★★★ THIS IS ELVIS ★★★: 2020

Carny Town




Carny Town 
Words & Music: Fred Wise/Randy Starr 
Recorded: 1964/03/03, first released on “Roustabout”

Britches




Britches
Words & Music: Sid Wayne/Sherman Edwards
Recorded: 1960/08/08, first released on "A Legendary Performer, Volume 3"

Clambake




Clambake
Words & Music: Ben Weisman/Sid Wayne
Recorded: 1967/02/22, first released on “Clambake”

It Won't Be Long






It Won't Be Long
Words & Music: Sid Wayne/Ben Weisman
Recorded: 1966/06/29, first released on “Double Trouble

RCA STUDIO B NASHVILLE - ELVIS PRESLEY





ELVIS PRESLEY 
Nascita: JANUARY 8, 1935 - 
DEATH: AUGUST 16, 1977

 Luogo di nascita: TUPELO, MISSISSIPPI 


Ampiamente acclamato come il re del rock ’n roll, Elvis Aaron Presley è stato indiscutibilmente l'interprete più influente nella storia del rock ’n roll e nella musica popolare, la sua vita e la sua carriera sono state sezionate più che per qualsiasi altro artista. 





L'analisi, almeno in parte, continua a causa dell'aura di mistero che ancora oggi lo circonda. Non ha mai rilasciato un'intervista approfondita, forse per un’astuta gestione dei media, ma più probabilmente perché gli era impossibile tenere il conto di tutto quanto gli era successo. L'unico elemento, solitamente trascurato nelle discussioni su Elvis Presley, è che egli proveniva dal country, e, in un certo senso, ebbe un impatto più potente e duraturo sulla musica country rispetto ad eccellenti star del country quali furono Hank Williams o Jimmie Rodgers. Fino all'arrivo di Presley, la musica country veniva considerata regionale, e solo pochi artisti, tra cui Eddy Arnold, si erano potuti scrollare di dosso tale marchio. Presley aprì le porte a cantanti country più giovani, quali Marty Robbins, Sonny James e Johnny Cash, e rese la loro musica alla portata di un mercato più ampio.
Nella metà degli anni '50, a Nashville, l’opinione era che Elvis Presley non fosse adatto alla musica country, ritenendo che l’avesse quasi uccisa. In realtà, egli fu molto adatto ad una generazione di musicisti country più giovane, dando loro un potenziale accesso ad una più ampia esposizione mediatica, rispetto a quella di cui avevano goduto i loro predecessori.

Presley, che era nato a Tupelo, Mississippi, ma dal novembre 1948 aveva vissuto a Memphis, sviluppò una vera pluralità di gusti. Il principio, generalmente accettato, sulla base del quale lui ha fuso il country con il R&B è essenzialmente vero, ma Elvis seppe anche incorporare il gospel bianco e quello nero, la molto diffusa musica popolare all'opera leggera e molto altro. Memphis era un luogo perfetto per ascoltare tutto questo, e, quando nel luglio 1954, per la prima volta, Elvis andò alla Sun Records per registrare un disco (nel periodo in cui lavorava come camionista) più o meno trovò il suo stile personale. A sorpresa, ebbe successo molto rapidamente. Lo stile musicale di artisti country affermati, quali Webb Pierce e Carl Smith, ormai era diventato vecchio sia nei contenuti che nell'esecuzione. Elvis offriva ai fans più giovani qualcosa che apparteneva a loro. Pur se gran parte della sua verve proveniva da R&B, venne commercializzata come musica country, e le migliori esibizioni di Elvis nel 1954 e 1955 avvennero al Louisiana Hayride e con dick jockey di musica country. 

