★★★ THIS IS ELVIS ★★★

Known Only to Him




Known Only to Him
Words & Music: Stuart Hamblen
Recorded: 1960/10/30, first released on “His Hand in Mine”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Stuart Hamblen nel 1952

Numerosi artisti hanno inciso questo gospel, inclusi The Statesmen.
Jake Hess, primo cantante dei The Statesmen, cantò questo brano al funerale di Elvis Presley. Stuart Hamblen era un attore di cinema e una personalità molto popolare alla radio. Scrisse alcuni pezzi gospel, tra cui "It Is No Secret (What God Can Do)," incisa anche da Elvis Presley.


A Cane and a High Starched Collar


A Cane and a High Starched Collar 
Words & Music: Sid Tepper e Roy C. Bennett. 
Recorded: 1960/08/16, first released on single




Elvis - The Last 24 Hours



Elvis - The Last 24 hour (Sottotitolato) from Maria Teresa Tria on Vimeo.

la password è elvispresley

I Don't Care if the Sun Don't Shine




I Don't Care if the Sun Don't Shine
Words & Music: Mack David
Recorded: 1954/09/10, first released on single
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Tony Martin nel 1949

Originariamente questa canzone venne sottoposta per il film cartoon della Walt Disney "Cinderella," ma non venne utilizzata. Elvis Presley, nel cuore, non era un rocker (nonostante poteva esserlo nell’anima). I suoi gusti musicali erano molti e variegati, ma sembra avesse una predilezione per musica apparentemente opposta: cantanti blues e sentimentali! La sua versione di "I Don't Care..." sembra essere basata su quello che era il suo cantante sentimentale preferito Dean Martin! La storia racconta che quando Elvis Presley decise di registrarla alla Sun, non riusciva a ricordare tutta la canzone, così Marion Keisker, l’assistente del produttore Sam Phillips, aggiunse dei versi. Il produttore della canzone insistette affinché Marion firmasse un impegno, che il suo nome non sarebbe comparso e che non avrebbe ricevuto royalties. Marion acconsentì. Venne pubblicato sul alto B del singolo "Good Rockin' Tonight". La maggior parte delle fonti di informazione danno sia Patti Page che Dean Martin come artisti originali di questo brano. Tuttavia l’incisione di Martin venne fatta il 28 marzo 1950 e quella della Page il 3 Marzo 1950 (alcuni dicono il 3 febbraio). Entrambe furono recedute dalla versione di Tony Martin, fatta il 2 Dicembre 1949, con Henri Rene e la sua Orchestra, per la RCA Victor.

370 Washington Street



06-11-1948 - Elvis e la sua famiglia si trasferirono in una pensione a 370 Washington Street. Questa è stata la prima casa della famiglia a Memphis. Oggi questo indirizzo non è altro che un lotto vuoto con erbacce e una rete metallica

This Is Our Dance



This Is Our Dance
Words & Music: Les Reed/Geoff Stephens
Recorded: 1970/06/06, first released on “Love Letters from Elvis”

Release Me (On Tour)



Release Me
Words & Music: Miller/Stevenson (Dub Williams)
Recorded: 1970/02/18, first released on “On Stage”
ON TOUR - Greensboro Coliseum (Greensboro 1972/04/14)
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Eddie "Piano" Miller nel 1946

Eddie potrebbe non aver trovato riscontro al suo pezzo "Release Me", per cui lo incise per conto suo, con la Four Star Records. Perk Williams, il cantante della band di Jimmy Heap, la scoprì e ne fece un successo. Poi ne fece una cover anche Ray Price e facendola diventare una grande hit. C’è un po’ di confusione sulla data dell’originale di Miller: alcune fonti indicano il 1946, sia direttamente che indirettamente, altri invece indicano il 1954. In ogni caso i diritti d’autore del brano, furono depositati nel 1954.
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Could I Fall in Love




Could I Fall in Love 
Words & Music: Randy Starr
Recorded: 1966/06/28, first released on “Double Trouble”

Paralyzed



Paralyzed
Words & Music: Otis Blackwell/Elvis Presley
Recorded: 1956/09/02, first released on “Elvis”


Do Not Disturb



Do Not Disturb
Words & Music: Giant/ Baum/Kaye
Recorded: 1964/06/11, first released on “Girl Happy”

Milkcow Blues Boogie



Milkcow Blues Boogie
Words & Music: Kokomo Arnold
Recorded: 1954/12/10, first released on single
Traduzione di Vali/g52

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Originariamente incisa da James Kokomo Arnold nel 1934 (come Milk Cow Blues)

In qualità di autore, alcune liste indicano "Tradizionale," intendendo probabilmente che non si conosce, altre invece indicano Sleepy John Estes, e altre ancora dicono che, il merito sia dello stesso Kokomo Arnold. La canzone di Sleepy John Estes, con lo stesso titolo, è un brano completamente diverso, per cui potrebbe tranquilla mente essere eliminato. Certamente non fu tradizionale l’esordio di Elvis Presley, pochi secondi dopo l’annuncio: "Hold it fellahs. That don't move me — let's get real, real gone for a change," prima dell’aumento del ritmo, con l’attacco di Scotty e Bill. Chiunque pensi che Elvis Presley abbia copiato altri artisti, per poter entrare nel businness, sicuramente non l’ ha mai ascoltato ai suoi inizi. La sua versione di questa canzone, ad esempio, non ha alcuna somiglianza con l’originale di Kokomo Arnold. Piuttosto sembra che, Elvis Presley abbia ascoltato migliaia di pezzi, e gli siano rimaste in memoria, tracce di alcuni di loro, tracce che lui usò per creare qualcosa di veramente diverso.




If You Don't Come Back


If You Don't Come Back
Words & Music: Jerry Leiber/Mike Stoller
Recorded: 1973/07/21, first released on “Raised on Rock”
Traduzione di Vali/g52

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Originariamente incisa da The Drifters nel 1963

The Drifters si erano formati nel 1953, con solo Clyde McPhatter come lead singer del quartetto. Il loro singolo di debutto "Money Honey" (incisa anche da Elvis Presley) divenne una numero 1 negli USA, sulla cui etichetta si legge "Clyde McPhatter and The Drifters." Seguì un altro successo, nonostante McPhatter avesse lasciato il gruppo per fare il militare (e poi decise di fare il solista). Ci furono dei problemi tra il gruppo e il loro manager. Il nuovo gruppo dei Drifters guadagnò più successo degli originali. Una volta, il lead singer era Ben E. King, ma per "If You Don't Come Back", fu Johnny Moore a prendere il comando. (Nota: questa non è lo stesso che Johnny Moore che cantava con i Three Blazers.)

Raised On Rock



Raised on Rock
Words & Music: Mark James 
Recorded: 1973/07/23, first released on single

Joshua Fit The Battle





Joshua Fit The Battle
Words & Music: Arranged and adapted by Elvis Presley
Recorded: 1960/10/30, first released on “His Hand in Mine”
Traduzione di vali/g52



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Originariamente incisa da Harrod's Jubilee Singers nel 1924

Gli Harrod's Jubilee Singers incisero il brano come "Joshua Fought The Battle of Jericho" nel settembre del 1924, pubblicato su Paramount 12116. La registrazione più famosa è quella di Paul Robeson, chiamata "Joshua Fit De Battle of Jericho" e fu pubblicata nel 1925 su Vic 19743.Veniva anche indicata come "Joshua Fought The Battle of Jericho" e "Joshua Fit The Battle of Jericho." Il brano viene sempre definito "Tradizionale" oppure "Tradizionale Afro-Americano," simili, ma si è trovato che fu scritta nel 1865. Presumibilmente questa data si riferisce alla prima pubblicazione delle parole o forse della musica. La versione di Harrod's Jubilee Singers' venga indicata come composizione di Jay Roberts.



Down in the Alley




Down in the Alley
Words & Music: Jesse Stone and the Clovers
Recorded: 1966/05/25, first released on “Spinout”
Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da The Clovers nel 1953

The Colvers registrarono “Down In The Alley” prima il 21 dicembre 1953 per l’Atlantic, ma il brano non venne mai pubblicato. Registrarono la canzone nuovamente per la Atlantic il 26 luglio 1957 e nell’agosto dello stesso anno, venne pubblicato un singolo, accoppiato con “There’s No Tomorrow”., scritto da Jesse Stone. Stone era uno scrittore con molto talento che spesso usava lo pseudonimo di Chalet CalHoun. Ad esempio questo era il nome usato per “Shake, Ratte and Roll”. Nel 1956, di Stone, Elvis incise anche “Flip, Flop and Fly” e “Shake, Ratte and Roll”, mentre incise "Like A Baby", nel 1960.


