★★★ THIS IS ELVIS ★★★: settembre 2016

Down in the Alley




Down in the Alley
Words & Music: Jesse Stone and the Clovers
Recorded: 1966/05/25, first released on “Spinout”
Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da The Clovers nel 1953

The Colvers registrarono “Down In The Alley” prima il 21 dicembre 1953 per l’Atlantic, ma il brano non venne mai pubblicato. Registrarono la canzone nuovamente per la Atlantic il 26 luglio 1957 e nell’agosto dello stesso anno, venne pubblicato un singolo, accoppiato con “There’s No Tomorrow”., scritto da Jesse Stone. Stone era uno scrittore con molto talento che spesso usava lo pseudonimo di Chalet CalHoun. Ad esempio questo era il nome usato per “Shake, Ratte and Roll”. Nel 1956, di Stone, Elvis incise anche “Flip, Flop and Fly” e “Shake, Ratte and Roll”, mentre incise "Like A Baby", nel 1960.


What now, What next, Where to




What now, What next, Where to
Words & Music: Don Robertson/Hal Blair
Recorded: 1963/05/26, first released on "Double Trouble

So Glad You're Mine





So Glad You're Mine
Words & Music: Arthur Crudup
Recorded: 1956/01/30, first released on “Elvis”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Arthur "Big Boy" Crudup nel 1946

La versione originale di Arthur Crudup fu registrata il 22 Febbraio 1946. A differenza degli altri due pezzi di Crudup fatti da Elvis Presley, questa sua versione ha un arrangiamento notevolmente diverso, e senza il pianoforte. Crudup nacque il 24 Agosto 1905, a Mississippi. Era soprannominato "Big Boy", per la sua grande statura già da bambino. La sua prima incisione avvenne nel 1942 su etichetta Bluebird. Le beghe sui diritti di proprietà, con il produttore di blues Lester Melrose resero Arthur Crudup povero e fino a che Elvis Presley non incise le sue "That's All Right (Mama)," "My Baby Left Me" e più tardi anche "So Glad You're Mine", che gli permisero di ricevere l’ attenzione e i riconoscimenti che meritava. Sfortunatamente, Melrose continuò a non dargli soldi,che gli spettavano e Arthur Crudup morì il 28 Marzo 1974, molto povero.


Tupelo - Tornado del 1936

DAL LIBRO “ ELVIS AND GLADYS” di Eliane Dundy
(Traduzione di Loretta Fornezza)
Il 5 aprile 1936, quando Elvis aveva un anno, un tornado si abbatté  su Tupelo alle 21.04 di una domenica sera causando danni disastrosi.
Da quel giorno, tuttora gli abitanti di Tupelo  hanno un modo di dividere il tempo e gli eventi in due parti B.T. e A.T.: Before the Tornado and After the Tordano (prima e dopo il Tornado).
Il tornado uccise 235 persone a Tupelo, ferendone 350 e azzerando 45 blocchi della città “Sembrava come ci fosse un grappolo di carri merci che correvano assieme” racconta Magnolia Clanton. “Colpiva e sentivi la gente che urlava sulle strade e non sapevi dove stavi andando o che direzione avresti preso, da quanto ti sembrava di impazzire”
La spirale nera gigante tingeva di rosso fuoco il suo percorso sopra Tupelo e verso il sud ovest. La serata era afosa, il vento soffiava senza sosta. I lampi iniziarono ad abbagliare. Le funzioni religiose serali erano finite. La maggior parte delle persone era a casa propria.
Il tornado durò solo pochi minuti: dalle 21.04 alle 21.09 – ora in cui furono uccise intere famiglie. Distrusse quello che era la zona di insediamento dei neri a Tank Hill, scagliandone i corpi nel Gum Pond (grande stagno a Tupelo-)


