TUTTE LE CANZONI DI ELVIS PRESLEY CON LA TRADUZIONE IN ITALIANO
- Dedicato a Elvis Presley, un artista che piu' di chiunque altro sa ancora arrivare al cuore con la sua calda voce, nonostante non sia piu' con noi dal lontano 1977.
In questo sito molti video delle canzoni di Elvis con la traduzione italiana, nonchè film, concerti, interviste e molti altri approfondimenti sulla vita del Re del Rock!
Such a Night Words & Music: Lincoln Chase Recorded: 1960/04/03, first released on Elvis Is Back Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Clyde McPhatter and the Drifters nel 1953
Clyde McPhatter si unì a Billy Ward e i Dominoes nel 1950, nel 1953, ma li lasciò per formare i Drifters: Elvis Presley incise la canzone dei Drifters' "Money Honey." Altre canzoni di McPhatter incise da Elvis Presley sono "Money Honey" e "Without Love." La registrazione originale venne fatta per l’ Atlantic Records il 12 Novembre, 1953, e venne pubblicata la prima settimana del 1954. Nello stesso anno furono fatte numerose covers di questa canzone, ma, probabilmente, la più conosciuta è quella di Johnny Ray, che fu una top nella classifica di UK (forse aiutato dal fatto che le parole erano considerate suggestive e, per questo motivo, il disco non veniva mandato in onda dalla BBC). McPhatter morì il 13 Giugno 1971; nel 1987 fu anche insignito del Rock'n'Roll Hall of Fame.
Originariamente incisa da Giuseppe Anselmi in 1907
A Elvis Presley piaceva un brano di Tony Martin, del 1949, che si chiamava "There's No Tomorrow" ed incise una versione privata della canzone, mentre era militare in Germania. Ma anche "There's No Tomorrow" era basata su una canzone italiana, ancora più vecchia, che si chiamava "O Sole Mio," che venne scritta nel 1898 da Di Capua, mentre viaggiava verso l’Ukraina. Nel 1973, vennero presentati I documenti al tribunale italiano, dimostrando che Mazzucchi era co-autore di questo brano. Le nuove parole per Elvis Presley furono scritte da Aaron Schroeder e Wally Gold e venne fatta una demo da David Hill.
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"Quando ero nell'esercito chiamavo casa e dicevo "scrivete strofe su O sole mio" e loro pensavano che fossi uscito di testa , sai pensavano, "viene dal Sud, non è proprio capace di cantare"
La versione di Caruso di O Sole mio era la preferita di Gladys mentre Elvis era un ammiratore di Mario Lanza. Tony Martin aveva registrato la cover There's no tomorrow nel 1949 ed Elvis la canto' 10 anni dopo in privato a casa sua in Germania (In a private moment). Gli piacque molto il nuovo testo di Schroeder e Gold. Un giorno confessò a Schroeder: " non so se riuscirò a rendere giustizia alla canzone". Lo preoccupava il finale drammatico in stile "Lanza ".
Giovanni Capurro, giornalista di Napoli, nel 1898 scrisse i versi della canzone e chiese a Eduardo di Capua di scriverne la musica; musica che sembra sia stata ispirata da una splendida alba sul mar Nero e, soprattutto, da una nobil donna "Nina", moglie di un senatore e vincitrice a Napoli del primo concorso di bellezza della città; il brano venne poi presentato a Napoli ad un concorso musicale ma senza ottenere grande successo ed arrivando secondo, ma in seguito si diffuse sempre più - anche fuori dall'Italia - fino a diventare un vero e proprio patrimonio della musica mondiale.
"’O Sole mio" è una delle canzoni più famose di tutti i tempi, ma non fruttò molto ai suoi due autori, Capurro e Di Capua, che morirono in povertà negli anni dieci.