What now, What next, Where to




What now, What next, Where to
Words & Music: Don Robertson/Hal Blair
Recorded: 1963/05/26, first released on "Double Trouble

So Glad You're Mine





So Glad You're Mine
Words & Music: Arthur Crudup
Recorded: 1956/01/30, first released on “Elvis”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Arthur "Big Boy" Crudup nel 1946

La versione originale di Arthur Crudup fu registrata il 22 Febbraio 1946. A differenza degli altri due pezzi di Crudup fatti da Elvis Presley, questa sua versione ha un arrangiamento notevolmente diverso, e senza il pianoforte. Crudup nacque il 24 Agosto 1905, a Mississippi. Era soprannominato "Big Boy", per la sua grande statura già da bambino. La sua prima incisione avvenne nel 1942 su etichetta Bluebird. Le beghe sui diritti di proprietà, con il produttore di blues Lester Melrose resero Arthur Crudup povero e fino a che Elvis Presley non incise le sue "That's All Right (Mama)," "My Baby Left Me" e più tardi anche "So Glad You're Mine", che gli permisero di ricevere l’ attenzione e i riconoscimenti che meritava. Sfortunatamente, Melrose continuò a non dargli soldi,che gli spettavano e Arthur Crudup morì il 28 Marzo 1974, molto povero.


Tupelo - Tornado del 1936

DAL LIBRO “ ELVIS AND GLADYS” di Eliane Dundy
(Traduzione di Loretta Fornezza)
Il 5 aprile 1936, quando Elvis aveva un anno, un tornado si abbatté  su Tupelo alle 21.04 di una domenica sera causando danni disastrosi.
Da quel giorno, tuttora gli abitanti di Tupelo  hanno un modo di dividere il tempo e gli eventi in due parti B.T. e A.T.: Before the Tornado and After the Tordano (prima e dopo il Tornado).
Il tornado uccise 235 persone a Tupelo, ferendone 350 e azzerando 45 blocchi della città “Sembrava come ci fosse un grappolo di carri merci che correvano assieme” racconta Magnolia Clanton. “Colpiva e sentivi la gente che urlava sulle strade e non sapevi dove stavi andando o che direzione avresti preso, da quanto ti sembrava di impazzire”
La spirale nera gigante tingeva di rosso fuoco il suo percorso sopra Tupelo e verso il sud ovest. La serata era afosa, il vento soffiava senza sosta. I lampi iniziarono ad abbagliare. Le funzioni religiose serali erano finite. La maggior parte delle persone era a casa propria.
Il tornado durò solo pochi minuti: dalle 21.04 alle 21.09 – ora in cui furono uccise intere famiglie. Distrusse quello che era la zona di insediamento dei neri a Tank Hill, scagliandone i corpi nel Gum Pond (grande stagno a Tupelo-)


Scoppiarono incendi e ci fu una stima di 900 case andate in frantumi. Le galline erano state private dalle loro piume e le mucche dalle loro corna.
Il palazzo di giustizia, le chiese e i cinema furono trasformati in ospedali. Roosvelt mandò aiuti nazionali e la Croce Rossa posizionò  le sue ambulanze alle stazioni.
Dove si trovava Elvis in quel terribile momento?
Fortunatamente sappiamo esattamente dove fosse e lui fu fortunato a trovarsi lì, visto che se la sarebbe cavata per un pelo.
Quella sera, Catherine Hall aveva portato la sorella di Vernon, Gladys Presley, con sé alla funzione serale alla Baptist Church. Improvvisamente sul fondo della chiesa apparve il padre della piccola Gladis, J.D. e gridò loro di correre fuori. Salirono di corsa nello scuola bus, insieme a Gladys, Vernon, Elvis, Minnie Mae e gli altri suoi figli.  Lo zio Noah, in macchina, li portò a casa sua visto che era più solida e più grande e potevano stare tutti assieme.  Gli uomini si misero in fila contro la parete sud della casa “abbracciando” le assi per contrastare quanto di peggio stesse per arrivare. Minnie Mae iniziò a perdere i sensi, ricorda Cathrine, poi si riprendeva e poi sveniva di nuovo. Gladys, con il suo bambino in braccio, stava seduta tranquilla, rannicchiata nell’angolo. Il tornado avvolse East Tupelo. La casa rimase intatta. Quando tutto era passato, riuscivano a vedere uno dietro l’altro lampi che si abbattevano sulla Main Town., Lo zio Noah disse agli uomini “Andiamo, avranno bisogno di aiuto”. E così, gli uomini si infilarono nello scuola bus e si diressero lungo l’argine verso Tupelo.
Quando Gladys ed Elvis arrivarono alla loro casa, la prima cosa che videro era che il tornado aveva letteralmente raso al suolo la Chiesa Metodista di San Marco, proprio al di là della strada, ma la loro casa non era stata toccata!

FOTO DELLA CHIESA




Si potrebbe pensare che la vicinanza del disastro, non dovrebbe aver impressionato granché un bambino di un anno, ma dal momento che la chiesa non venne ricostruita, per parecchi anni,  Gladys e Vernon ogni giorno avrebbero parlato di quel miracolo ve aveva salvato la loro casa e le loro vite, mentre guardavano le  fondamenta dell’edificio in mille pezzi,
E’ possibile che tutto ciò abbia aggiunto  al piccolo Elvis, delle sensazioni di trionfo sul fatto che in seguito avrebbe potuto sopravvivere ancora?

TUPELO ORIGINALE CASA DI ELVIS



Nota sotto la foto: Questa casa sembra essere degli anni 50 o forse anche precedente, quando la casa era in uso. Come si può notare non c’è alcuna altalena nel portico …..






Nota sotto la foto:  I copyrights appartengono a chiunque l’abbia fotografata, che non è identificato per altri luoghi.  Per la prima volta furono pubblicate nell’ottobre 1964, su Elvis Monthly (penso sia un fan club del tempo). Fu lo stesso Vernon che mostrò la casa  ai fotografi.






Tra il 5 ed il 6 Aprile del 1936 il Sud Est degli USA venne sconvolto da una serie di tornado, per la precisione 17, che portarono alla morte ben 436 persone. Sebbene il grosso dei tornado si concentrò tra Tupelo (Mississippi) e Gainesville (Georgia), altri distruttivi fenomeni vorticosi associati colpirono anche le cittadine di Columbia (Tennessee), Anderson (South Carolina) ed Acworth (Georgia). Oltre ai tornado furono registrati numerosi allagamenti lampo associati alle tempeste, che provocarono milioni di dollari di danni.

Il tornado di Tupelo è stato il quarto in termini di morti nella storia degli Stati Uniti d'America; intere famiglie sono infatti morte perchè non furono avvertite del pericolo imminente e vennero quindi colte di sorpresa. Il piccolo Elvis Presley (che all'epoca dei fatti aveva solo un anno) e la madre invece sopravvissero a questo tremendo tornado, che toccò il livello massimo F5 della scala Fujita. Circa 233 furono i morti in città.




Dopo aver colpito Tupelo, il violento sistema temporalesco raggiunse l'Alabama e nella notte sul 6 Aprile e si portò fin verso la Georgia. Qui, per la precisione nella località di Gainesville, alle 8.30 del mattino un doppio tornado investì la zona e provocò 203 morti. Il tornado in questo caso raggiunse il grado F4 della scala Fujita e resta annoverato come il quinto in fatto di vittime nella storia nord americana. Causò 13 milioni di dollari (dell'epoca) di danni.

Fonte: http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/tornado+tupelo+1936-+centinaia+di+morti-52209




I Believe In The Man In The Sky



I Believe In The Man In The Sky
Words & Music: Richard Howard
Recorded: 1960/10/30, first released on “His Hand in Mine”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Bill Kenny nel 1953
Elvis amava The Ink Spots, un meraviglioso gruppo che gioì di grande successo alla fine del 1930, nel 1940 fino al 1950. Per molti anni, il tenore Bill Kenny fu la prima voce del gruppo. All’inizio del 1950, Bill fece una registrazione come solista, pur mantenedo lo stile degli The Ink Spots. Kenny mori nel 1978.


Danny




Danny
Words & Music: Fred Wise/Ben Weisman
Recorded: 1958/01/23, first released on “A Legendary Performer, Vol. 3”

16 Agosto 1977 - di Paolo Meucci



              





E’ il 16 agosto 1977.... dopo che Elvis è stato allo studio del suo dentista per la pulizia dei denti e l’otturazione di un paio di carie, appena passata mezzanotte ritorna a Graceland.
Rimane sveglio insieme alla famiglia ed il suo staff tutta notte sino alle prime ore del mattino, per definire gli ultimi dettagli del prossimo concerto, che inizierà da Portland nel Maine.
Elvis è nervoso è passato l’effetto dell’anestesia, sente dolore ai denti e chiede di andare al Baptist Memorial Hospital a prendergli delle pillole di Dilaudid, un analgesico potentissimo. Ne ingerisce 6 senza risultato. Alle 4 del mattino fa una partitina di squash con suo cugino Billy Smith.
Poi si siede al pianoforte, suona un paio di gospel e poi Blue Eyes Crying In The Rain; quella canzone gli piace e lo rilassa.
Alle 5, torna da Ginger, in camera da letto e assume un’altra dose di pillole,ma ancora non riesce a prendere sonno e, un paio di ore dopo, ingoia altre pasticche.
Alle 8.30 prende l’ennesima dose di medicinali. Alle 9.30 Elvis decide di andare in bagno per continuare a leggere il libro che lo stava appassionando "The Scientific Search For The Face Of Jesus" ...