Elvis iniziò a mostrare segni di rottura col mercato del country quando nel novembre 1955, grazie ad un accordo geniale ideato dal suo nuovo manager, il colonnello Tom Parker, il suo contratto con la Sun venne venduto alla RCA. Parker convinse la RCA a pagare ben 35.000 dollari, (cifra senza precedenti) per Presley, un cantante con un appeal mai visto. La RCA fu in grado di catapultarlo sul mercato nazionale tramite la televisione e una promozione mirata. Alla fine di marzo 1956, il suo primo singolo RCA “Heartbreak Hotel” aveva venduto 1 milione di copie, record che mai Bill Haley non era riuscito a raggiungere. Presley diventò sia una figura di punta per il rock & roll ma anche un parafulmine per tutti coloro che lo disprezzavano. Con i suoi vestiti, con le sue mosse teatrali, e le poche interviste gestite sul palco, proiettò un'immagine di sé che era minacciosa e vulnerabile allo stesso tempo. La cattolicità del gusto di Presley e il suo innato tradizionalismo divennero rapidamente evidenti mano a mano che la sua carriera prendeva una propria direzione. Voleva fare film, album di Natale, album gospel e ballate pop. Forse anche lui vedeva il rock & roll come qualcosa che sarebbe potuto svanire, e qualora questo fosse potuto succedere, Elvis ambiva ad una carriera su più ampia scala.

La trasformazione fu agevolata da un periodo nell'esercito che andò dal marzo 1958 al marzo 1960. Prima di entrare nell'esercito aveva fatto quattro film (Love Me Tender, Loving You, Jailhouse Rock e King Creole), e fu così che, durante gli anni ’60, i film divennero il mezzo con cui Elvis interloquiva il suo pubblico, anzichè i concerti o la televisione. Ci furono 27 film in dieci anni, la maggior parte dei quali frivoli e insignificanti. Dopo G.I. Blues, per lui ci furono due ruoli drammatici in Flaming Star e Wild in the Country. Quando questi ultimi due si dimostrarono un flop, venne ristabilito il modello precedente con Blue Hawaii, che spaccò al botteghino. Seguirono Follow That Dream; Kid Galahad; Girls!, Girls!, Girls!,; It Happened at The World Fair, Fun in Acapulco; Kissin’ Cousins; Viva Las Vegas; Roustabout; Girl Happy; Tickle Me; Harum Scarum; Frankie and Johnny; Paradise Hawaiian Style; Spinout; Easy Come Easy Go; Double Trouble; Clambake; Stay Away Joe; Speedway; Live a Little Love A Little; Charro!; The Trouble With Girls; and Change of Habit.

Alla fine degli anni ‘60, la carriera di Presley si trovava in grosse difficoltà. I film e le colonne sonore avevano quasi distrutto la sua reputazione. Non appariva dal vivo dal marzo 1961. Pertanto doveva essere in forte trepidazione quando, nel giugno 1968, fece un'apparizione live presso gli studi della NBC a Burbank, in occasione della registrazione di uno speciale televisivo in cui si diede molto da fare per poter ristabilire la sua credibilità. Apparentemente rinvigorito, Presley mise il massimo impegno nella scelta delle canzoni e tornò ai primi posti delle classifiche con "If I Can Dream", "In the Ghetto" e "Suspicious Minds". Alcuni attribuirono questo nuovo indirizzo della sua carriera, al suo matrimonio con Priscilla Beaulieu il 1 maggio 1967, anche se, probabilmente, avevano un ruolo ben più importante le pressioni finanziarie e il desiderio di fuggire da una situazione stagnante, che ormai si era praticamente consolidata.

