★★★ THIS IS ELVIS ★★★

It's Easy For You



It's Easy For You - Elvis Presley (Sottotitolato)

Jailhouse Rock

Just Pretend

Is It So Strange



Is It So Strange
Words & Music: Faron Young
Recorded: 1957/01/19, first released on "EP"
Traduzione di vali/g52

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“Is It So Strange” - incisa da Elvis Presley sabato 19 Gennaio 1957
Scritta da: Young
Originariamente incisa da Faron Young nel 1956
Versione originale di Elvis Presley su: The Complete Million Dollar Session; The Complete 50's Masters 3

Faron Young nacque nel 1932. Nel 1950, scappò dal collegio per lavorare alla radio e presto arrivò a The Louisiana Hayride, trasferendosi quasi subito a The Grand Ole Opry. La sua prima hit che arrivò al numero 1 fu "Live Fast, Love Hard, Die Young," nel 1955. Faron Young ebbe un considerevole successo, ma a parte la sua prima grande hit, alla fine si sparò nel 1996. Elvis Presley incise questo pezzo, in modo non ufficiale, nel Dicembre del 1956, come parte di "The Million Dollar Quartet". La registrazione ufficiale di questo pezzo avvenne parecchie settimane dopo.

(aggiornato al 2008)


I'm Left, You're Right, She's Gone

If That Isn't Love




If that Isn't Love
Words & Music: Dottie Rambo
Recorded: 1973/12/16, first released on "Good Times"
Traduzione di vali/g52

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“If That Isn't Love” - incisa da Elvis Presley domenica 16 Dicembre 1973
Scritta da: Rambo
Originariamente incisa da The Rambos nel 1969

Versione originale di Elvis Presley su: Amazing Grace (CD2)
Dottie Rambo, che scrisse questo pezzo, formò The Rambos insieme a suo marito Buck e realizzò la sua incizione su etichetta Vista. Si dice, che Dottie Rambo abbia scritto più di 1,500 canzoni!


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(aggiornato al 2008)


Spanish Eyes




Spanish Eyes
Words & Music: B. Kaempfert/ C. Singleton/ E. Snyder
Recorded: 1973/12/16, first released on Good Times
Traduzione di vali/g52

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“Spanish Eyes” - incisa da Elvis Presley domenica 16 Dicembre 1973
Scritta da: Kaempfert; Snyder; Singleton
Originariamente incisa da Freddy Quinn nel 1965
Versione originale di Elvis Presley su: Good Times; Elvis Presley, Live & Unplugged



Il compositore tedesco e direttore Bert Kaempfert (che scrisse anche "Strangers In The Night") scrisse ed incise questa melodia con il titolo "Moon Over Naples" nel 1965, per farne la track italiana del suo album "The Magical Music Of Faraway Places." L’editore Hal Fein interpellò i parolieri Eddie Snyder e Charles Singleton, a cui piacque l’idea di un pezzo spagnolo e scrissero "Spanish Eyes." Bert scrisse un arrangiamento per Freddy Quinn, un tedesco che canticchiva un po’, ma né la Polydor né la Decca vollero farne un singolo. Allora Bert e Freddy re-incisero la track per l’etichetta Four Corners, mentre erano in vacanza in the USA. Qui le parole furono cambiate da "Spanish Eyes" in "Blue Spanish Eyes," che si adattavano meglio con la musica. Polydor rifiutò ancora di realizzare un singolo, ma fece il compromesso di pubblicarla, senza il "blue" come lato B "Across The Shore", di Freddy Quinn. Nel frattempo l’uscita dei Four Corners (quella con il "Blue") cominciava ad andare bene in USA, ma fu ritirata dal mercato quando la Polydor e la Decca minacciarono di citarli in giudizio, per i diritti sulla canzone. Hal Fein diede ad Al Martino, la possibilità di incidere la canzone come traccia di un album, invece venne pubblicata come singolo ed ebbe un enorme successo. La registrazione in studio di questo brano da parte di Elvis Presley potrebbe essere del 1973, ma la versione su "Elvis Presley, Live & Unplugged" è una registrazione fatta in casa, un mese prima. Venne registrata a casa di Linda Thompson.