Sono le 14:30, fa molto caldo, una di quelle giornate afose, tipiche del sud degli Stati Uniti, in casa Graceland tutti si stanno preparando per il viaggio della sera, alle 19.00 il Lisa Marie si alzerà in volo per Portland.
Al Strada, fidatissima guardia del corpo di Presley sta preparando il baule con gli abiti di scena; a pochi metri da lui, Joe Esposito che sta verificando i dettagli del viaggio.
Ginger Alden non riesce a trovare Elvis nella villa; prova quindi a cercarlo in bagno.
Ginger lancia un urlo... trova Elvis disteso in terra, privo di sensi con il viso pallido; prende l’interfono e chiama Al, dicendo presto…vieni subito in bagno… Elvis è svenuto.
Arriva e subito Al si rende conto della tragedia allora chiama per interfono e dice a Joe… sali immediatamente… c’è bisogno di te.
Quando arriva Joe vede Elvis per terra e nonostante la bocca sia bloccata, ha la sensazione di percepire un soffio d’aria uscire dai polmoni.
Prova a praticargli un massaggio cardiaco ma, subito dopo preferisce prendere chiamare il 911; intanto pochisso dopo arriva papà Vernon Presley,.... entra in bagno. È sconvolto. "Elvis non ci lasciare…", continua a ripetere tra le lacrime.
Arriva anche il dottor Nichopoulos avvisato prontamente da Al, ma ogni tentativo di rianimazione risulta vano.
Il corpo ormai esanime di Elvis viene trasportato di gran fretta al Baptist Memorial Hospital, Trauma Room n. 1.
Si racconta che Elvis nudo era disteso su un tavolo di metallo, con un incisione che andava dalla gola all'addome probabilmente per un massaggio cardiaco.
Inoltre viene effettuata una lavanda gastrica per svuotare lo stomaco dall’infernale miscuglio di droghe.
Malgrado tutti i tentativi fatti dai medici per salvargli la vita, intorno alle ore 13.30 Elvis è spirato… muore all'età di 42 anni; se n’era andato così, in silenzio,... da solo, nella stanza più remota della sua casa.

La notizia della morte viene data verso le 15 del pomeriggio quando il dottore Nichopoulos, portavoce dell'équipe medica dichiara sommariamente alla stampa e in TV : Elvis Presley è morto "per aritmia cardiaca".
Alle 16, davanti al cancello di Graceland e di fronte a centinaia di telecamere e di microfoni, Vernon Presley dice semplicemente:
My son is gone (mio figlio se n’è andato)
Il padre di Elvis Vernon, quello stesso pomeriggio, chiede che l'autopsia abbia carattere "privato", il che significa che, grazie ad una legge dello stato, tutti i risultati dell’ autopsia potranno rimanere segreti per 50 anni.
Lo stesso giorno si esegue l’autopsia della durata di 3 ore alla quale parteciperanno dieci medici.
L’autopsia rivelerà che nel corpo di Elvis c’erano quattordici sostanze chimiche diverse, di cui dieci sopra i limiti tollerabili dal fisico umano.
La notizia della morte di Elvis si diffuse con la velocità della luce ed in breve tempo fa il giro del mondo, mettendolo sotto shock tutti; giovani, adulti e meno giovani che si riconoscevano in quell'idolo rimasero attoniti.
Vi furono scene di disperazione e di isterismo e qualche tentativo di suicidio.
In pochissime ore più di 80.000 persone si accalcavano davanti ai cancelli di Graceland. I fiorai di Memphis furono subissati di richieste di corone di fiori.
Furono organizzati dei voli speciali per trasportare omaggi da ogni angolo dell’America.
Il funerale si è svolto il 18 agosto a Graceland, seguito in diretta televisiva da milioni di persone. Fuori dai cancelli c’era una folla oceanica che attendeva il corteo funebre per accompagnare il Re nel suo ultimo viaggio e dargli l’ultimo saluto.
Il corpo di Presley fu sotterrato al “Forrest Hill Cemetery” accanto a quello della madre Gladys.
Purtroppo a causa di un tentativo di furto della salma avvenuto verso la fine di agosto, fu quindi trasferito il 2 ottobre nel “Meditation Garden” di Graceland dove riposa tuttora.

Elvis Presley non solo è morto per raggiungere il Paradiso, ma per trasformarsi definitivamente in leggenda....!
Dico una preghiera per lui e tutti quanti facciamo un momento di silenzio per ricordarlo, per ricordare il suo messaggio d'amore e facciamo lo stesso anche tutti noi,... diamo amore... sempre !


Paolo Meucci


https://www.facebook.com/groups/elvisitaly/permalink/757243427712464/

Farther Along




Farther Along
Words & Music: Arranged by Elvis Presley 
Recorded: 1966/05/27, first released on “How Great Thou Art”
Traduzione di vali/g52


Originariamente incisa da Howell Carolina Hillbillies nel 1938

W. B. Stevens scrisse le parole di questo inno nel 1937, basandosi sol vecchio "Farther Alone,", datato 19° secolo. La canzone venne incisa da numerosi artisti, tra il 1938 e il 1940, ma sembra che, la prima incisione sia avvenuta nel febbraio 1938 da parte dei Howell Carolina Hillbillies. Originariamente, Elvis Presley incise questo brano durante la jam session negli Sun Studios, conosciuta come "The Million Dollar Quartet." Quasi 10 anni dopo, la incluse della session di "How Great Thou Art".


Mystery Train



Mystery Train
Words & Music: Junior Parker/ Sam Philips 
Recorded: 1955/07/11, first released on single
Traduzione di Vali/g52

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Originariamente incisa da Herman "Little Junior" Parker nel 1953
Il disco originale era "Little Junior's Blue Flames." Il brano, probabilmente, era basato su una canzone dei Carter Family del 1930, che si chiamava "Worried Man Blues." Little Junior's "Mystery Train" venne realizzata verso la fine del 1953 su Sun 192, insieme a "Love My Bay," per certi versi uno strano accoppiamento, visto che, di base erano la stessa melodia, con parole diverse —"Love My Baby" era suonata in modo molto frenetico, e il modo di suonare la chitarra sulla track, è chiaro che influenzò notevolmente il "Mystery Train" di Elvis Presley (suonato da Scotty Moore).



Hey Jude



Hey Jude
Words & Music: John Lennon/Paul McCartney
Recorded: 1969/01/22, first released on “Elvis Now”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da The Beatles nel 1968

Per motivi contrattuali, il nome di John Lennon appare tra gli autori, ma il brano fu un lavoro di PaulMcCartney, soltanto. La scrisse in macchina, mentre andava a trovare Lennon. Il titolo originale era "Hey Jules"— il Jules in questione sarebbe Julian, il figlio di Lennon.

Aneddoti - Il Re le inviò dei fiori

Il Re le inviò dei fiori

Una giovane signora che si chiamava Peggy Thompson, da molti anni era una fan accanita di Elvis Presley. Nel 1970, questa signora acquistò il biglietto per uno dei suoi shows vicino alla sua città. Avrebbe assistito ad un suo concerto, per la prima volta. 
Sfortunatamente, si ammalò e fu costretta ad andare in ospedale. A peggiorare le cose, l’ospedale era disponibile per l’intervento, proprio il giorno del concerto di Elvis. 
Non essendo in grado di posticipare la data dell’intervento, Peggy fu costretta a rinunciare.
Elvis venne a sapere del problema di Peggy da un altro fan, che si era incontrato con uno dei componenti del suo entourage. Elvis decise di inviare a Peggy una dozzina di rose a gambo lungo, legate con una delle sue sciarpe blu. Quando arrivarono i fiori, Peggy si trovava, ancora, nel reparto di terapia intensiva. Quando uscì da quel reparto, vedendo il meraviglioso mazzo, vide anche la sciarpa blu, con scritto il nome di Elvis, non riusciva a credere che fosse stato proprio il Re ad inviarle i fiori.!! Peggy si rese conto di quanto Elvis avesse cura delle numerose persone sfortunate, ammalate, bisognose e di come si attivasse affinché queste persone potessero sentirsi meglio con il suo amore e gentilezza.


Aneddoti: Elvis al Four Flames Restaurant

Nel 1970, Elvis frequentava il ristorante Four Flames, che si trovava a 10 minuti da Graceland. Elvis, di solito, andava là, non tanto per mangiare, ma per rilassarsi e godere l’atmosfera del posto. Mentre sorseggiava un frappè alla vaniglia o una soda, Elvis guardava la gente divertirsi. Una volta, ordinò anche la cena e mangiò per due ore. Indipendentemente da quello che aveva ordinato, il proprietario non gli permise di pagare. Qualche volta Elvis e il proprietario del ristorante avevano dei piccoli battibecchi, in merito al pagamento, ma alla fine Elvis perdeva sempre. Non gli è mai stato concesso di pagare. 
Per ricambiare, Elvis lasciava una mancia di $ 100, alla cameriera.




