★★★ THIS IS ELVIS ★★★

Intervista ad Ann Margret




Premetto che la traduzione di questa intervista è stata fatta solo sulla base audio e non da un testo scritto, quindi certe parole sono risultate difficili da capire. Si è voluto pero’ mantenere fede ai contenuti. Quindi perdonate eventuali errori.



L’intervista è basata su questo video







IN: E.P.! (nel suo giro Elvis veniva chiamato E.) Sembra che tra voi ci fosse qualcosa di molto forte e profondo. Perchè sei così restia a parlarne?. Vuoi proteggerlo?


AN: Oh sì! Era qualcosa di speciale, di molto forte.


IN: Forte in che senso?


AM: La nostra relazione era molto forte, molto seria e molto reale. Siamo stati insieme per un anno. Lui aveva fiducia in me, ma io no. Io pensavo solo alla mia carriera (dice art, ma penso intenda carriera)


IN: Cosa intendi per “fiducia in te”?


AM: Lo conoscevo molto bene.


IN: Tutti nel suo giro e soprattutto tutte le donne con cui ha avuto una relazione affermano di averlo conosciuto molto bene. Tu pensi che abbiano detto la verità sul meglio o sul peggio di lui?


AM: Ci sono state tante cose negative che sono state dette su di lui ed io voglio salvaguardare ed onorare la sua vita. Elvis aveva molte qualità e quello che mi ha fatto estremamente arrabbiare è notare come persone che gli sono state vicine, che hanno vissuto con lui, si siano prese gioco di lui, portandolo alla morte e abbiano scritto certe cose di lui da vivo e ancora dopo la sua morte. Qual è la ragione? Aveva così tante qualità? Perché?


IN: Tu gli salvaguardi la sua vita?


AM: Hai capito? Ritengo che tu lo abbia capito molto bene, perché sei una persona corretta.


IN: Se si fosse allontanato da quel mondo e da certe persone, pensi si potesse salvare?


AM: Ho già condiviso i ricordi dei bei momenti che abbiamo passato assieme con mia mamma, mio papà e i amici miei e così hanno fatto loro.


IN: So che hai ricevuto i fiori a forma di chitarra, da lui quando hai avuto il tuo primo ingaggio.


AM: E’ così irreale! Ricordo………


IN: Perché è così difficile per te parlarne?


AM: Perché sono una persona riservata. Lui era una persona vera! Ricordo che ero nel mio camerino con i miei genitori e una coppia di danesi. Mr. Jorgensen (?) era morto e sua moglie, la signora Jorgensen festeggiava il suo compleanno ed Elvis, che si era sposato da poco, disse: “cantiamole insieme Happy Birthday”. Era così sensibile e riservato e riteneva che fosse un dovere rispettare gli altri…. Amava la famiglia.


IN: Amava molto anche sua nonna?


AM: Sì. Amava la famiglia, i suoi genitori, e amava sua figlia così tanto….


IN: Che cosa pensi di tutti quegli artisti che lo “imitano” o quei mediocri intrattenitori che lo impersonano? Ce ne sono tanti, tantissimi e ce n’è anche di alto livello, molto alto, ma nessuno è come lui, nessuno ha il suo stile.


AM: ……………..(non capisco) Mi fa impazzire quando dicono: ha iniziato questo, ha iniziato quello…..Perchè dicono queste cose…. E’ ridicolo!


IN: Questa domanda è importante, perché tu lo conoscevi. Quale’ la differenza tra le due cose: Aveva bisogno ed era cosciente di avere quella necessità, di circondarsi tanta gente che si rivolgesse a lui?


AM: No, no Ero io che volevo questo per lui.


IN: Perche? Perché volevi che traesse una sua gratificazione ad avere tutto ciò? Lui era cosciente che gli altri potessero saperlo?


AM: sì.


IN: Lo sapeva. Cos’altro sapeva?


AM: (qui non capisco cosa dice esattamente Ann Margret, ma credo non voglia approfondire)


IN: Ma in questo modo non poteva essere selettivo. Non poteva capire chi lo apprezzava e chi no.


AM: Lo so.


