★★★ THIS IS ELVIS ★★★

Merry Christmas Baby



Merry Christmas Baby
Words & Music: L. Baxter/J. Moore
Recorded: 1971/05/15, first released on
"Elvis Sings The Wonderful World of Christmas"
Traduzione di Vali/g52

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Originariamente incisa da Three Blazers nel 1947

Un vero pezzo natalizio di blues! Da confrontare il piacere di Elvis Presley nel fare questo brano, con il piacere nel suo originale "Santa Claus Is Back In Town"! Si divertiva a cantare questi brani (e che dire delle introduzioni di DJ Fontana), per poi sentire tutto il suo fastidio in brani quali "Silver Bells" e "Winter Wonderland." Comunque, questo pezzo dimostrò che grande cantante blues poteva essere Elvis Presley. Sotto questo aspetto, vedere anche "Reconsider Baby". La versione originale, incisa dai Three Brazers di Johnny Moore Three Blazers, eseguita da Charles Brown, venne incisa nel 1947 e raggiunse il 3° posto nella classifica della Billboard R&B, per le canzoni di Natale, ripetendo il successo, nel 1948 e 1949.

White Christmas


White Christmas
Words & Music: Irving Berlin
Recorded: 1957/09/06, first released on "Elvis' Christmas" album
Traduzione di Vali/g52


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Originariamente incisa da Bing Crosby nel 1942
"White Christmas" venne trasmessa nel film "Holiday Inn" e vinse un Academy Award come la miglior canzone per Irving Berlin. Crosby cantò nuovamente la canzone in un film, questa volta nel 1954 "White Christmas." La versione di Elvis Presley, non ha niente a che vedere con l’interpretazione di Crosby, ed è molto più vicina alla registrazione dei Drifters del 1955.





On A Snowy Christmas Night


On A Snowy Christmas Night
Words & Music: Stanley Jay Gelber
Recorded: 1971/05/16, first released on "Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"
Traduzione di Vali/g52

ALOHA FROM HAWAII, di Ivan Pusterla


"ALOHA FROM HAWAII" di Ivan Pusterla


Spettacolo del 14 Gennaio 1973 da Honolulu trasmesso via satellite in Mondovisione, in assoluto uno dei più memorabili eventi della storia dello spettacolo. Alle ore 00.30 ora delle Hawaii in un International Center completamente al buio si sentono le prime note dell'introduzione ormai classica dei concerti di Elvis Presley, cioè Also Sprach di Strauss, dopo un minuto circa poderosa rullata di Ronnie, un lampo e finalmente entra il Re accompagnato dal boato della folla. Saluto al pubblico, cenno d'intesa con la band, prende la Gibson da Charlie e guardando dritto in camera inizia SEE SEE RIDER, la voce robusta e già molto calda regala subito adrenalina; veloce ringraziamento al pubblico e si butta subito nel suo recente Hit "BURNING LOVE".


In"Hunk a hunk of Burning Love" incomincia a sciogliersi e dopo aver ridato la chitarra ad Hodge omaggia i Beatles con "SOMETHING" ed anche se l'arrangiamento è un po' troppo fragoroso rispetto alle versioni di Vegas di qualche mese prima, il vocal di Elvis è meraviglioso e qua va anche sottolineato lo splendido lavoro di Kathy. In"MOUNTAIN" è da brivido perchè vive letteralmente la canzone rimarcando le parole ed alla fine con un grande cambio di tonalità urla tutta la sua disperazione. Lasciamo un attimo le Hawaii e navighiamo il Mississippi con "STEAMROLLER BLUES" grandi anche gli assoli prima di Hardin poi di Burton, magnifica l'atmosfera che si crea. "MY WAY" è la seguente, una delle più belle(se non la più bella) versioni di sempre; in "LOVE ME" si rilassa un pò e gioca col pubblico senza però abbassare il livello dello show. "JOHNNY B.GOODE" mostra a tutti chi è il Re del Rock, bello vedere anche tutti i componenti della band e dei coristi divertirsi e partecipare alla grande.


"IT'S OVER" è molto intensa e viene chiusa da un grande acuto. "BLUE SUEDE SHOES" è ROCK meravigliosamente ROCK; "La canzone più triste che abbia mai ascoltato" inizia ed è pura e stupenda come solo Lui può farla, canzone che mi ha sempre affascinato e che metto insieme a "I REALLY DON'T WANT TO KNOW". Mentre Elvis beve un po' d'acqua, Ronnie anticipa l'inizio di "I CAN'T STOP LOVING YOU" qui il suo acuto finale sarà stato udito anche a Maui... "HOUND DOG" è un classico, ma"WHAT NOW MY LOVE" non puoi cantarla così bene davanti a un miliardo e mezzo di persone se non sei ELVIS PRESLEY...pelle d'oca. “FEVER" è maliziosamente cantata e interpretata, peccato che un regista"distratto"ci faccia perdere alcuni passaggi, WELCOME TO MY WORLD" è semplicemente meravigliosa tanto è dolce e intima. "SUSPICIOUS MINDS" è grande e regala alcuni momenti "leggeri" ed anche qua la regia non mi soddisfa pienamente...la seria presentazione del suo gruppo conferma il grado di concentrazione tenuto da Elvis in questo incredibile concerto. Ringrazia il pubblico per l'enorme cifra ricavata da devolvere in beneficenza per la ricerca sul cancro e si butta in una struggente "I'LL REMEMBER YOU". IL medley rock che segue è trascinante e la sua voce un diamante purissimo che passa disinvoltamente da melodie importanti a pezzi scatenati.



