TUTTE LE CANZONI DI ELVIS PRESLEY CON LA TRADUZIONE IN ITALIANO - Dedicato a Elvis Presley, un artista che piu' di chiunque altro sa ancora arrivare al cuore con la sua calda voce, nonostante non sia piu' con noi dal lontano 1977. In questo sito molti video delle canzoni di Elvis con la traduzione italiana, nonchè film, concerti, interviste e molti altri approfondimenti sulla vita del Re del Rock!
Elvis
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Intervista ad Ann Margret
Premetto che la traduzione di questa intervista è stata fatta solo sulla base audio e non da un testo scritto, quindi certe parole sono risultate difficili da capire. Si è voluto pero’ mantenere fede ai contenuti. Quindi perdonate eventuali errori.
L’intervista è basata su questo video
IN: E.P.! (nel suo giro Elvis veniva chiamato E.) Sembra che tra voi ci fosse qualcosa di molto forte e profondo. Perchè sei così restia a parlarne?. Vuoi proteggerlo?
AN: Oh sì! Era qualcosa di speciale, di molto forte.
IN: Forte in che senso?
AM: La nostra relazione era molto forte, molto seria e molto reale. Siamo stati insieme per un anno. Lui aveva fiducia in me, ma io no. Io pensavo solo alla mia carriera (dice art, ma penso intenda carriera)
IN: Cosa intendi per “fiducia in te”?
AM: Lo conoscevo molto bene.
IN: Tutti nel suo giro e soprattutto tutte le donne con cui ha avuto una relazione affermano di averlo conosciuto molto bene. Tu pensi che abbiano detto la verità sul meglio o sul peggio di lui?
AM: Ci sono state tante cose negative che sono state dette su di lui ed io voglio salvaguardare ed onorare la sua vita. Elvis aveva molte qualità e quello che mi ha fatto estremamente arrabbiare è notare come persone che gli sono state vicine, che hanno vissuto con lui, si siano prese gioco di lui, portandolo alla morte e abbiano scritto certe cose di lui da vivo e ancora dopo la sua morte. Qual è la ragione? Aveva così tante qualità? Perché?
IN: Tu gli salvaguardi la sua vita?
AM: Hai capito? Ritengo che tu lo abbia capito molto bene, perché sei una persona corretta.
IN: Se si fosse allontanato da quel mondo e da certe persone, pensi si potesse salvare?
AM: Ho già condiviso i ricordi dei bei momenti che abbiamo passato assieme con mia mamma, mio papà e i amici miei e così hanno fatto loro.
IN: So che hai ricevuto i fiori a forma di chitarra, da lui quando hai avuto il tuo primo ingaggio.
AM: E’ così irreale! Ricordo………
IN: Perché è così difficile per te parlarne?
AM: Perché sono una persona riservata. Lui era una persona vera! Ricordo che ero nel mio camerino con i miei genitori e una coppia di danesi. Mr. Jorgensen (?) era morto e sua moglie, la signora Jorgensen festeggiava il suo compleanno ed Elvis, che si era sposato da poco, disse: “cantiamole insieme Happy Birthday”. Era così sensibile e riservato e riteneva che fosse un dovere rispettare gli altri…. Amava la famiglia.
IN: Amava molto anche sua nonna?
AM: Sì. Amava la famiglia, i suoi genitori, e amava sua figlia così tanto….
IN: Che cosa pensi di tutti quegli artisti che lo “imitano” o quei mediocri intrattenitori che lo impersonano? Ce ne sono tanti, tantissimi e ce n’è anche di alto livello, molto alto, ma nessuno è come lui, nessuno ha il suo stile.
AM: ……………..(non capisco) Mi fa impazzire quando dicono: ha iniziato questo, ha iniziato quello…..Perchè dicono queste cose…. E’ ridicolo!
IN: Questa domanda è importante, perché tu lo conoscevi. Quale’ la differenza tra le due cose: Aveva bisogno ed era cosciente di avere quella necessità, di circondarsi tanta gente che si rivolgesse a lui?
AM: No, no Ero io che volevo questo per lui.
IN: Perche? Perché volevi che traesse una sua gratificazione ad avere tutto ciò? Lui era cosciente che gli altri potessero saperlo?
AM: sì.
IN: Lo sapeva. Cos’altro sapeva?
AM: (qui non capisco cosa dice esattamente Ann Margret, ma credo non voglia approfondire)
IN: Ma in questo modo non poteva essere selettivo. Non poteva capire chi lo apprezzava e chi no.
AM: Lo so.
IN: Si sa che lui era un’icona americana e tu hai conosciuto questa realtà nella vita privata, più di quello che possiamo saperne noi di queste cose. E’ una cosa straordinaria, come, con la sua morte, la gente abbia iniziato a dire “Hey, a proposito dei tuoi amici, E. perché non l’hai visto e non hai detto qualcosa prima? Avevi la possibilità e la posizione di dire la tua. E’ crudele, ma viene da pensare che a questo punto lui era un estraneo tra loro. Ed è sorprendente come possa apparire così stupido da essere arrivato alla morte, perché gli è venuta a mancare la terra sotto i piedi.
AM: Sì gli è mancata la terra sotto i piedi.
IN: Sembrava che stesse dicendo…. Sto morendo, è il giorno in cui tu nasci e io sto per morire. Lui se ne stava andando ed era come se continuasse a vivere senza rendersi conto di quanto gli fosse difficile vivere.
A questo punto, Ann Margret fa un nome (incomprensibile per me) e l’intervistatore chiede se lo conosce e Ann Margret risponde “ Non l’ho mai incontrato”
L’intervista finisce così!
Traduzione di Loretta Fornezza
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