At 6:04 p.m. Elvis and Priscilla arrived at Four Flames Restaurant in Elvis´ Mercedes 600.

Working on the Building



Working on the Building
Words & Music: W.O. Hoyle/Lillian Bowles 
Recorded: 1960/10/30, first released on “His Hand in Mine”
Traduzione di vali/g52


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Originariamente incisa da Heavenly Gospel Singers nel 1936
E’ possibile che qualcun altro abbia inciso la versione originale di questo pezzo, rispetto ai Heavenly Gospel Singers, perché apparve in forma scritta in vari libri di canzoni gospel, già dall’inizio del 1900. La versione degli Heavenly Gospel Singers venne registrata il 22 giugno 1936 come “I Am Working On The Building” per l’etichetta Bluebird. Al tempo il gruppo era costituito da Jummy “Gospel Jim” Bryant /basso) Hendosn Massey (baritono) Fred Whitmore (tenore) e Roosvlet Fenoy (prima voce e manager.

Elvis & Ginger - Da Vanity Fair n.39 del 8 ottobre 2014






When I'm Over You



When I'm Over You
Words & Music: Shirl Milete
Recorded: 1970/06/07, first released on “Love Letters from Elvis”


Such a Night





Such a Night
Words & Music: Lincoln Chase
Recorded: 1960/04/03, first released on Elvis Is Back
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Clyde McPhatter and the Drifters nel 1953

Clyde McPhatter si unì a Billy Ward e i Dominoes nel 1950, nel 1953, ma li lasciò per formare i Drifters: Elvis Presley incise la canzone dei Drifters' "Money Honey." Altre canzoni di McPhatter incise da Elvis Presley sono "Money Honey" e "Without Love." La registrazione originale venne fatta per l’ Atlantic Records il 12 Novembre, 1953, e venne pubblicata la prima settimana del 1954. Nello stesso anno furono fatte numerose covers di questa canzone, ma, probabilmente, la più conosciuta è quella di Johnny Ray, che fu una top nella classifica di UK (forse aiutato dal fatto che le parole erano considerate suggestive e, per questo motivo, il disco non veniva mandato in onda dalla BBC). McPhatter morì il 13 Giugno 1971; nel 1987 fu anche insignito del Rock'n'Roll Hall of Fame.




Got A Lot O' Livin' To Do



Got A Lot O' Livin' To Do
From the movie  "Loving You"
Words & Music: Aaron Schroeder/Ben Weisman
Recorded: 1957/01/12, first released on "Lovin' You"

It's Only Love




It's Only Love
Words & Music: Mark James/Steve Tyrell
Recorded: 1971/05/20, first released on single
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da B.J. Thomas nel 1969

B.J. (Billy Joe) Thomas ebbe un considerevole successo in USA dalla metà degli anni 60 fino alla fine del 1980, sia nel pop che nel country. Ebbe anche qualche successo internazionale, con il pezzo "Raindrops Keep Falling On My Head." "It's Only Love" era il lato B del suo singolo "Hooked On A Feeling." Sin dalla fine del 1980, è stato molto attivo nel campo della musica Cristiana. Mark James ha scritio anche "Always On My Mind," "Moody Blue," and "Suspicious Minds."

If The Lord Wasn't Walking By My Side



If The Lord Wasn't Walking By My Side 
Words & Music: Henry Slaughter 
Recorded: 1966/05/28, first released on “How Great Thou Art”
Traduzione di vali/g52
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Originariamente incisa da Claiborne Brothers Quartette nel 1963

Henry Slaughter, che scrisse questo pezzo nel 1961 era il pianista degli The Imperials. La storia racconta che Elvis Presley fu talmente soddisfatto e compiaciuto della sua registrazione, in cui faceva un duetto, con Jake Hess, che decise di costruire il Meditation Garden a Graceland.




Telefonata fra Red West e Elvis




NELL'OTTOBRE 1976 RED WEST RICEVETTE UNA TELEFONATA DA ELVIS. ALL'EPOCA RED RISIEDEVA A LOS ANGELES ED ERA IL PERIODO IN CUI STAVA SCRIVENDO IL LIBRO "ELVIS WHAT HAPPENED?" CON LA COLLABORAZIONE DEL CUGINO SONNY WEST E DAVE HEBLER.

ELVIS ERA GIA' A CONOSCENZA DELLA PROSSIMA USCITA DI QUEL LIBRO...

fonte: https://ntrygg.wordpress.com/2012/02/24/elvis-last-recorded-conversation/
traduzione di Loretta Fornezza



ECCOVI LA STESURA DELL'INTERA TELEFONATA.



Sono Red West. State per ascoltare una conversazione telefonica tra Elvis Presley e me, che è stata registrata nell’ottobre 1976, mentre a Los Angeles, scrivevo il libro Elvis-What Happened” insieme a mio cugino Sony West e Dave Hebler. Non era un segreto che stessimo scrivendo il libro, e conoscendo Elvis come io lo conoscevo, sapevo che ci avrebbe cercato e contattato.
Sapevo anche che, dai fans e da altre persone intorno a lui, saremmo stati definiti bugiardi, Giuda, traditori e con qualsiasi altro appellativo.


Sapevo anche che, durante la conversazione avrebbe rivelato sufficienti informazioni che avrebbero avvallato quello che dicevamo nel libro. E’ stato molto di più di quello che mi aspettavo. E molto di più di quello che avrei voluto sentire. Intendo dire, che ho ascoltato un uomo triste e solo, un uomo con il quale ero cresciuto e visto passare dalla vera povertà ad essere il più grande intrattenitore che io abbia visto a questo mondo. Un bambino nel corpo di un uomo che non era in grado di sostenere la celebrità che era diventato. Ho avuto il triste presentimento che non avrei più rivisto il mio migliore amico. E non lo sopportavo……….





ELVIS: Come va?

RED: Mi sono appena svegliato.


ELVIS: Stavo provando una di quelle canzoni frenetiche. Ho comprato due chitarre nuove e stavo cantando come un pazzo, guardando quella meraviglia dei bambini. Sono a casa da solo, Linda è a Los Angeles. Sta cambiando appartamento. Avevamo quell’appartamento, la gente ha capito che dietro c’ero io ed ha raddoppiato l’affitto. Ne ha trovato un altro subito in fondo alla strada. Charlie mi ha detto della conversazione che avete avuto, suppongo di dover dare qualche spiegazione.

RED: Speravo mi chiamassi e mi parlassi


ELVIS: Tu non hai fatto niente che provocasse la decisione di mio padre.

RED: No.


ELVIS: Sono stato molto sotto pressione. Sai la storia del raquet. Due cause per 1.300.000 dollari?. Pensavo che si volesse solo utilizzare il mio nome e basta e questo era il contratto che avevo firmato. L’ho fatto perché era una favore al Dr. Nick e Joe. Sto cercando di dire alcune delle cose che hanno portato a tutto questo. Mi sbagliavo sul conto di Hebler, brutta cosa da parte mia, lui era molto sottomesso e servile. Odiava tutti voi ragazzi e tutti gli altri e me n’ero accorto
Ne avevo il sentore e questa m***** mi bruciava nelle orecchie. 2 processi in due anni. Non so se l’hai saputo, ma stavano cercando di farci passare per malati di mente. Sto parlando di alcune persone influenti che stavano cercando rapporti psichiatrici. Cercavano di dimostrare che eravamo pazzi. Tutto il gruppo.




RED: Non riuscivo a crederci. Tu avevi lasciato la città. Tuo padre ci ha chiamato e ci ha spiegato la necessità di tagliare le spese e darci una settimana di stipendio. Ai facchini cinesi, ne danno due di settimane.


ELVIS: Non sapevo niente di tutto di tutto questo. La storia di una settimana.



RED: La questione è superata. All’inizio mi sono sentito ferito.


Elvis: ****

Red: In ogni caso, dove eravamo……..


Elvis: Senti, la mia voce com’è bassa: ho la voce come J.D. Sumner, da tenore. Abbiamo cantato così tanto.

Red (ride): Ah…



EP: Ho una nuova chitarra Martin,

Red (ride): Ah…



EP: le mie dannate dita sono piene di vesciche.



Red: Yeah, avevo anch’io questo problema, quando mi sedevo e iniziavo a scrivere le canzoni, le prime 3 dita, già grandi di suo, diventavano cosi grosse, alla fine, avevo le vesciche sulla punta. Ma uh, oh m...a, spero di essermi schiarito il cervello, mi sono appena svegliato, ma parliamo


Elvis: Io, io ah, sai, ci sto lavorando su, ma a un cilindro


Red (ride): Ma come ti ho detto, sto preparando uno show che sta venendo piuttosto bene (Black Sheep Squadron), ho ottenuto una parte(as Sgt. Andy Micklin).

Partirà nelle prossime 3 o 4 settimane, penso e credo che potrà rilanciarmi.


