TUTTE LE CANZONI DI ELVIS PRESLEY CON LA TRADUZIONE IN ITALIANO
- Dedicato a Elvis Presley, un artista che piu' di chiunque altro sa ancora arrivare al cuore con la sua calda voce, nonostante non sia piu' con noi dal lontano 1977.
In questo sito molti video delle canzoni di Elvis con la traduzione italiana, nonchè film, concerti, interviste e molti altri approfondimenti sulla vita del Re del Rock!
Recorded: 1961/03/21, first released on "Blue Hawaii"
Traduzione di Vali/g52
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Originariamente incisa da Royal Hawaiian Troubadours nel 1905
Aloha Oe significa “Addio a te” oppure “Fino a che non ci rincontriamo”. Venne composta dalla Principessa Kamekeha Liliuokalani nel 1878. Si dice che la compose mentre era in esilio, ma non è vero. Fu la regina delle Hawaii dal 1891 al 1893. I Toots Paka Hawaiians registrarono una versione della canzone, nel 1920, in lingua originale. Prima di questa, tuttavia gli Hilo Hawaiians (uno pseudonimo della Arthur Pryor Band) la fecero uscire nel 1913. Arthur Pryor fu un ex collaboratore di John Sousa e una grande forza della musica americana, agli inizi del 20° secolo.
Recorded: 1956/01/30, first released on "Elvis Presley"
Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Carl Perkins nel 1956
Elvis Presley rifece la cover della sua versione della canzone di Perkins' "Blue Suede Shoes" nel 1960, quando venne fatta una nuova incisione per il film "G.I. Blues."
Carl Perkins scrisse "Blue Suede Shoes" dopo aver ascoltato il commento da parte di un ragazzo, alla sua ragazza: le parole erano scarabocchiate, su un vecchio sacchetto di carta.
Perkins registrò il brano per la Sun; egli era solo uno dei tanti nuovi artisti della Sun, che seguivano la scossa di Elvis Presley.
Un altro brano famoso di Perkins è "Matchbox," , che normalmente, si dice sia stata scritta da lui. Invece non è così, anche se, al tempo, era indicato il suo nome nei credits, si dimenticava quello vero: Blind Lemon Jefferson.
Nonostante la destrezza della mano, intenzionale o no, Perkins fu uno dei più grandi cantanti di rockabilly, anche se, sul palco, i suoi movimenti sembravano stranamente forzati.
Recorded: 1973/09/24, first released on "Raised on Rock"
Traduzione di Vali/g52
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Originariamente incisa da Andy Williams nel 1958
Wayne Walker probabilmente registrò la sua composizione nel 1957, ma solo come demo (si ringrazia la figlia per aver dato quest’informazione). Il pezzo venne passato a Andy Williams, che, l’anno dopo, la fece diventare un grande successo con l’etichetta Cadence Records. (Cadence 1340). Divenne il pezzo di Walker più inciso.
Recorded: 1961/03/22, first released on "Blue Hawaii"
Traduzione di vali/g52
Versione completa
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Originariamente incisa da Edouard Lebel (Alouette) nel 1906
Sicuramente l’accordo per questa canzone è preso da una canzone francese che potrebbe essere “Alouette”. L’ultima tesi è che si tratta di una canzone canadese tradizionale, portata dal Canada in Francia, da dei soldati (presumibilmente durante la prima guerra mondiale), dove divenne una delle canzoni preferite dai bambini.
Elvis si esibirà solo una volta al Grand Ole Opry, il 2 ottobre 1954, cantando “Blue Moon Of Kentucky” durante la parte riservata ad Hank Snow. Il riscontro pur se educato, sarà molto tiepido. Il pubblico dell’Opry, infatti, abituato ad ascoltare musica country e bluegrass, accoglierà quella musica rockabilly di Elvis in modo tutt’altro che entusiasta e le sue mosse verranno giudicate volgari. Alla fine della sua esibizione, il direttore dell’Opry, Jim Denny, dirà ad Elvis che sarebbe stato meglio se fosse tornato a Memphis e avesse ripreso a fare il camionista. Trovandosi a Nashville, dopo l’Opry Elvis verrà brevemente ospitato da Ernest Tubb al Midnight Jamboree Radio Show e in questa occasione Elvis dirà a Tubb che la sua vera ambizione è cantare la musica country.
RCA VICTOR-STUDIO B
Nashville era familiare ad Elvis perché è qui che fatto molte sessions di registrazione per la RCA, soprattutto allo Studio B, dislocato una sede distaccata della RCA Victor.
Da tener presente che mentre gli altri artisti dovevano prenotare lo studio e avevano un orario da rispettare, Elvis aveva libero accesso allo Studio B ed era comunque l’unico ad avere il permesso di fare le sessions di registrazione di notte. Il motivo è chiaro: Elvis faceva guadagnare talmente tanti soldi alla RCA che aveva carta bianca per la gestione delle sue sessions……… almeno per quanto riguarda gli orari.
Va inoltre ricordato che nel 1977 la RCA era sull’orlo della bancarotta, ma per la casa discografica la morte di Elvis Presley risultò essere la salvezza del suo bilancio, grazie all’impennata delle vendite dei dischi post mortem.
In compenso lo Studio B venne chiuso il 17 agosto 1977, il giorno dopo la morte di Elvis.
Oggi lo Studio B, fa parte del tour al museo del Country Hall of Fame di Nashville e possiamo dire che, per i fans di Elvis Presley, oltre che essere una tappa obbligata può essere una full immersion nel contesto di una sua session di registrazione.
Almeno per me è stato così!!!
Recorded: 1968/01/15, first released on “Elvis Sings Flaming Star”
Traduzione di Vali/g52
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Originariamente incisa da Chuck Berry nel 1956
Elvis Presley eseguì numerosi pezzi di Berry- vedere anche Brown Eyed Handsome Man; Johnny B.Goode; Long Live Rock And Roll (School Days); Maybellene; Memphis, Tennessee; Promised Land.
Cari amici ho il piacere di presentarvi il mio nuovo blog: ELVIS DIARY che raccoglie in ordine cronologico e "day by day" tutti gli avvenimenti piu' importanti della vita del nostro amato Elvis.
Creato in precedenza dalla nostra Loretta Fornezza che mi da gentile concessione, ho voluto ripescare tutto e metterlo in un nuovo blog perchè era un peccato lasciare tutto questo lavoro nascosto nei fiumi della memoria di internet. Dunque vi invito a leggerlo e a provare ad addentrarvi nel quotidiano di Gladys e Vernon e del loro unico amato figlio Elvis. Buona navigazione
Originariamente incisa da The Blackwood Brothers nel 1954
La voce di basso di Elvis Presley negli anni ‘70, J.D. Sumner, fu membro dei Blackwood Brothers dal 1954 al 1965. Il gruppo del Blackwood Brothers era una quartetto formatosi nel 1934 ed era costituito da 3 fratelli, Roy, Doyle e James insieme a R.W. Blackwood, figlio di Roy.
Proud Mary Words & Music: John Fogerty Recorded: 1970/02/17, first released “On Stage” This is the 1972/04/18, On Tour - San Antonio Version Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Creedence Clearwater Revival nel 1969
Chi la scrisse, John Fogerty era il cantante leader dei Creedence Clearwater Revival. Nel 1970, con questo brano, raggiunsero il 2° posto della US Hot 100.