IN: Si sa che lui era un’icona americana e tu hai conosciuto questa realtà nella vita privata, più di quello che possiamo saperne noi di queste cose. E’ una cosa straordinaria, come, con la sua morte, la gente abbia iniziato a dire “Hey, a proposito dei tuoi amici, E. perché non l’hai visto e non hai detto qualcosa prima? Avevi la possibilità e la posizione di dire la tua. E’ crudele, ma viene da pensare che a questo punto lui era un estraneo tra loro. Ed è sorprendente come possa apparire così stupido da essere arrivato alla morte, perché gli è venuta a mancare la terra sotto i piedi.


AM: Sì gli è mancata la terra sotto i piedi.


IN: Sembrava che stesse dicendo…. Sto morendo, è il giorno in cui tu nasci e io sto per morire. Lui se ne stava andando ed era come se continuasse a vivere senza rendersi conto di quanto gli fosse difficile vivere.


A questo punto, Ann Margret fa un nome (incomprensibile per me) e l’intervistatore chiede se lo conosce e Ann Margret risponde “ Non l’ho mai incontrato”


L’intervista finisce così!


Traduzione di Loretta Fornezza



Mansion Over The Hilltop



Mansion Over The Hilltop
Words & Music: Ira Stanphill
 Recorded: 1960/10/30, first released on “His Hand in Mine”
Traduzione di Vali/g52


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Originariamente incisa da Red Foley nel1953

Ira Stanphill scrisse oltre 400 canzoni gospel ed era una nota cantante evangelista. Vedere altri originali della Foley incisi da Elvis Presley: Just A Closer Walk With Thee; Just Call Me Lonesome; Old Shep; (There'll Be) Peace In The Valley (For Me).



I Need Somebody to Lean On




I Need Somebody to Lean On
Words & Music: Doc Pomus/Mort Shuman
Recorded: 1963/07/10, first released on “EP”

Girl Of Mine (New edit)




Girl Of Mine
Words & Music: Les Reed/ Barry Mason 
Recorded: 1973/07/24, first released on "Raised on Rock"

All I Needed Was the Rain



All I Needed Was The Rain
Words & Music: Sid Wayne/Ben Weisman
Recorded: 1967/10/01, first released on "Flaming Star"
Traduzione di Vali/g52

Just Because





Just Because
Words & Music: Bob & Joe Shelton/Sid Robin
Recorded: 1954/09, first released on “Elvis Presley”
Traduzione di vali/g52


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Originariamente incisa da Nelstone's Hawaiians nel 1929


La Cliff Carlisle's "You'll Miss Me" è sottitolata "(Just Because)" e forse, è un semi-originale di "Just Because." Nell'accordo, c'è anche una chiara influenza di una marcia del 1910, che si chiamava "Washington and Lee Swing". La prima "vera" versione, tuttavia, sembra essere quella dei Nelstone's Hawaiians. Il gruppo era formato da Hubert Nelson e James D. Touchstone, entrambi del sud dell' Alabama. La versione dei Shelton Brothers di "Just Because", nel 1935, fu una grande hit su etichetta Decca e come autori delle parole vennero indicati Shelton, Shelton e Robin (non si sa perché visto che è evidente che è lo stesso brano dei Nelstone's Hawaiians!)






LIVE DAL WEB





Louisiana Hayride 1954







Meridian-Mississippi - Mercoledì 25 maggio 1955 Elvis insieme al DJ Texano Charlie Walker


 


Elvis at American Studios (1969)


 



Long Island (New York) 1973







Aprile 1975

 


Interview with Elvis



Chicago 1976

 


Kansas City 1977 







 


Love Letters 1976




Live in Pittsburg 31-12-1976

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Finders Keepers, Losers Weepers





Finders Keepers, Losers Weepers
Words & Music: Dory Jones/Ollie Jones
Recorded: 1963/05/26, first released on “Elvis for Everyone”

Baby, Let’s Play House



Baby Let’s Play House
Words & Music: Arthur Gunter
Recorded: 1955/02/05, first released on single
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa by Arthur Gunter nel 1954

Elvis Presley, nella sua performance, cambiò leggermente le parole al testo, rispetto all’originale, cantando “You may get a pink Cadillac” in luogo dell’originale di Gunter “You may get religion” Elvis Presley aveva già la religione, la Cadillac sarebbe seguita subito dopo! C’è qualche dubbio sulla data di registrazione: la data indicata, abitualmente è indicata come il 5 febbraio, ma, quel giorno, Elvis Presley apparve al Louisiana Hayride, quindi è impossibile che la canzone sia stata registrata prima di quella stessa settimana.