Elvis: Sai com’è quello che è successa, è stata la combinazione di un sacco di cose che si stavano sormontando. Non era, necessariamente, da intendere in senso personale, anche per quanto riguarda le cause legali. Sai, è stato come una miccia che si è diffusa, proprio perché c’era un sacco di cose già ammucchiate che gravavano sulla mia persona.


Red: eh sì



Elvis: E probabilmente io ho perso di vista un paio di cose. In modo particolare te, la tua famiglia ed ogni cosa. Perchè sai che io amo Pat e la tua famiglia.


Red (interrompendo Elvis): Già, è stata dura Elvis. Ho avuto a disposizione un sacco di tempo per pensarci su. Intendo, potevo starmene seduto e la gente avrebbe parlato di tutta quella m...a, ma rimaneva fissa nella mia mente. E tutto quello che ho fatto è stato cercare di …. Può darsi, talvolta, anche iper proteggendoti senz’altr. E questa è la sacrosanta verità.


Elvis: Si, lo so


Red. Ah sì, c’ero, io c’ero, e se come dici lo sai, tu avevi dei problemi.



Elvis: sai cosa c’è di giusto? E’ come quel vecchio uomo di “Cool Hand Luke” un’incapacità di comunicare.
Red: Sì, questa è la sacrosanta verità. Sicuramente nell’ultimo anno non abbiamo comunicato tra noi.

Elvis: Come ti ho detto è stata una serie di cose…. Se potessi te le direi una per una, ti potrei dimostrare le ragioni di queste divergenze …. Mancanza di comunicazione….



Red: Giusto



Elvis: Mio padre era malato …. Sai, era quasi morto. La mia famiglia è sulla bocca di tutti, in tutti gli Stati Uniti. Quei dannati avvocati e cause legali…… di un pugno di terra ne stanno facendo una montagna.



Red: Si lo so, ci sono stati alcuni momenti duri, in questo senso. Arrivava una causa legale e tutti gli altri traevano spunto per aggrapparvisi. Si propagavano come funghi e tutti, anche il cugino, ci stavano al culo.


Elvis: Già, è questo che intendo. Uno va oltre o pensa di farlo e uello che cercano di fare è definire un quadro di malattia mentale e violenza.



Red: già



Elvis: Come quella in cui io a letto…..che sparo ad una lampada.


Red: Che diavolo è questa cosa?



Elvis: Quella storia dell’Hilton Hotel, con una pistola da 2.2.


Red (ride): Ah sì…. Oh, si, eravamo conosciuti come il Wild Bunch (mucchio di selvaggi)



Elvis: questo è sicuro…. Ma i bei vecchi tempi sono ancora una realtà.


Red. Si, sono fatti reali, e lo sempre saranno. Ormai, quello che è fatto è fatto. Abbiamo avuto un sacco di bei giorni, per un periodo. Ma, come hai detto, le cose sono diventate più serie, e sono arrivati una sacco di problemi… Non so, abbiamo perso di vista un sacco di cose, molte cose buone, non so, ma il divertimento se n’era andato.


Elvis: Il divertimento ha cessato di esistere, questo è il problema.


Red: già



Elvis: Non potrei definirlo con precisione, proprio non riuscirei davvero…….. sfumato


Red: Ma, ah



Elvis: Maledetti raquetball courts!


Red: Si, Ci sono passato l’altro giorno,…… per un attimo, quando voi eravate già andati via. Era ancora il Presley Center Courts ….. e poi, poco prima che io arrivassi….


Elvis: Lo toglieranno



Red: Cosa?


Elvis: Lo tireranno giù


Red: L’avevano già fatto. Si, me l’avevano detto, prima che io arrivassi là…. Non ho più visto quell’insegna.

Elvis: Okay … ah, bene, Ultimamente avevo sentito che c’era ancora… Ma sai, è evidente che sono stato truffato, poi hanno incaricato questi costruttori e quelli che si sono accaparrati un contratto con il mio nome…. Hanno trovato questi costruttori e si sono vincolati con un contratto.



RW: Uh-huh.



Elvis: Dovevano costruire due palazzi, da mezzo milione di dollari ciascuno.



Red: è molto caro…….



Elvis: Che fregatura! Ah ah povero Joe, ah sua madre ha dovuto pignorare la casa, fare un prestito sulla casa per avere i soldi……


Red: Ne so qualcosa sull’entrare in affari con gli squali; A loro non interessa se pignori il c**o di tua madre, lo sai vero?


Elvis: Ma questo è quello che ha dovuto fare
.


Red: Già …. Joe è riuscito ad evitarlo?



Elvis: Cosa?



Red: Joe è riuscito ad evitarlo? Oppure…….

Elvis: C’è in corso una causa per cercare di evitarlo. Sì ma, il ragazzo….. i costruttori incaricati di costruire quella dannata cosa sono quelli che hanno in mano tutto il gioco, perciò io me ne sono tirato fuori.

Red: Sì



Elvis: Dovevo farlo era alquanto rovinoso. Era una truffa, un affare scricchiolante.

Red: Vabbè non sapevo se lo fosse o no, ma ne avevo il sentore.

Elvis: E’ partito come una cosa innocente. Mi era stata detta una cosa, del tipo che non avrei dovuto mettere un soldo. O non c’entravano soldi o altro, quindi..… questo era il contratto che avevo firmato.



Red: Sì



Elvis: Questo succedeva quando firmai. Ne parlai con mio padre appena uscito dall’ospedale e se ne parlava da un po’ di tempo. Sai, se questo poteva aiutare il Dr. Nick e Joe…..

Loro non potevano usare il mio nome, perché non ne avrei avuto nessun beneficio da questa cosa.


Red: Sì



Elvis: Mi sono reso conto che era una truffa




Red: Bah…. Non so se lo era o no, ma io sentivo che era così



Red: Sì



Elvis: … avrebbero potuto usare il mio nome, così…



Red: Bene, io…..



Elvis: Perchè io non ne traevo alcun profitto da tutto questo



Red: Giusto. Era solo qualcosa per aiutarli. Credo che nemmeno il Dr. Nick conoscesse quei tipi



Elvis: Nemmeno io, almeno credo


Red: No, lui si è trovato risucchiato in questa cose. Aveva visto la possibilità di fare un po’ di soldi e così è stato per Joe. Ma sull’altro tipo, io avevo dei sospetti.



Elvis: Oh, quell figlio di p*****a, non aveva niente di buono

Red: Ah….



Elvis: Ho parlato con I miei avvocati ieri su questa cosa del racquetball. Sai Mr. Davis è morto?




Red: Sì, lo so. Lìho visto sul giornale, prima di uscire



Elvis: E il tipo che ha preso il suo posto……beh quello che iniziò succedere era che hanno cominciato a sparare cifre di 10.000, 20.000 dollari




Red : Ah capito. Sì, era…..premeditato



Elvis: Così l’ho pensata io. Voi avreste messo soldi lì, così?




Red: Si (ride). Ricordo che era uno che veniva in tour con noi



Elvis: Si in tour, pretendendo di essere interessato ai libri di numerologia. Tutto calza a pennello. Era abbastanza furbo per fare cose simili. Poi salta fuori che avevano bisogno di 80.000 dollari. Ho detto: okay, per cosa? Per una segretaria.


Red: (ridendo). Maledizione! Dannate segretarie…….sono un’ associazione o qualcosa del genere?



Elvis: È esattamente quello che ho detto io, meravigliandomi che una segretaria potesse costare 80.000 dollari




Red: M****a. No, era arrivato il momento di uscire da quella m***a.



Elvis: Ho cercato di prendere tempo con loro




Red: Sì



Elvis: Non volevo stroncare il loro entusiasmo….i loro sogni o altro.




Red: Solo stroncare la loro segretaria (ride)



Elvis: Sì, una segretaria da 80.000 dollari



Red: Per l’amor di Dio. Allora, cosa dovrebbe prendere un Presidente di una società?



Elvis: Avevano preparato tutte quelle carte e quella m…… Presidente…. Vice Presidente… sempre senza venire a chiedermi niente. E’ iniziato come Presley Center Courts e l’anno cambiato in Elvis Presley Center Courts, senza nemmeno chiedermi una cosa di tutto questo.



Red: Diavolo, una volta che il tuo nome fosse stato scritto sopra… …Una volta che questo Mike (McMahon) ci aveva messo il tuo nome… voglio dire…. L’ho sentito; è andato a Nashville, o non so dove, dicendo i”o rappresento Elvis Presley in questo affare del racquetball…” Proprio usando solo il tuo nome, è riuscito ad ottenere tutto quello che voleva, ma ah…. Non so cosa sto cercando di dirti. Dovremmo tornare sul mio problema… Io non ho mai fatto cose del genere. Ero solo… il vecchio Red, che cercava di fare il suo lavoro.


Elvis: Ah, ah …. Non lo stavo usando come esempio, ti stavo solo raccontando.




Red: Certo questo lo so. Stavamo solo parlando di qualcosa. Non so niente circa quel racquetball court. …. Io conosco solo i miei problemi.


