TUTTE LE CANZONI DI ELVIS PRESLEY CON LA TRADUZIONE IN ITALIANO
- Dedicato a Elvis Presley, un artista che piu' di chiunque altro sa ancora arrivare al cuore con la sua calda voce, nonostante non sia piu' con noi dal lontano 1977.
In questo sito molti video delle canzoni di Elvis con la traduzione italiana, nonchè film, concerti, interviste e molti altri approfondimenti sulla vita del Re del Rock!
Il caldo sole di Memphis stava scendendo lentamente oltre l'orizzonte,
il cielo sarebbe diventato buio ed illuminato dalla luce delle stelle,si sarebbero accesi i lampioni ai lati delle strade ed autostrade di questa tentacolare città del Tennessee,
sorta accanto al fiume Mississippi che ad ovest scorreva tranquillo e silenzioso nel suo cammino verso New Orleans. Per la maggior parte degli abitanti, era solo un'altra appiccicosa, umida serata, della soffocante estate del 1954, ma con la possibilità di riposarsi avendo davanti un Week-end rilassante.
Per un ragazzo di 19 anni,quel venerdì sera 30 Luglio, era una sera che lo faceva sentire sia nervoso che eccitato. Nervoso perchè avrebbe cantato davanti alla gente della sua città adottiva; eccitato perchè il sogno a lungo accarezzato stava per avverarsi.
Fin da quando aveva ascoltato ed assimilitato i vari generi musicali del Sud:Country, Gospel, Blues, il canto era stato l'importante modo di espressione per questo timido giovane. Aveva sognato di diventare un cantante ed improvvisamente questo sogno stava per trasformarsi in realtà...
Dopo aver registrato i suoi due acetati al Memphis Recording Session,
era riuscito a catturare l'attenzione,prima di Marion Keisker
e poi di Sam Phillips il proprietario della Sun Record
Dopo che quest'ultimo lo aveva chiamato in studio alla fine del Giugno 1954, aveva tirato fuori ogni stile musicale che conosceva nella speranza di impressionarlo. Con grande intuito Sam chiamò altri due musicisti locali e il 5 luglio di un'altra calda e afosa sera, in modo del tutto casuale durante una pausa, mentre cercavano qualche ballata adatta, un nuovo sound era emerso improvvisamente da quel fantastico trio.
Il Country aveva incontrato il Blues e Phillips stava assaporando quello che aveva sempre sognato:un ragazzo bianco che sembrava nero...Non ci furono perdite di tempo e la sera seguente una seconda canzone fu registrata e questa volta il Blues incontra il Country. Tutti nel piccolo studio
Probabilmente questo brano fu il primo a raggiungere una hit, come risultato di un’apparizione televisiva. Jane Froman la cantò per prima, nel 1952, nella sua serie televisiva "Jane Froman's USA" Con la guerra in corso in Corea e la preoccupazione di una possibile nuova guerra mondiale, da parte di molta gente, Froman chiese che venisse scritta un canzone che offrisse nuove speranze. Il risultato fu “I Believe”. Però non incise il brano fino all’inizio dell’anno successivo, raggiungendo l’11° posto dei singoli più venduti nella classifica Billboard Best Selling Singles, facendole guadagnare un disco d’oro. Prima di Froman, la canzone venne incisa da Frankie Lane, l’8 gennaio 1953 (il giorno del 18° compleanno di Elvis) e divenne un grande successo, rimanendo in cima alla classifica oltre 18 settimane.
Originariamente incisa da Rodeheaver and Asher nel 1916
C. Austin Miles, nel 1912, scrisse questo pezzo, il cui titolo completo è "(He Walks With Me) In The Garden," dopo che il produttore musicale Adam Geibel gli chiese di scrivere il contenuto per un inno che fosse "comprensibile nell’intonazione, pieno di tenerezza in ogni suo verso; un pezzo che facesse sperare a quelli senza speranza, riposare coloro che erano stanchi e appoggiarsi su soffici cuscini di un letto di morte.” E’ una bella canzone ed Elvis Presley la canta divinamente! Homer Rodheaver era il pioniere dei cantanti di musica gospel, facendo la sua prima incisione per la Victor nel 1913, ma fece dischi anche per molte altre società. Continuò ad incidere fino al 1940. Incise "In The Garden" 9 volte, e la prima volta, nel febbraio del 1916, è probabile, che fosse in duetto con Virginia Asher, e pubblicò la successiva, in Luglio, su Victor 18020. (La realizzazione fatta, nel 1914, da Ada Jones e George Ballard di un pezzo che si chiamava anche "In The Garden" è tutt’altra canzone.)