Presley iniziò ad esibirsi di nuovo a Las Vegas nel luglio 1969, e i suoi due ultimi film furono degli spettacoli live (Elvis: That's the Way It Is e Elvis on Tour). Continuò ad esibirsi dal vivo fino alla sua morte, otto anni più tardi. Per un artista della sua statura, pare incontrasse problemi nell'acquisizione di materiale nuovo e che fosse anche di qualità, e molte delle sue registrazioni degli anni ‘70 erano vecchie canzoni ("The Wonder of You", "You Don't Have to Say You Love Me", "Promised Land"). Divenne anche chiaro che Presley iniziava a soffrire di problemi medici debilitanti, la maggior parte dei quali, come fu rivelato successivamente, derivavano da un abuso di farmaci prescrittigli dai medici. Diverse biografie postume rivelarono un’assunzione di farmaci a livelli quasi impossibili. Elvis e Priscilla divorziarono l'11 ottobre 1973. Gli ultimi anni della sua vita furono davvero tragici, in continua lotta con problemi di salute, e una carriera che ancora una volta sembrava soffocarlo. Nel 1998, Presley venne selezionato nella Country Music Hall of Fame.

Colin Escott


- Adattato dalla Country Music Hall of Fame® e dall'Enciclopedia del Museo di Musica Country, pubblicato dalla Oxford University Press.

Traduzione di Loretta Fornezza
Traduzione dal sito della RCA di Nashville
https://studiob.org/blog/artist/elvis-presley/

Intervista “On Tour Rehearsal”







Intervista “On Tour Rehearsal”
RCA’s Studio, Hollywood-03/31/1972
INTERVIEWERS: Pierre Adidge and Robert Abel
SOURCE: Between Takes with Elvis (LP)

Traduzione di Vali/g52

Cindy, Cindy





Cindy, Cindy
Words & Music: Kaye/Weisman/Fullery
Recorded: 1970/06/04, first released on “Love Letters from Elvis”

Blue River






Blue River
Words & Music: Paul Evans/Fred Tobias
Recorded: 1963/05/27, first released on single

Live Recordings

Tutti i brani indicati sono master, a meno che non siano contrassegnati (A) per Acetate, (N) per Non-Studio, (L) per Live. (LM) significa che c'è solo un Live Master.

Per quanto riguarda gli anni 70
Vengono elencati solo spettacoli dal vivo dove appare l'unica versione di una canzone


Live Recording, Mississippi-Alabama Fair, Tupelo, Mississippi, 
September 26, 1956 

Heartbreak Hotel (L)
I Want You, I Need You, I Love You (L)
Reddy Teddy (L)
Love Me Tender (L)
Don't Be Cruel (L)
Hound Dog (L)
Long Tall Sally (L)
I Got A Woman (L)
Love Me Tender (L)
I Was The One (L)
Blue Suede Shoes (L)
I Was The One (L)
Don't Be Cruel (L)
Hound Dog (L)
I Got A Woman (L)
Baby Let's Play House (L) 


Live Recording, Toast Of The Town, CBS Studios, Los Angeles, 
October 28, 1956 

Don't Be Cruel (L)
Hound Dog (L)
Love Me (L)
Love Me Tender (L) 

Robert Plant parla di Elvis


Da Rolling Stone di Febbraio 2009

ROBERT PLANT – dei Led Zeppelin – parla di Elvis





C'è differenza trea chi canta e chi porta la voce in un altro territorio, fuori dal mondo, creando una specie di orgasmo. E' una trasfigurazione. lo ne so qualcosa. E avendo incontrato Elvis, so che era in grado di trasformare la realtà. La prima canzone di Elvis che ho sentito è stata Hound Dog.

Non ero equipaggiato con nessuna delle conoscenze che ho ora, non sapevo della versione di Big Mama Thornton, né sapevo da dove arrivasse tutto quello swing. Ho solo sentito questa voce, che era assolutamente al posto giusto. Una voce sicura, insinuante, che non faceva prigionieri. Possedeva quei grandiosi urli e quei momenti in picchiata, quelle tenute, quel modo di avventarsi sulla nota come un uccello predatore. lo gli ho rubato tutto questo. Credo lo si possa sentire, ascoltando i Led Zeppelin.