Elvis: Ciò che si è guardato come ad un’amicizia e un favore e qualsiasi cosa, si è trasformato in un progetto da 1.300.000 dollari. Se calcoli quanto tempo ci vuole per avere dei risultati…. E cominciare a ricavarne un guadagno (ride). Dopo averci messo tutti quei soldi!!


Red.; Mi dispiace, ci vorrebbe un po’…


Elvis: Saremmo tutti diventati vecchi, prima di vedere un risultato sul racquet e intascare un dannato banjio (ride)



Red. L’intonaco starebbe caduto dalle pareti. Awww m***a. Sì, povero vecchio Nick, povero vecchio Nick… Tutti cercano sempre di far soldi, ma quella del Nick’s Chips, nella quale si era infilato, è stato un flop. Si era sempre immaginato tutto, ma quel dannato camion perdette tutto il carico, perché si rovesciò. Avevano preparato tutto e sono state portate dall’Arkansas…..



Elvis (ride): Non lo sapevo….ero in ospedale



Red (ride)



Elvis: Maledizione, avevo un misto di emozioni. Prima di tutto, mi son fatto male cadendo….. proprio rotolato giù. Nick’s Chips del c**o. La cosa principale che riuscivo ad avere in testa era una scommessa per decidere cosa fare. E Nick, il greco, era la scommessa. Ecco, e così il mio cervello impazziva. Nick’s Chips, m***a, ovviamente non sapeva.


Red: Sicuramente lo sapeva e so che anche Mike lo sapeva



Elvis: L’avvocato mi aveva letto il contratto dove si dichiarava che qualsiasi cosa fosse successa sarebbe stato un bene per tutto l’affare.




Red: Già. Non ti avevano detto….



Elvis: Ora, ti dico, che non mi interessa più di quel racquetball



Red: Giusto



Elvis: Per me poteva essere una buona cosa. Perciò quella fu una novità per me



Red: Sì



Elvis: Ho scoperto ieri che quel Mike si è autoeletto e le spese di management erano di 50.000 Dollari all’anno….. Extra. Ah Joe non ne sapeva niente. Il Dr. Nick non ne sapeva niente, ma gli avvocati li hanno presi subito.



Red: È quello che immaginavo…… questo Mike ha preso in giro Nick e gli altri. Non gli sarebbe potuta andare meglio.



Elvis: Già



Red: È una vergogna, Nick ……..pensavo fosse intelligente e anche Joe pensavo lo fosse, ma…..



Elvis: Non quando si tratta di affari



Red: Penso che siamo sulla stessa linea



Elvis: E il mio unico problema, vedi, è che , da tutto questo, non avrei mai potuto trarne alcun tipo di profitto. E’ stato solo un gesto di amicizia, sai non pensavo che fosse…. Non ci sarebbero stati danni, aiutando questi ragazzi a costruire un paio di campi di racquetball, uno qui e uno a Nashvillle, tuttavia, mi piaceva. Non avevo visto alcun rischio…



Red: Già



Elvis: Nick’s Chips, m……a (ride)


Red.: Certo, guarda… non immischiarti con un tipo come quello, voglio dire i loro dollari parlano, questo è. Ma ah….


Elvis: Già, ma il modo in cui è stato fatto, questa gente guida gli agnelli al macello.


Red: E’ vero, te ne sei reso conto, quindi tu ne sei fuori, giusto?


Elvis: Si, mi sto dando da fare per esserne fuori.



Red: Okay …. Non ti biasimo, perché quando hai iniziato ad entrare nell’affare con un gruppo di persone, se lo fai per te stesso, sai cosa succede, ma quando lo fai per altre 2 o 3 persone.

Elvis: Con la mia firma, maledizione, dovevano essere matti da legare.


Red: infatti è andato a monte.



Elvis: Ma sai, la carta che ho firmato non menzionava queste cose, così il mio legale ritiene che questa porcheria è stata aggiunta dopo la mia firma. Capisci cosa intendo?


Red: Si


Elvis: Perchè purtroppo io non avrei dovuto firmare. E starmene buono……. per un paio di campi di racquet, mezzo milione di dollari.


Red: Sì



Elvis: E’ stata una grandissima sorpresa anche per me. Mezzo milione di dollari per un capo di racquetball? Perché posso avere Earl con una colpo di martello… (ride) e farglielo costruire ad Albert, senza tirarla per le lunghe.


Red: Lo costruirebbe con $ 39.38, con la sauna, un centro benessere ed altro. Non costerebbe come costruire quei dannati campi di raquetball.


Elvis: Huh.

Red: Non so bene...


Elvis: Beh penso che se ne facciano dieci per ogni posto.


Red: Oh, huh, oh...


Elvis: Intendo 10 posti per giocare come al Memphis State.


Red: Sì


Elvis: Ma fino a che...



Red: E’ così...


Elvis: Lo fai, ci metti una doccia per uomini e una per le donne, non si arriverà mai a mezzo milione di dollari.


Red: Sono un sacco di soldi.


Elvis: Già.. ho un edificio qui sul retro che è costato solo 80.000 dollari. Se vedessi quanto è elegante.

Red: Certo, dannazione, giusto...


Elvis: Questa gente è come hai detto tu, hanno visto la mia firma e poi hanno dato fuori di matto.

Red: Si, si. Ognuno ha fatto il suo quando ha ottenuto la tua firma, inoltre quanto si ipensava sarebbe stato lo stipendio di questi ragazzi? Mike e la segretaria e tutta quella m…..


Elvis: Già.



Red: E pensavano che tu pagassi queste… stronzate. Che vadano al diavolo!


Elvis: Materiale e cose, come cartoline, opuscoli, advertising, e questo e quello … E tutto questo, a mia insaputa, senza consultarmi, senza chiedermi niente, ….


Red: Hanno cercato di trarre vantaggio dalla tua persona. Non ti biasimo se li mandi all’inferno… Immagino che tutto questo ti abbia provocato pressione e di tutto, cause legali e altre cose e che ti abbiano portato al nostro licenziamento, comunque, è stato uno shock, per tutti noi… Il vecchio Dave, era fuori, si è trovato con il sedere per terra. Tutti eravamo massacrati. Naturalmente io avevo qualche proprietà e altre risorse. Ho venduto, si, ho venduto la mia casa. Odiavo farlo, sai, ma quando sei costretto, lo devi fare.



Elvis: Hai venduto la casa?


Red: si, venduto la casa, entrambe le macchine ed ogni cosa, e Hebler… si è trovato con il sedere per terra, e anche Sonny era praticamente all’inferno… Sai com’è, è stato un brutto momento, sono sincero.



Elvis: Già, credo che non sia stato un buon periodo.



Red: No.



Elvis: E’ stato un brutto momento anche per me. Sono stato in ospedale un periodo abbastanza lungo per potermi riprendere e riprendere i tours…..


Red: Ma, ah….



Elvis: Mio padre ….. l’ho quasi perduto. E’ mio padre, comunque sia.

Red: Oh certo, posso capire. Siamo rimasti traumatizzati per un periodo, ma che cosa potevamo fare. Poi ci ho pensato su, tutta la pressione ed altre cose, e mi sono detto: bene, suppongo che abbia ottenuto quello che voleva, ma solo …..solo, speravo …. Noi siamo sempre stati bravi a parlare. Molto …..la maggior parte del tempo. C’erano delle volte che non potevamo, ma se l’avessi saputo da te, sarebbe stato più facile accettarlo.


Elvis: Lo sai per gli affari e cose di quel tipo, non sono io che seguo.


Red: Ah, intendi il licenziarci e cose di questo tipo? Bene…..



Elvis: Sì




Red: Bene



Elvis: Io dovevo andare a Palm Springs per analizzare e valutare quei dannati racquetball courts, Sono ancora confuso (ride). Charlie mi ha detto, di aver parlato con te e tu pensavi io fossi sull’altra linea….


Red: Uh.huh. L’ho pensato….. ho sentito, sai, ho sentito…..


Elvis: Io ero da mio padre a parlare di queste cose.



Red: Sì



Elvis: Se avessi voluto ascoltare qualcosa, non l’avrei fatto così. Avrei scelto un altro modo



Red: Amico, sai quanto uno diventa paranoico dopo una cosa come questa



Elvis: Certo




Red: Io solo….. Io non conosco il motivo……


Elvis: Oh certo. È come guardare sopra la tua spalla e non capire cosa diavolo c’è dietro




Red: Già. In ogni caso, ormai è stato fatto ed quello che penso adesso, perché ah….


Elvis: Come stanno Pat, i bambini ed il resto?




Red: Stanno tutti bene, sono tutti in sospeso, fino a quando non concretizzo qualcosa.



Elvis: Bene….


Red: Ma, è proprio stata dura.



Elvis: Si, io sono rimasto molto deluso da Hebler. E’ stato falso con me, è tato terribile. Io pensavo che venisse frainteso.
Red: che cosa ha fatto?


Elvis: huh


Red: Ti chiedo che cosa ha fatto


Elvis: Sai, lui mi avrebbe detto alcune cose. Chi odiava…


Red: (ride) Chi odiava?