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(aggiornato al 2008)



Blue Spanish eyes, teardrops are falling from your Spanish eyes,
Please, please don't cry, this is just adios and not good-bye,
Soon I'll return, bringing you all the love your heart can hold,
Please say "Sì, Sì", say you and your Spanish eyes will wait for me.

Soon I'll return, bringing you all the love your heart can hold,
Please say "Sì, Sì", say you and your Spanish eyes will wait for me,
Say you and your Spanish eyes will wait for me.


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Tristi occhi spagnoli, le lacrime sgorgano dai tuoi occhi spagnoli,
Ti prego, ti prego non piangere, questo è solo un arrivederci e non un addio,
Presto ritornerò e ti porterò tutto l’amore che il tuo cuore può accogliere,
Ti prego di’ “Sì, Sì”, dimmi che tu ed i tuoi occhi spagnoli mi aspetterete.

Presto ritornerò e ti porterò tutto l’amore che il tuo cuore può accogliere,
Ti prego di’ “Sì, Sì”, dimmi che tu ed i tuoi occhi spagnoli mi aspetterete,
Dimmi che tu ed i tuoi occhi spagnoli mi aspetterete.

Tradotta da vali/g52 (Translated by vali/g52)

Tomorrow Is A Long Time



Tomorrow Is A Long Time - Elvis Presley (Sottotitolato)

Little Cabin On The Hill






Little Cabin On The Hill
Words & Music: Bill Monroe/Lester Flatt
Recorded: 1970/06/04, first released on "Elvis Country"
Traduzione di vali/g52



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“Little Cabin On The Hill” incisa da Elvis Presley giovedì 4 giugno 1970
Scritta da: Monroe; Flatt
Originariamente incisa da Bill Monroe's Bluegrass Boys nel 1947
Versione originale di Elvis Presley su: The Complete Million Dollar Session; I'm 10,000 Years Old: Elvis Presley Country; Walk A Mile In My Shoes—The Essential 70's Masters Disc 3




Il titolo sull’etichetta del disco di Bill Monroe era "Little Cabin Home On The Hill." La prima incisione di questo brano, da parte di di Elvis Presley, venne fatta il 4 dicembre 1956, quando imitò Bill Monroe durante la Million Dollar Quartet session.



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(aggiornato al 2008)


It's A Matter Of Time

Indescribably Blue

Help Me


Help Me
Words & Music: Larry Gatlin
Recorded: 1973/12/12, first released on single
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Kris Kristofferson nel 1972

E’ possibile che Larry Gatlin abbia inciso la versione della sua stessa composizione nel 1972. Quell’anno, Johnny Cash eseguì la canzone in un film, ma non la incise se non troppo tardi. Il campione di box Golden Gloves, Kris Kristofferson rifiutò un’offerta di insegnare all’accademia militare americana, di West Point, trasferendosi invece a Nashville per diventare un musicista country. Grande fan di Willie Nelson, divenne uno dei componenti del gruppo "The Highwaymen," come pure Johnny Cash, Waylon Jennings e lo stesso Nelson.  La versione eseguita da Kris Kristofferson si trova nel suo LP "Jesus Was A Carpenter" ed è suonata in duetto

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(aggiornato al 2008)




Don't


Don’t
Words & Music: Jerry Leiber/ Mike Stoller
Recorded: 1957/09/06, first released on single
Traduzione di Vali/g52

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“Don't” - incisa da Elvis Presley venerdì 6 Settembre 1957
Scritta da: Leiber; Stoller
Originariamente incisa da Eddie Boyd nel 1956

Versione originale di Elvis Presley su: Elvis Presley' Gold Records Volume 2; The Complete 50's Masters

L’informazione che c’è per l’incisione, da parte di Eddie Boyd, del brano di Lieber e Stoller “Don’t”, fa riferimento alla rumba vivace del 1956 “Don’t”. Se effettivamente è lo stesso pezzo, sicuramente Elvis Presley non ha copiato la versione di Boyd, in quanto la versione di Boyd non è la stessa.