Originariamente incisa da Roy Fox Orchestra, vocal Barry Gray nel 1937
Harbor Lights non è di origine americana, ma inglese, quindi lo spelling corretto è Harbour Lights. Il paroliere Jimmy Kennedy nacque a Omagh, Irlanda del Nord. A seguito della tipologia delle parole, molti pesavano che fosse americano. Invece era uno dei più famosi parolieri britannici, con il più alto numero hits in USA, fino all’arrivo di Lennon e McCartney. Tra le sue composizioni ci sono "Red Sails In The Sunset" e "Teddy Bear's Picnic." La prima versione con il testo americano venne incisa nel 1937 da Claude Thornhill. L’accordo venne usato come tema musicale per il film del 1940 "The Long Voyage Home," con John Wayne. Alcune informazioni danno come scrittori Williams e Kennedy — non fa differenza, in quanto, Hugh Williams era uno pseudonimo, usato dal compositore nato in Austria Wilhelm Grosz (che, causualmente scrisse "Tomorrow Night"). Kennedy scrisse anche "South Of The Border."
Recorded: 1957/09/05, first released on "Elvis' Christmas"Album
Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Doye O'Dell nel 1948
Nonostante sia stata incisa nel 1957 e fa parte dell’originale "Elvis Presley' Christmas Album", la traccia non fu resa un singolo fino al 1964, anno in cui raggiunse il primo posto della Billboard Speciale Natale. Doye era nato nel 1912. Una delle sue più grandi hit fu "Old Shep," che incise nel 1947 (più tardi incisa anche da Elvis Presley). Nel 1950 divenne una delle canzoni più cantate nei films, dai cowboys, nonostante Doye continuasse una sua carriera di cantante, che, comunque, rimase la sua più significativa attività.
Recorded: 1961/03/22, first released on "Blue Hawaii"
Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Bing Crosby nel 1937
Anche l’originale proviene da un film: Waikiki Wedding. Ai fans di Marilyn Monroe dovrebbe far piacere sapere che il co-autore, Leo Robin, scrisse anche "Diamonds Are A Girl's Best Friend."
“How Great Thou Art” - incisa da Elvis Presley mercoledì 25 Maggio 1966
Scritta da: Boberg; Hine
Originariamente incisa da George Beverly Shea nel 1955
Versione originale di Elvis Presley su: How Great Thou Art; Amazing Grace (CD 1); Elvis Presley In Concert
Questo brano, originariamente, arriva dalla Svezia, con parole in inglese, scritta da Stuart K. Hine. Inizialmente il pezzo era una poesia in 9 versi, che si chiamava "O Store Gud" e fu scritta nel 1886 dal Pastore Carl Boberg, che si ispirò durante una visita in un paesino di campagna nella parte orientale della Svezia e si trovò intrappolato in un enorme temporale, seguito da un brillante e luminoso sole e dal canto degli uccelli. Parecchi anni più tardi, le parole furono inserite in una melodia svedese, popolare e tradizionale. Da questo, venne creata una versione in tedesco e 5 anni dopo, una versione russa. Le parole in inglese, dei primi tre versi, furono create dal Rev. Stuart Hine verso il 1933 e successivamente nel 1947, per il 4° verso.
Elvis Presley amava cantare questo pezzo durante i concerti.
Elvis arrangio' questo antico gospel in studio, era convinto che rendendola più lenta della versione degli Statesmen suonasse più spirituale. In questo gruppo faceva parte anche Jake Hess, artista che Elvis ammirava da molto tempo soprattutto per il suo modo particolare di cantare.
Era il 1966 e Jerry Schilling ricorda una notte in cui Charlie Hodge e Elvis cantarono insieme How Great thou Art, ma, dice Jerry, "durante quella canzone è successo qualcosa di spaventoso. Elvis era pallido come un morto e ancora un po' sveniva. L'unico modo in cui riesco a rendere quello che ho visto è dire che sembrava che la sua anima stesse lasciando il corpo. Durante quella canzone è davvero successo qualcosa. Alla fine pensavo che stesse per morire" Si dice che da quel momento in poi qualcosa succedeva sempre ogni qual volta Elvis si metteva a cantare How Great Thou Art.
Nel 1974 a Memphis eseguì una versione bellissima che gli fece ottenere il Grammy e in uno dei suoi ultimi concerti il 19 giugno 77 a Omaha dove riarrangio' coraggiosamente la canzone rendendola ancora piu' piacevole.
Personalmente rimango sempre estasiata ogni volta che ascolto Elvis cantare questa canzone, mi porta li', con lui in quella bellissima chiesa che fa sfondo al suo album...