Quando incontrai Elvis, dopo uno dei suoi concerti nei primi anni 70, gli diedi una lunga occhiata. Non era proprio alto come me. Ma aveva la corporatura di un cantante. Aveva un buon torace, un eccellente cassa di risonanza. Ed era motivato. Anyway You Want Me è una delle esibizioni vocali più toccanti che io abbia mai sentito. Non c'è paragone con Jailhouse Rock e la roba registrata nelle sessioni di King Creole.

Posso studiare le Sun Sessions da uomo di mezza età che guarda indietro alla carriera di un altro uomo e pensa: «Wow, che inizio grandioso».  Ma amo la modernità  della roba registrata per la RCA.
I Need Your Love Tonight e A Big Hunk O' Love erano cosi potenti. Grazie alla sua voce queste canzoni erano il posto più bello in cui stare sull'intero pianeta.

Durante quell'incontro Jimmy Page scherzò con Elvis sul fatto che noi non facevamo mai il sound

check, ma che se l'avessimo fatto io avrei voluto suonare solo sue canzoni. Elvis pensò che fosse divertente e mi chiese: «Che pezzi?». Gli risposi che mi piacevano quelli passionali, come quel classico country, Love Me: "Treat me like a fool/treat me mean and cruel/but love me".

Mentre andavamo via, dopo 90 illuminanti e divertenti minuti insieme, lui si è affacciato sul corridoio, e con un'aria molto compiaciuta ha iniziato a cantare quella canzone: "Treat me like a

fool...". lo mi sono girato, e gli ho risposto cantando il verso successivo. Siamo rimasti li, a cantare in piedi l'uno di fronte all'altro.

Quando è morto, aveva 42 anni. lo oggi sono 18 anni più vecchio di quell'età. So che avrebbe voluto

esprimere di più. Per lui a quell'epoca era difficile iniziare a collaborare con autori più moderni. Non aveva molte relazioni su cui contare, e certo non sarebbero stati i vecchi amici a portargli il nuovo vangelo. Ma quello che ha fatto è stato rendere possibile per me, come cantante, l’esplorazione di un altro mondo.



Robert Plant


Double Trouble



Double Trouble
Words & Music: Doc Pomus/Mort Shuman
Recorded: 1966/06/28, first released on “Double Trouble”

Baby, If You’ll Give Me All Of Your Love



 Baby, If You’ll Give Me All Of Your Love
Words & Music: Joy Byers
Recorded: 1966/06/29, first released on "Double Trouble"
Traduzione di Vali/g52

Baby, What You Want Me To Do



Baby, What You Want Me To Do 
Words & Music: Jerry Reed Recorded: 1968/06/27 6 P.M., 
first released on "Elvis NBC TV Special"

Madison Square Garden - 9 Giugno 1972 Press Conference

PRESS CONFERENCE - 9 GIUGNO 1972




Alle 16.00 di oggi, prendendosi una pausa dalle prove, Elvis tiene una conferenza stampa all’Hilton Hotel
Di seguito il contenuto della conferenza stampa


D.Signore e Signori, ho il piacere di presentarvi ME.P. Vernon Presley, il padre di Elvis Presley. Il Sig. Presley incontra un amico. Ciao! Grazie. Grazie molte. Come stai? Sedetevi prego!
Voglio ringraziare chi ha patrocinato tutto questo. Okay

D. Ti amiamo Elvis

E.P. Grazie cara, anch’io vi amo. Grazie

D. Nel corso di questi anni tutti hanno detto che sei molto umile e timido, che cosa ne pensi?

E.P. Oh, davvero non so cosa li faccia pensare in questo modo, visto che….. questa cintura è d’oro e (risata)… La cintura è un ringraziamento dall’International per il record di performances…..

D. Perché hai aspettato tanto per esibirti a New York?

E.P. Penso….. credo sia stato un problema di non avere un edificio, un posto adeguato. Abbiamo dovuto attendere il nostro turno per la disponibilità dell’edificio. In 15 anni non siamo mai riusciti a trovare un edificio adeguato. No, scherzi a parte, abbiamo dovuto aspettare il nostro turno per essere al Garden. Spero di fare un buon spettacolo per tutti. Mi piace e mi diverto.