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(aggiornato al 2008)

I'll Remember You


I'll Remember You
Words & Music: Kuiokalani Lee
Recorded: 1966/06/10, first released on "Spinout"
Traduzione di vali/g52


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I'll Remember You (Sottotitolato)
Aloha Rehearsals - Jan 12, 1973 

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Originariamente incisa da Kuiokolani Lee nel 1966(?)
https://youtu.be/k9vlSqdjPv8

Kui Lee nato nel 1932, era un misto di origini Hawaiiane, Cinesi, e scozzesi. Amava le Hawaii e si dice abbia scritto questo bellissimo pezzo, quando partì per uno dei suoi viaggi, per lavorare come intrattenitore in USA. Morì il 3 Dicembre 1966.


I'll Never Know




I'll Never Know - Elvis Presley Sottotitolato

How Great Thou Art


How Great Thou Art
Words & Music: Stuart K. Hine
Recorded: 1966/05/25, first released on "How Great Thou Art"
Traduzione di vali/g52

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“How Great Thou Art” - incisa da Elvis Presley mercoledì 25 Maggio 1966
Scritta da: Boberg; Hine
Originariamente incisa da George Beverly Shea nel 1955
Versione originale di Elvis Presley su: How Great Thou Art; Amazing Grace (CD 1); Elvis Presley In Concert
Questo brano, originariamente, arriva dalla Svezia, con parole in inglese, scritta da Stuart K. Hine. Inizialmente il pezzo era una poesia in 9 versi, che si chiamava "O Store Gud" e fu scritta nel 1886 dal Pastore Carl Boberg, che si ispirò durante una visita in un paesino di campagna nella parte orientale della Svezia e si trovò intrappolato in un enorme temporale, seguito da un brillante e luminoso sole e dal canto degli uccelli. Parecchi anni più tardi, le parole furono inserite in una melodia svedese, popolare e tradizionale. Da questo, venne creata una versione in tedesco e 5 anni dopo, una versione russa. Le parole in inglese, dei primi tre versi, furono create dal Rev. Stuart Hine verso il 1933 e successivamente nel 1947, per il 4° verso.
Elvis Presley amava cantare questo pezzo durante i concerti.


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(aggiornato al 2008)





Elvis arrangio' questo antico gospel in studio, era convinto che rendendola più lenta della versione degli Statesmen suonasse più spirituale. In questo gruppo faceva parte anche Jake Hess, artista che Elvis ammirava da molto tempo soprattutto per il suo modo particolare di cantare.
Era il 1966 e Jerry Schilling ricorda una notte in cui Charlie Hodge e Elvis cantarono insieme How Great thou Art, ma, dice Jerry, "durante quella canzone è successo qualcosa di spaventoso. Elvis era pallido come un morto e ancora un po' sveniva. L'unico modo in cui riesco a rendere quello che ho visto è dire che sembrava che la sua anima stesse lasciando il corpo. Durante quella canzone è davvero successo qualcosa. Alla fine pensavo che stesse per morire" Si dice che da quel momento in poi qualcosa succedeva sempre ogni qual volta Elvis si metteva a cantare How Great Thou Art.
Nel 1974 a Memphis eseguì una versione bellissima che gli fece ottenere il Grammy e in uno dei suoi ultimi concerti il 19 giugno 77 a Omaha dove riarrangio' coraggiosamente la canzone rendendola ancora piu' piacevole.

Personalmente rimango sempre estasiata ogni volta che ascolto Elvis cantare questa canzone, mi porta li', con lui in quella bellissima chiesa che fa sfondo al suo album...



I Miss You

If I Were You

 

If I Were You - Elvis Presley (sottotitolato)

If You Talk in Your Sleep 

Soldier Boy



Soldier Boy
Words & Music: David Jones/ Theodore Williams Jr.
Recorded: 1960/03/20, first released on "Elvis Is Back"
Traduzione di Vali/g52

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“Soldier Boy” - incisa da Elvis Presley domenica 20 Marzo 1960
Scritta da: Jones; Williams Jr.
Originariamente incisa da The Four Fellows & Abi Barker Orch. nel 1955
Versione originale di Elvis Presley su: Elvis Presley Is Back!; From Nashville to Memphis (1)


Nonostante sia stata inciso nel 1955, questo pezzo era stato scritto quattro anni prima, nel 1951, da David Jones e Larry Banks, mentre erano soldati in Corea (Banks non viene mai citato).