Elvis: Sì….


Red: Maledetto


Elvis: E … lo sai, è andata avanti per due anni. Ed Parker me l’aveva detto, quando l’ho assunto. Disse: tienitelo a distanza, ma io non l’avevo capito. E lui non si è inserito e intanto mi ha fregato


Red: Veramente, io non so di cosa stai parlando… Ah


Elvis: E’ difficile da spiegare. Non credo che gli piacesse nessuno del gruppo, tranne forse Dean.


Red: Bene, io….

Elvis: Penso che per lui io ero diventato il simbolo del dollaro, Red. Penso che nell’evolversi delle cose abbia perso di vista Elvis, prima di tutto e questo può succedere facilmente.


Red: Mi dispiace, si mi dispiace così tanto.


Elvis: E sai quando entri nell’ottica di queste cose, la tua mente pensa solo ad una cosa



Red: Già! Giusto! Bene, posso capirlo. Tanto tempo fa diciamo 2 anni fa o 3, è un argomento di cui ne parlai con Charlie. Guardiamo in faccia la realtà, è da quel momento che tu non ti sei più divertito.

Tu solo….tu facevi il tuo lavoro e poi, ah…..



Elvis: Mi piace il mio lavoro


Red: Si lo so, quelle sono state le uniche volte che ti ho visto veramente felice, poi non l’ ho più visto veramente. Il resto del tempo, noi solo….. noi solo----- non so.





Elvis: abbiamo avuto un bel periodo a Vail (Colorado)



Red: Oh sì, ci siamo divertiti a Vail. Quello era….. l’uomo, l’unica volta, negli ultimi anni, che realmente abbiamo fatto un passo indietro, che abbiamo ripreso a divertirci insieme, sapendo come fare. Quello che intendo è che tutti si sono divertiti.



Elvis: Sì lo so.



Red: Si, so che anche io. E’ stato qualcosa che volevamo fare, tanto per estraniarci da tutto.


Elvis: Si sai è tutto ok, vogliono che prenda una casa là



Red: Sì


Elvis: E vogliono che tenga gli approviggionamenti e tutto il resto. Quindi i ragazzi hanno tenuto questo appezzamento. Ho visto bellissimi posti, ma, al momento non ne sono convinto.

Red: Giusto, non ti biasimo, puoi sempre andarci e affittare qualcosa


Elvis: Esatto



Red: Ma, ah….ahhh, non so cosa…. Non voglio diventare serio, è passato tanto tempo da quando ne abbiamo parlato, ora però voglio diventare veramente serio in questa conversazione, ma…..



Elvis: È finita




Elvis: Sono successe cose che non sai



Red: Beh è successo dopo che tu hai fatto del male a me. Tu hai ferito molto me e la mia famiglia. Lo sai, ci hai lasciati al fresco. Quindi non dire a me che ti ho ferito.



Elvis: E sai…… è successo che sono diventato un oggetto e non una persona.




Red: Già



Elvis: Ma sai, io non sono quell’insegna rossa laggiù (intende Elvis Presley Brd). Io non sono quell’immagine che è stata costruita, io sono io.



Red: Beh, quello è il modo in cui ho sempre cercato di pensare



Elvis: E adesso ti sbagli in una cosa, ascolta, non darmi del paranoico, perché ti sto parlando da amico. Siamo su una linea privata e non c’è nessuno dietro



Red: Giusto



Elvis: Tu non sai come sono andate le cose.



Red: Si che lo so, io ero fuori al fresco e non potevo capire….. Eravamo tutti preoccupati per te. Io sono sempre stato preoccupato per te, lo sai. Su fatto che prendi certe cose. Pensavo che ti avrebbero…….





Elvis: Chissà che diavolo si è sentito dire o è stato detto. So solo che si era creata una situazione di alta tensione, dove prima, invece, c’era divertimento e relax.

Qualcosa è andato storto.




Red: Si anche questo è vero.



Elvis: E il top è arrivato con la storia del racquetball e tutta quella m***a personale. E’ un dato di fatto che dovevamo tagliare le spese.


Red: E l’avete fatto



Elvis: Avevo il sentore……….




Red: Qualsiasi cosa tu dovessi fare ……l’ho detto anche a tuo padre, io farò quello che devo fare. Se dovevate tagliare le spese licenziando me, beh mi sembra strano. Sembra come se tu avessi dovuto tagliare qualcun altro. Pensavo di essere importante per l’organizzazione e sono felice di scoprire che non era così. Allora io…… ho ancora un po’ di vita da vivere e intendo…….intendo godermela. E poco….. e sono ancora abbastanza giovane che posso trovare qualcos’altro


Elvis: Oh certo!



Red: Quindi era solo per tagliare le spese. Proprio non riesco a capirlo. Tutti gli altri, un sacco di ragazzi, io pensavo di essere il più importante nell’organizzazione, molto più di loro, ma evidentemente non lo ero. Comunque sono felice di averlo capito. Così…….


Elvis: Si tratta solo di una situazione sfortunata….. Ma tornando indietro…… Adesso si sta riprendendo, ma mio papà era arrivato a 165 libbre.

Red: Intendi adesso?


Elvis: Penso che adesso sia a 170…180 qualcosa del genere. Questo mi ha traumatizzato e ho avuto paura da morire. Perciò sai come mi sento, sai come ti sentiresti se si trattasse di tuo padre.



Red: Giusto Quello che stavo dicendo…. Allora, sei stato piuttosto incasinato. Questo è quello che mi hanno raccontato



Elvis: Ah…. Io non sono assolutamente incasinato. Al contrario, non sono mai stato meglio nella mia vita.


Red: Questo intendevo


Elvis: Lo sai ho passato un divorzio, c’eri anche tu….



Red: Si


Elvis: Quella cosa del matrimonio, sai……. il matrimonio. Non avevo niente a che fare con quella cosa. E’ stato fatto di fretta e io non sapevo niente di chi ci sarebbe stato. E’ stato fatto in una stanzetta della grandezza di un bagno, con un Giudice della Corte Suprema. E’ stato fatto velocissimamente, non avevo nemmeno realizzato di essermi sposato.


Red: ah, stai parlando della cerimonia del matrimonio.


Elvis: Sì


Red: Giusto. Allora, dal momento che, al tempo, non hai pensato a queste cose, ormai è una vecchia storia, ero con te …. come io ero con te e all’improvviso fui messo da parte, dicendomi che non era previsto ci fossi anch’ io.


Elvis: Potevo accorgermi quella volta, ma sai non era compito mio.


Red: Giusto


Elvis: Non era compito mio.


Red: Sai, ho immaginato che fosse stato il Colonello e…


Elvis: E’ stata una cosa fatta a comando. Non potevo fare niente…. Solo che, tutto ad un tratto mi sono trovato sposato. La mia firma ….. tutti sembravano impazziti. Questa è una cosa che ha sorpreso anche me.


Red: Sì sì giusto


Elvis: E’ stato piuttosto difficile.



Elvis: Il sospetto, Red, si è insediato nel gruppo. Non riesco ad immaginarne l’origine. Sospetto, come la canzone che abbiamo fatto, “Non possiamo continuare insieme con i sospetti”


Red: Si


Elvis: Così, può anche darsi che io abbia agito bruscamente. Sono il primo ad ammetterlo……Senza pensarci.


Red: Sì bene



Elvis: Sai che Sonny non è mai venuto, Red



Red: Si lo so


Elvis: E sai che io e lui ne abbiamo parlato.



Red: Sì



Elvis: E’ un grande uomo, ma non ha mai condiviso le cose con noi…. Io non ho niente contro Sonny. Solo Hebler, con i suoi modi, ha cercato di fare il prepotente su ogni cosa, usando tattiche meschine


Red: Sì


Elvis: Soprattutto con alcuni di questi ragazzi giovani



Red: Bene


Elvis: Avrebbero dovuto fare chiedere ….del tipo…. Dean ….ma non avevano mai una risposta corretta…. Dovevano girarsi in ogni angolo.


Red: Sì


Elvis: Questo sarebbe l’unico modo per trovarne la soluzione. So com’era, lo so, quando avevo 20 anni, m****a, la mia mente era sparpagliata ai quattro venti.


Red: Sì


Elvis: Hanno bisogno di una guida. Non si dovevano fare certe cose, Red, non si dovevano fare certe cose, sai come ci formano al servizio militare. Regime, facendo le stesse cose ogni giorno e ogni notte. Quello che intendo, noi sapevamo, e anche tu lo sai, durante il servizio hai fatto quello che hanno fatto anche tutti gli altri. Ma, per Dio, alle 7 dovevamo fare questo e alle tre dovevamo fare l’altro. E ce lo facevano fare in continuazione.


Red: Certo


Elvis: E’ come ti istruiscono. E si spreca tutta l’energia e la giovinezza come, qualsiasi cosa senza una guida adeguata.


Red: Sì


Elvis: Io sentivo che dovevo parlare con te e farti vedere questo mio aspetto.