"TRILOGY" è un'altra gemma del suo repertorio, ma qui siamo Via Satellite ed un errore potrebbe essere terribile, invece è fantastica, insuperabile...pubblico in delirio e Lui regala la cintura ai fans. "A BIG HUNK O'LOVE" il Re è sciolto,compiaciuto della sua performance e si permette di fare un gavettone a Hardin ma ormai lo sa che non solo il pubblico di Honolulu ma tutto il Mondo è ai suoi piedi. Ringrazia ancora il pubblico, Charlie gli mette la mantellina ed il Re dedica "CAN'T HELP FALLING IN LOVE" forse la sua più bella interpretazione live anni 70 ai presenti e dopo il magnifico acuto finale con tanto di lancio del mantello si inginocchia davanti al suo pubblico e dopo aver ricevuto una corona d'oro saluta e se ne va. Concerto stupendo, ELVIS PRESLEY è il grande trionfatore della serata, ha regalato un'ora di vera adrenalina cantando canzoni che hanno attraversato circa vent'anni di carriera deliziando letteralmente il pubblico presente e a casa con una VOCE unica in grado di splendidi cambi di tonalità senza alcuno sforzo, se non fosse per il clamore del pubblico si potrebbe pensare a incisioni in studio tanta è la perfezione,ma in studio si può sbagliare qui NO. Questo è ELVIS.






Silver Bells



Silver Bells
Words & Music: R. Evans/ J. Livingston 
Recorded: 1971/05/15, first released on "Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"
Traduzione di Vali/g52

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Originariamente incisa da Bing Crosby & Carol Richards nel 1950
Il pezzo fu scritto per il film "The Lemon Drop Kid," dove la cantavano Bob Hope e Marilyn Maxwell, ma Bob Hope fece una registrazione precedente, insieme a Carol Richards. Da un rapporto Reuters, uscito quando morì Jay Livingston, Evans racconta: "Silver Bells'' partì come un lavoretto:''Bob Hope aveva bisogno di una canzone natalizia, ma pensammo che erano già state scritte tutte da 'White Christmas' in poi''. All’inizio la chiamammo "Tinkle Bells," ma ci rendemmo conto che poteva avere un doppio significato. C’era una campanella d’argento sulla scrivania del nostro ufficio alla Paramount. Scoppiammo a ridere e decidemmo di chiamare la canzone “Silver Bells.'''




Here Comes Santa Claus (Right Down Santa Claus Lane)



Here Comes Santa Claus (Right Down Santa Claus Lane)
Words & Music: Gene Autrey/Oakley Haldeman
Recorded: 1957/09/06, first released on "Elvis' Christmas" album
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Gene Autry nel 1947

Quando Gene Autry prese parte ad una sfilata natalizia ad Hollywood, nel novembre del 1947, sentì I bambini che, per tutto il percorso, gridavano "Here Comes Santa Claus". A dicembre lui e Oakley Haldeman avevano già scritto la canzone e l’incisione di questa sua canzone si classificò tra le prime 10 nella billboard dei singoli più venduti.

Holly Leaves And Christmas Trees


Holly Leaves And Christmas Trees
Words & Music: Red West/ Glen Spreen
Recorded: 1971/05/15, first released on "Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"

Santa Claus Is Back in Town


Santa Claus Is Back in Town
Words & Music: Jerry Leiber/ Mike Stoller
Recorded: 1957/09/07, first released on "Elvis' Christmas Album"