D. Perché pensi di essere riuscito a durare più a lungo di qualsiasi altro intrattenitore?

E.P. Perché prendo la Vitamina E (risata). Stavo solo scherzando….. Non so (risata)….. Questo mi imbarazza. Ah, non so cara, io solo…. Semplicemente a me piace il mio lavoro. Mi piace quello che faccio.

D. Mi ricordo l’Ed Sullivan Show

E.P. Si anch’io ….. ecco perché sto seduto

D. E’ abitudine criticarti per i tuoi capelli lunghi e tutte quelle piroette sul palco, che cosa ne pensi?

E.P. Signore, sono stato docile se confrontato a quello che fanno adesso, sta scherzando (risata). Non faccio niente di particolare, semplicemente mi muovo.

D. Mostraci il movimento!

E.P. No (risata), Non posso…. non posso farlo. Mi devo salvaguardare per lo spettacolo.

D. Che cosa ne pensi del modo di esibirsi di oggi e del comportamento sul palco?

E.P. Oh, io… io non so. Non posso criticare nessuno nel campo dell’intrattenimento. Penso ci sia posto per tutti. Odio criticare gli altri artisti.

D. Sei soddisfatto dell’immagine che ti sei creato?

E.P. Beh, l’immagine è una cosa, a la parte umana è un’altra, perciò è molto pesante vivere su un’immagine. La metto in questo modo.

D. Che tipo di pubblico pensi di attirare maggiormente adesso?

E.P. Trovo che il pubblico che abbiamo adesso è misto. Ci sono persone più vecchie, persone più giovani e quelli molto giovani. Tutti i generi di persone, il che è un bene. Ho appena fatto un film dell’ultimo tour che ho fatto, è il primo concerto live che sia stato mai filmato, e quindi è questo il mio prossimo progetto. Ci sono ancora tanti posti dove non ho fatto dei concerti. Tipo, non mi ero mai esibito qui a New York. Non sono neanche mai andato in Gran Bretagna. Mi piacerebbe, sissignore e molto. Mi piacerebbe andare in Europa. Mi piacerebbe andare in Giappone e tanti altri posti. Non sono mai uscito da questo paese, tranne che il servizio militare. Eh si, mi piacerebbe andarci!

D. Elvis, che cosa ti ha spinto a decidere di chiudere con il cinema e ripredere con le apparizioni live?

E.P. Mi mancavano. Mi mancava la vicinanza di un pubblico ….. di un pubblico vivo. Così appena mi sono svincolato dai contratti cinematografici, ho ripreso a fare spettacoli live.

D. Pensi di farne sempre di più?

E.P. Penso di sì

D. Qual’è la tua opinione sul servizio militare obbligatorio

E.P. Preferisco tenere per me le mie opinioni personali su queste cose, in quanto io sono in intrattenitore e sinceramente non so.

D. Perché la MGM ha filmato i tuoi concerti prima a Boston per l’Elvis on Tour, quando avrebbero potuto girarlo qui.

E.P. Non so. Questa è una buona domanda. Perchè, Colonello (risata)? (Tom Parker: non ho sentito, qual’è la domanda?)
Perché hanno girato il concerto a Boston, non potevano girarlo qui? (Tom Parker: girarlo qui, avrebbe potuto essere considerato fuori legge)