Love Me, Love the Life I Lead Words & Music: Tony Macaulay/ Roger Greenaway Recorded: 1971/05/21, first released on “Elvis (Fool)”
Traduzione di vali/g52
Originariamente
incisa da The Fantastics nel 1971
C’è
una domanda che riguarda l’artista originale, perché non sono
ancora sicuro che The Fantastics incisero il pezzo prima di Elvis
Presley. Il gruppo americano, noto come The Velours, cambiarono il
nome in The Fantastics, nel 1968 e si trasferirono in UK per cercare
fortuna in un territorio fertile. La loro versione, di questo brano,
venne eseguita alla fine del 1971 (probabilmente Novembre) su Bell
45157 e su Bell 1202. Il tema contenuto nel brano è quasi una
personificazione del pop UK della fine degli anni ’60, primi anni
’70. Insieme o separati, scrissero successi per artisti quali The
Foundations, Long John Baldry, The Hollies, The New Seekers, e molti
molti altri. Invece, Greenaway e Cook incisero numerosi successi
utilizzando numerosi pseudonimi, sia come duo (es. David e Jonathan)
oppure dando il nome di un gruppo (es. White Plains).
Jack Greene era conosciuto come "The Jolly Green Giant" (il suo soprannome spesso è indicato anche come "Green"). Tra le sue varie incarnazioni musicali, appare come batterista e vocalist nella band di Ernest Tubb. Pur stando con la band, ebbe comunque molti successi da solista country. Tra le hits è incluso questo pezzo, che ebbe un ottimo impatto non solo nelle classifiche, dove raggiunse il top per la Country, ma, nel 1967, vinse l’award come "1st Country Music Association Awards", dove fu votato come singolo dell’anno e canzone dell’anno. Greene venne anche votato come voce dell’anno e il suo LP "There Goes My Everything" fu l’ Album dell’anno! Engelbert Humperdinck portò questo pezzo in Inghilterra.
Il merito del testo per questa canzone venne dato a Naomi Ford, la moglie di Lee Hazlewood, anche se, probabilmente, a scriverla, fu lo stesso Hazlewood. Secondo Clark, il suono strano del tamburo, fu ottenuto da un pezzetto di bamboo, battuto sulla custodia di chitarra. La versione di Clark, originariamente fu realizzata su etichetta MCI, ma venne pubblicata alcuni mesi dopo, su etichetta Dot, e diventò un successo. Elvis Presley incise la sua versione originale a Goethestrasse, Bad Nauheim, Germany, mentre era soldato. Oltre 10 anni dopo, utilizzò nuovamente il brano durante la session di martedì 4 giugno 1970, per l’album "Elvis Presley Country".
Originariamente incisa da Huddie Leadbetter nel 1935
Intenzionale o no, gli autori di questa canzone di Elvis Presley sembra siano stati ispirati da una vecchia canzone degli schiavi "Pick A Bale O' Cotton." Huddie Leadbetter, forse meglio conosciuto come Leadbelly, che ha il grande merito di aver tenuto vivi molti classici popolari d’America, tra cui "Pick A Bale". Si sa poco della vita di Leadbelly, se non che fosse una persona non molto piacevole e nel rispetto della legge. Venne imprigionato per omicidio nel 1918, ma fu perdonato nel 1925, per poi ritrovarsi in prigione nel 1930 dopo una battaglia a suon di coltelli. John Lomax, un folclorista, conobbe Leadbelly nella prigione di Angola nel 1933 e fu impressionato dalla sua conoscenza delle canzoni popolari. Leadbelly venne liberato nel 1934 e andò a lavorare per Lomax, che lo portò a New York, dove registrò, tra le altre anche "Pick A Bale O' Cotton."