Red: Sì, e lo apprezzo. Sai, questo è quello che speravo avremmo fatto al più presto. E’ possibile che io abbia capito un po’ meglio-. Ma quello che è fatto è fatto. Si parte da lì. Quello che intendo è che devi credermi quando ti dico che ti auguro tutta la fortuna. Spero tu vada avanti bene, e stia bene come sei, dritto fino in cima, ancora 40 anni. Veramente, con tutto il mio cuore.


Elvis: Ci sto lavorando



Red: Ma vorrei vederti in salute, E. Non sei stato bene ultimamente.


Elvis: Oh sì sto bene



Red: Non è vero


Elvis: Sì ti dico


Red: Bene, ok, se lo dici tu


Elvis: Nelle ultime due settimane, ho proprio avuto una completa ripresa fisica dalla testa ai piedi.


Red: Sono contento di sapere che stai bene


Elvis: E’ una di quelle cose richieste dal Lloyd di Londra, l’assicurazione.


Re: Bene dopo questo, non mi devo preoccupare allora.


Elvis: Ah per quella cosa che ho avuto, quel blocco all’intestino basso si è corretto da solo, grazie a Dio


Red: Bene


Elvis: Ho seguito una dieta liquida. Nell’intestino basso c’era una massa.



Red: Si, questo è stato verificato


Elvis: Ho seguito una dieta. Venti giorni, era ridicolo. Poi ho saputo che anche questo era un altro errore (ride)

Red: Sì


Elvis: Svuotare l’intestino, questo non c’entrava niente! così il risultato è stato che ha smesso di lavorare. Ho capito che questa porcheria dipende dal fatto che sono grasso e di mezza età, lo sai……


Red: No, sapevo che non era così. Sapevo che non eri… (ride) mangiavi molto ma non eri grasso, quello che si intende per grasso. Si poteva dire che c’era qualcos’altro che non andava. Ed è questo che intendo, che non stavi bene. C’era qualcosa di storto all’interno. Questo è quello che cercano…. Quando cerco di parlarti di questa cosa, tu diventi furioso, come hai fatto tempo fa. Non vuoi sentirtelo dire. Questo è quello che intendo. C’era qualcosa che non funzionava dentro di te. Non sapevamo cosa, ma eravamo preoccupati, non sapevamo di cosa si trattasse. Sapevamo che non era grasso, era qualcos’altro. E tu…..


Elvis: Pensavo di averti detto che si trattava dell’intestino basso. Credevo di dovermi operare e togliere una parte.


Red: Si, giusto, c’ero e ricordo che si era pensato di farlo. Lo stavo dicendo……..


Elvis: Per me era una psicosi, perchè non sapevo di cosa si trattava.



Red: Sì è vero, sono contento di sentire che tutto si è sistemato, veramente.


Elvis: Si è sistemato da tempo. C’è solo una mancanza di comunicazione. Quello che abbiamo avuto, Red, è stato pazzesco. Come quella canzone di Roy Hamilton che fa “Capendosi si risolvono molti problemi”

Red: Sì, è stato così…


Elvis: E’ una bella canzone popolare


Red: Sì è vero, non si siamo capiti per troppo tempo.


Elvis: Bene, Non so se eravamo tu ed io oppure se quelle vibrazioni negative possano essere arrivate da altri,


Red: Giusto potrebbe anche essere. Io non sono competente di cose paranormali.


Elvis: Oh beh, neanche io, ma sento che ah, siamo costantemente su “dare e ricevere”. Tutto il tempo.

Red: Giusto, ne abbiamo discusso. Ricordi, se si può mettere un quadro nell’aria, penso che nell’aria, si possa mettere anche un’ondata di riflessione


Elvis: Ecco perché io lo sentivo, sentivo le cose negative ma, non riuscivo a centrare esattamente di cosa si trattava. Così ho raggiunto solo il punto più bollente, e ho sperato che avresti capito. Era una cosa temporanea.

Red: Bene



Elvis: Ah ecco cos’era, Red, vedi io non ho cercato né di avvicinarmi a qualcuno, né di comunicare con qualcuno. Mi sono sentito terribilmente solo. Sai come il numero 8.




Red: sì



Elvis: Si dice che sono molto soli nel cuore. Per questa ragione, si sentono molto soli, quando, in realtà, hanno il cuore caldo….. verso gli oppressi. E, nella vita, nascondono i loro sentimenti, ma fanno quello che amano. Io sono un numero 8 e lo sei anche tu.



Red: Questo è vero. Si è ritrova solo. (ride) Si è sentito un uomo solo. Si è sentito …….. giù proprio terrorizzato.



Elvis: Posso immaginarlo


Red: Ma c’è una cosa ….. ah…. Sono vecchio abbastanza, sono già abituato alla vita. Questo è un altro mio…. Un altro passo lungo quella strada. E devo imparare come affrontarla e cercare di fare qualcosa. Ma, cosa posso dire, non voglio stare male per me stesso. Sono un uomo cresciuto. Io posso…..posso fare qualcos’altro…..ci sono altre cose. Ma come dici tu, alla fine, lì c’è un difetto di comunicazione , forse perché io non ero nei paraggi abbastanza, quando avevi bisogno di parlare con qualcuno o altro.



Elvis: Beh forse è così. Forse è come ero io. Forse io ero assente o ascoltavo troppo velocemente. Ma, come hai detto a Charlie dopo uno show, forse era una sorta di fastidio …..io ero grasso.




Elvis: che sono drogato




Red: Non riesco a sentirti E, scusa



Elvis: Mi hai fottuto. E’ stato crudele. Che sono drogato



Red: Sì, bene



Elvis: Perchè io non lo sono. Ho una figlia e una vita.




Red: Sì, bene



Elvis: Lo sai




Red: Sì


Elvis: Perché io non lo sono. Ho una figlia e una vita. Che cosa ha un uomo se guadagna il mondo e perde la sua anima?



Red: Sì



Elvis: mi piace cantare. Lo è da quando avevo 2 anni




Red: Sì, lo so



Elvis: Lo sai, eravamo seduti qui, suonando la chitarra e altre cose, cantando vecchie canzoni, tipo “L’amore è una cosa meravigliosa” e Charlie ed io parlavamo di quell’ armonia, rimpiangendo quell’armonia. (ride)

Red: Si, bene, quello che posso dire, è che mi manca il cantare (ride). Ma questo è il modo in cui rimbalzano le cose.


Elvis: Ok, prenditi cura di te e della tua famiglia. E se hai bisogno di me per qualsiasi cosa, lo sai, sarò più che felice di aiutarti.

Red: Lo apprezzo, lo apprezzo.




Red: Sì, lo so



Elvis: Dico davvero. Non c’è bisogno di pubblicare quel dannato, nessuna di quella ,***a che ho sentito. Ho sentito a pezzi, un po’. Non so di cosa si parla, ero in tour e ho solo sentito dei pezzetti. Non mi sono mai veramente seduto con qualcuno e approfondito. Non so niente. Conosco solo te come persona e Pat e se c’è qualsiasi cosa che io possa fare, qualsiasi cosa per trovare un lavoro o altro, fammi sapere. Sono sempre qui, figliolo.


Red: Bene, Lo apprezzo, veramente. E dirò a Pat quello che mi ha detto e la farà sentire meglio. Era ferita. Sai lei non riusciva a capire. I miei bambini, specialmente i miei figli in modo speciale.


Elvis: Tutti noi siamo feriti



Red: Hum


Elvis: Tutti noi siamo stati feriti in qualche modo. E’ come la canzone Decada Derida: “Ascolta lo stupido e l’ignorante, perché anche loro hanno la loro storia” e poi Hank Williams ha scritto “Non hai mai camminato nelle scarpe di quell’uomo o guardato le cose attraverso i suoi occhi”


Red: Giusto è vero.


Elvis: Così sai, dopo aver analizzato cose bruttissime, posso vederle, posso vederle più chiare. Ecco perché dico, qualsiasi cosa posso fare, ne sarò ancora più felice
.

Red: Lo apprezzo………


Elvis: Abbi cura di te figliolo.



Red: Ok e se, lasciami dire ancora una cosa prima che tu chiuda. Chiunque sia preoccupato per il libro, dì loro di non esserlo. Inteso, incluso tu. Ah, stiamo scrivendo solo le cose belle, di Elvis, della gente, dei bei giorni…….



Elvis: Preoccupato di cosa, preoccupato del libro? Ah, non credo.



Red: Ok


Elvis: Io non lo sono, non da parte mia.


Red: Ok. Bene. Perchè ero…. Ero distrutto, a pezzi. Mi era stata fatta un’offerta per scrivere il libro. Ho detto: scriverò il libro se posso raccontare tutto dal primo giorno per tutti i bei giorni e lui ha detto va bene.


Elvis: Fai quello che devi fare.


Red: Okay bene, bene


Elvis: Voglio solo far sapere a te e Pat …….. che sono ancora qui.



Red: Ok lo apprezzo. E tu abbi cura di te


Elvis: Ok


Red: Ok


Elvis: Calma, non prendertela



Red: Ciao