D. Che cosa ci dice sulla politica?

E.P. Non mi riguarda, io sono solo un intrattenitore

D. Perché non giri o scrivi una biografia su di te?

E.P. Penso che non sia ancora l’ora. Può darsi che un giorno io lo faccia, ma non al momento. Se riuscissi a trovare il modo giusto di farlo, mi piacerebbe fare qualcosa tipo una sceneggiatura per il cinema. Infatti, lo stiamo valutando adesso. State parlando di qualcosa che non ha a che fare con le canzoni. Si, mi piacerebbe farlo. E’ difficile trovare buon materiale al giorno d’oggi, per tutti. E’ difficile trovare una qualsiasi buona canzone rock, veramente. Se le trovassi, le farei.
Penso che ci siano troppe società, tutti diventano indipendenti, non appena hanno una hit, costituiscono una propria società. E ce ne sono così tante.
Inoltre ci sono anche autori di canzoni che stanno iniziando a cantare da sé i loro pezzi. Ecco perché dico che è difficile trovare buon materiale. Io ho una mia società, ma se è buon materiale, prenderò canzoni da chiunque e da ogni dove. Non deve essere necessariamente della mia società. Può essere stat acomposta da uno sconosciuto o da chiunque scriva canzoni, se mi si adatta. Se è buona. E’ questo che farò.

D.Elvis, che cosa ne pensi del tuo successo negli anni 50?

E.P. A parte gli scherzi, è stato tutto così veloce per tutti noi, mia madre e mio padre e tutti. Tutto è successo in una notte, e così abbiamo dovuto organizzare un sacco di cose molto velocemente. Non rimpiango molto questa cosa. Mi diverte molto di più adesso che quella volta. Voglio credere che ci siamo migliorati in questi 15 anni.

D. Ti dà fastidio la gente che ti riconosca e ti chieda autografi?

E.P. No, ci sono abituato. Sentirei la mancanza se succedesse che nessuno mi noti o mi riconosca e cose simili o non mi chiedesse un autografo… beh, fa parte del business, e lo accetto. Penso che mi mancherebbe tutto questo.

D. Ci sarà una registrazione di questo concerto?

E.P. E’ possibile. Non lo so. Qui, ci sono degli addetti della RCA VictoE.P. Non so.

D. Di tutte le tue incisioni, qual’è la canzone che preferisci?

E.P. “It’s now or never”, “O sole mio” (Applauso).
“O sole mio” è stata la più venduta, dopo "Don't be Cruel," I think, then "Hound Dog", "Heartbreak Motel, "

(senza audio)
E.P. Sono stato alle Hawaii per essere abbronzato per New York (risate).
Sono arrivato stanotte molto tardi e dovrei andare a dormire, perché abbiamo appena fatto una prova e la rifarò dopo questa conferenza stampa….. a meno che non abbiate in mente qualcosa di meglio (risate)

D. Tua moglie Priscilla è qui con te?

E.P. No, non c’è. Aspetta lo chiedo a mio padre? Devo (ride) in quanto è lui che segue i miei affari personali

D. Bene signore…. Quando si è reso conto veramente che suo figlio era più di un figlio tradizionale

Vernon Presley: Mah, è difficile da dire. Sai è successo tutto così rapidamente. C’è stato uno scoppio durante la notte e tutto era già successo. Così dico, probabilmente era il 1956 ed il primo show televisivo. Ho cercato di dirglielo immediatamente, ma lui non ha voluto ascoltare.
[Vernon] No, non ho rimpianti per questo. Infatti, l’ho agevolato, veramente

D. Elvis, qual’è il genere di canzoni che ami fare di più?

R, Mah, è un fatto inconscio. …Io, io amo un po’ mescolarle. In altre parole, Mi piace fare una canzone come “Bridge over Troubled Water" o "[An] American Trilogy," e cose del genere. Poi ci inserisco un po’ di rock and roll, e magari alcune sostanzialmente hard rock. Non mi vergogno di fare pezzetti di "Hound Dog" o "Heartbreak Hotel, " e cose del genere

D. Elvis, riesci ad immaginare di esserti ritirato, un giorno?

E.P. Veramente no. Ho ancora troppa energia. Non penso, non fino a che posso

[Tom Parker] Vorrei essere all’altezza della mia reputazione di bravo ragazzo, questo è gente.

ELVIS: Devo tornare alle prove, gente, grazie mille

Traduzione di Loretta Fornezza