Scoppiarono incendi e ci fu una stima di 900 case andate in frantumi. Le galline erano state private dalle loro piume e le mucche dalle loro corna.
Il palazzo di giustizia, le chiese e i cinema furono trasformati in ospedali. Roosvelt mandò aiuti nazionali e la Croce Rossa posizionò  le sue ambulanze alle stazioni.
Dove si trovava Elvis in quel terribile momento?
Fortunatamente sappiamo esattamente dove fosse e lui fu fortunato a trovarsi lì, visto che se la sarebbe cavata per un pelo.
Quella sera, Catherine Hall aveva portato la sorella di Vernon, Gladys Presley, con sé alla funzione serale alla Baptist Church. Improvvisamente sul fondo della chiesa apparve il padre della piccola Gladis, J.D. e gridò loro di correre fuori. Salirono di corsa nello scuola bus, insieme a Gladys, Vernon, Elvis, Minnie Mae e gli altri suoi figli.  Lo zio Noah, in macchina, li portò a casa sua visto che era più solida e più grande e potevano stare tutti assieme.  Gli uomini si misero in fila contro la parete sud della casa “abbracciando” le assi per contrastare quanto di peggio stesse per arrivare. Minnie Mae iniziò a perdere i sensi, ricorda Cathrine, poi si riprendeva e poi sveniva di nuovo. Gladys, con il suo bambino in braccio, stava seduta tranquilla, rannicchiata nell’angolo. Il tornado avvolse East Tupelo. La casa rimase intatta. Quando tutto era passato, riuscivano a vedere uno dietro l’altro lampi che si abbattevano sulla Main Town., Lo zio Noah disse agli uomini “Andiamo, avranno bisogno di aiuto”. E così, gli uomini si infilarono nello scuola bus e si diressero lungo l’argine verso Tupelo.
Quando Gladys ed Elvis arrivarono alla loro casa, la prima cosa che videro era che il tornado aveva letteralmente raso al suolo la Chiesa Metodista di San Marco, proprio al di là della strada, ma la loro casa non era stata toccata!

FOTO DELLA CHIESA




Si potrebbe pensare che la vicinanza del disastro, non dovrebbe aver impressionato granché un bambino di un anno, ma dal momento che la chiesa non venne ricostruita, per parecchi anni,  Gladys e Vernon ogni giorno avrebbero parlato di quel miracolo ve aveva salvato la loro casa e le loro vite, mentre guardavano le  fondamenta dell’edificio in mille pezzi,
E’ possibile che tutto ciò abbia aggiunto  al piccolo Elvis, delle sensazioni di trionfo sul fatto che in seguito avrebbe potuto sopravvivere ancora?

TUPELO ORIGINALE CASA DI ELVIS



Nota sotto la foto: Questa casa sembra essere degli anni 50 o forse anche precedente, quando la casa era in uso. Come si può notare non c’è alcuna altalena nel portico …..






Nota sotto la foto:  I copyrights appartengono a chiunque l’abbia fotografata, che non è identificato per altri luoghi.  Per la prima volta furono pubblicate nell’ottobre 1964, su Elvis Monthly (penso sia un fan club del tempo). Fu lo stesso Vernon che mostrò la casa  ai fotografi.






Tra il 5 ed il 6 Aprile del 1936 il Sud Est degli USA venne sconvolto da una serie di tornado, per la precisione 17, che portarono alla morte ben 436 persone. Sebbene il grosso dei tornado si concentrò tra Tupelo (Mississippi) e Gainesville (Georgia), altri distruttivi fenomeni vorticosi associati colpirono anche le cittadine di Columbia (Tennessee), Anderson (South Carolina) ed Acworth (Georgia). Oltre ai tornado furono registrati numerosi allagamenti lampo associati alle tempeste, che provocarono milioni di dollari di danni.

Il tornado di Tupelo è stato il quarto in termini di morti nella storia degli Stati Uniti d'America; intere famiglie sono infatti morte perchè non furono avvertite del pericolo imminente e vennero quindi colte di sorpresa. Il piccolo Elvis Presley (che all'epoca dei fatti aveva solo un anno) e la madre invece sopravvissero a questo tremendo tornado, che toccò il livello massimo F5 della scala Fujita. Circa 233 furono i morti in città.




Dopo aver colpito Tupelo, il violento sistema temporalesco raggiunse l'Alabama e nella notte sul 6 Aprile e si portò fin verso la Georgia. Qui, per la precisione nella località di Gainesville, alle 8.30 del mattino un doppio tornado investì la zona e provocò 203 morti. Il tornado in questo caso raggiunse il grado F4 della scala Fujita e resta annoverato come il quinto in fatto di vittime nella storia nord americana. Causò 13 milioni di dollari (dell'epoca) di danni.

Fonte: http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/tornado+tupelo+1936-+centinaia+di+morti-52209




I Believe In The Man In The Sky



I Believe In The Man In The Sky
Words & Music: Richard Howard
Recorded: 1960/10/30, first released on “His Hand in Mine”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Bill Kenny nel 1953
Elvis amava The Ink Spots, un meraviglioso gruppo che gioì di grande successo alla fine del 1930, nel 1940 fino al 1950. Per molti anni, il tenore Bill Kenny fu la prima voce del gruppo. All’inizio del 1950, Bill fece una registrazione come solista, pur mantenedo lo stile degli The Ink Spots. Kenny mori nel 1978.