per primo e potrebbe essere vero (la incise il 27 Maggio 1927), ma, apparentemente, la sua versione non venne mai pubblicata in nessuna forma, così Lou Handmann si prese la lode.
Tuttavia sembra che sia stata fatta una registrazione del pezzo nel 1926, anno in cui venne depositata, da Bob Haring, che dirigeva la Cameo Dance Orchestra, una specie di band da studio, tenuta insieme per incidere il più possibile, e nel più breve tempo possibile. Il Colonnello Parker convinse Elvis Presley ad incidere questo pezzo, che era tra le canzoni preferite della signora Parker! L’arrangiamento usato nella versione di Elvis è basato su una versione di Are You Lonesome Tonight della Blue Barron Orchestra, del 1950. Il parlato è liberamente basato su una recitazione di Jacques in “As You Like It”, Atto II Scena VII di Shakespeare: “Tutto il mondo è una scena e tutti gli uomini e le donne recitano soltanto: essi hanno la loro entrata e la loro uscita; e un uomo nella sua vita recita molte parti”.