Your Love's Been a Long Time Coming




Your Love's Been a Long Time Coming
Words & Music: Rory Bourke
Recorded: 1973/12/15, first released on “Promised Land”

Only Believe




Only Believe
Words & Music: Paul Rader
Recorded: 1970/06/08, first released on “Love Letters from Elvis”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Harmonizing Four nel 1957

Questo è visto come l’inno preferito di Elvis Presley, durante i suoi giorni nell’esercito e aveva, con sé, nella sua casa in Germania, una copia del disco degli Harmonizing Fourording. La loro versione, il cui titolo era "All Things Are Possible," venne realizzata su etichetta Vee Jay, dove Jimmy Jones faceva il ruolo di basso. Lo scrittore Daniel Paul Rader nacque nel 1878 (anche se molte biografie dicono il 1877) e visse fino a 60 anni. Fu predicatore evangelista, all’inizio del 20° secolo e scrisse numerosi inni moderni, incluso "Only Believe," datato 1921. Gli Harmonizing Four incisero la canzone come "All Things Are Possible" su VeeJay 845; il lato B era "Farther Along,", che fu incisa anche da Elvis Presley.


http://users.telenet.be/davidneale/e...als/index.html
(aggiornato al 2008)



Guitar Man






Guitar Man
Words & Music: Jerry Hubbard
Recorded: 1967/09/10, first released on “Clambake”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Jerry Reed nel 1967


Jerry Reed e Jerry Hubbard (compositore) è uno e lo stesso, infatti Hubbard è il suo vero nome. All’incisione di questo pezzo da parte di Elvis Presley Jerry suonava la chitarra. Vedi anche U.S. Male e Talk About The Good Times.



Elvis Proibito - di Philip Avon




Appena uscito in libreria Elvis proibito di Philip Avon. 

E' un resoconto poco dettagliato della vita intima di Elvis. La curiosità ha avuto il sopravvento e non ho potuto fare a meno di comperarlo vista la scarsa reperibilità di libri biografici tradotti in italiano. Qui l'autore prende spunto dalle biografie di Guralnick, Hopkins e Goldman per raccontare gli aspetti privati e intimi di Elvis; 
L'autore non fa che parlare del complesso di Edipo di cui, secondo lui, era afflitto. della sua vita sessuale e del tipo di rapporti sessuali che aveva con le ragazze, Nonostante il fatto che nei racconti delle amiche di Elvis non viene fuori niente di scabroso allo stesso tempo non si fa a meno di denigrare la sua figura.
 Di interessante ci sono diverse interviste fatte a Elvis nel corso degli anni. Inoltre, visto e considerato che il discorso salta fuori regolarmente, mi aspettavo  che "naturalmente" l'autore rivelasse  qualcosa di "sconosciuto" tipo  l'uso e abuso di stupefacenti di droga di anfetamine e quant'altro, ebbene  si parla di quello che si sapeva gia' ma "udite udite" non si parla di droghe pesanti. Wooww evviva, finalmente!! 
 Nelle citazioni si legge che Goldman scrive: "Elvis rifiutava di sentirsi tossicodipendente perché per lui i tossicodipendenti erano persone che avrebbe voluto vedere in prigione insieme agli spacciatori. Elvis infatti considerava tossicodipendente solo chi assumeva eroina, se la iniettava da solo, e se la iniettava in vena - e lui non faceva nessuna di queste cose.
(premetto che la biografia di Albert Goldman non l'ho mai letta)

Al di la' di tutto cio'  comunque, nemmeno questo libro fa un bel quadretto di Elvis, lo si dipinge debole, asessuato, capriccioso, violento e immaturo.  Ho trovato molte  incongruenze soprattutto nella descrizione di Graceland, inoltre non vengono risparmiate le critiche e si evince un certo disprezzo da parte dell'autore nei suoi confronti. D'altra parte noi fans siamo abituati a questo genere di critiche e nonostante  le molte persone che lo hanno frequentato  ne parlano con affetto e nostalgia, nonostante tutto il bene che ha fatto, le donazioni e i regali costosi che ha elargito; nonostante siano passati 39 anni dalla sua morte Elvis è ancora capace di salire alle vette delle classifiche e restare ancora nel cuore di milioni di fans , nonostante tutto questo però c'è ancora gente che deve parlarne male. 




No More (Aloha Post-Concert)




No More
No More (Aloha post concert) 
Words & Music: Don Robertson/Hal Blair 
Recorded: 1961/03/21, first released on "Blue Hawaii"