Le radici di Elvis





I PRIMI PRESLEY - IL PATRIARCA JOHN PRESSLY


I primi Presley, sono sbarcati sul suolo americano nella prima metà del XVIII secolo. Arrivavano dalla Scozia, ma avevano origini del County Daws in Irlanda. Secondo alcuni il loro nome arriva dalla Germania, i Presslar ; secondo altri verrebbe dalla Francia, e non potrebbe escludersi perchè c’erano all’epoca dei Pressly. Dopo un lungo periodo di instancabili battaglie tra scozzesi e inglesi, veniva finalmente firmato un trattato di pace nel 1707. Grazie a cio’, l’Inghilterra accetto’ che la Scozia conservasse la propria chiesa, le sue leggi e costumi oltre che la libertà al commercio. In questa Scozia liberata dalla guerra, John Pressly, residente nella regione di Glasgow, si senti’ pronto nel 1734 a partire per il nuovo mondo e raggiungere i suoi cugini. Il viaggio fu molto difficile e tanti non arrivarono a destinazione. John Pressly sbarco’ a Anson County in Carolina del Nord. In questa regione regnavano le piantagioni di cotone dove i neri ancora sotto la schiavitù lavoravano privati di tutti i loro diritti. Il sud è una regione semi tropicale e questo favoriva la coltivazione di tabacco, mais, riso, e cotone. Le condizioni climatiche rendevano il lavoro molto duro per le persone che arrivavano dall’Europa. La società sudista era divisa in tre gruppi, I neri schiavi senza alcun diritto morale, i coltivatori bianchi che costituivano un’aristocrazia finanziaria e politica e i bianchi poveri con dei diritti umani ma senza alcun potere. 
L’11 aprile 1749, John ricevette, dal consiglio provinciale di New Bern, 80 ettari di terra nella Carolina del Nord. Non sapeva scrivere e un documento dell’epoca era firmato da lui con una X. 
John ebbe due bambini : Andrew, nato in scozia e John Jr.. E’ curioso constatare che visto che si trattava della seconda generazione di Pressly che viveva sul suolo americano il nome divenne Presley anzichè Pressly. Un nome che un giorno farà molto parlare di se. Andrew lavoro’ come coltivatore e come « ferraiolo » e lascerà una parte delle sue terre al figlio Andrew Jr. quando divenne maggiorenne. Quest’ultimo nonostante abbia militato nell’armata rivoluzionaria ricevette una pensione e mori’ all’età di 105 anni. Suo figlio Dunnan si installerà a Polk Country, nel Tennessee nel 1850 dove lavoro’ come contadino. Dunnan ebbe anche lui un figlio che si chiamo come suo padre, Dunnan, quest’ultimo parti’ in guerra nel Messico nel 1848 e quando i combattimenti finirono si installo’ a Itawamba nel Mississippi dove si sposerà il 15 agosto 1861 con Martha Jane Wesson, dal quale divorzio’ per sposare Emily Pope nel 1868. Quest’ultima mori’ nel 1872. 
Nel 1882 all’età di 55 anni Dunnan per la terza volta si sposo’, questa volta con Harriett H.R. di anni 20 che vivrà nel Missouri sino alla morte nel 1937. Con Rosella Elizabeth, la figlia di Dunnan le cose si complicano. Lei ebbe nove figli ma non si sposo’ mai, in realtà si sposo’ di nascosto il 29 ottobre 1880 con un certo J. Presley, il quale mori’ nel 1909 in un incidente sul lavoro fuori dagli USA. 
JESSE PRESLEY E MINNIE MAE HOOD - I NONNI PATERNI DI ELVIS 
Uno dei loro figli Jesse (Jessie) D. McClowell Presley ci avvicina ancora di più a cio’ che ci interessa. Nacque il 9 aprile 1896 a Itawamba nel Mississippi, si sposo’ con Minnie Mae Hood nel 1913 a Fulton, Mississippi. Ebbe 5 figli e divorzio’ nel 1947. Morirà il 19 marzo 1973 a Louisville nel Kentucky. Quanto a Minnie Mae vivrà a Graceland sino alla fine dei suoi giorni nel 1980. Il loro secondo figlio, Vernon nacque il 10 aprile 1916 a Lee nel Mississippi e fu il padre di Elvis Aron Presley. 

VERNON E GLADYS 
Vernon si sposo’ con Gladys Smith a Verona una piccola cittadina a sei miglia da Tupelo il 17 giugno 1933. Per potersi sposare dovettere falsificare le date di nascita, Vernon si invecchio’ di 4 anni e Gladys si ingiovani’ di 2. Agli inizi andarono a vivere con i genitori di Vernon a Old Saltillo Road. Gladys lavorava come in una fabbrica di vestiti dove a volte occupava anche un posto di responsabilità mentre Vernon, forse per la sua giovane età non non aveva ambizioni o progetti in vista. Quando nell’estate del 1934, Gladys si accorse di essere incinta dovette lasciare il lavoro nella fabbrica di vestiti, si preannunciava una gravidanza difficile e gli era stato proibito di lavorare. Traslocarono per andare ad abitare dal nonno di Gladys in Berry Street e nel frattempo Vernon trovo’ lavoro alla Orville St. Bean’s come trasportatore di latte. Orville Bean era una persona molto ricca e a volte prestava dei soldi, Vernon ando’ quindi a domandarle dei soldi per poter costruire una casa tutta sua. Bean accetto’ e presto’ 180 dollari a Vernon il quale aveva già traslocato a casa di cugini di secondo grado Dan e Nora Greenwood. La costruzione della casa comincio’, aiutato da suo padre e suo fratello Vester, costruirono una piccola casa in legno di due stanze in Old Saltillo Road, vicino al domicilio famigliare di Vernon. Nel frattempo Gladys era sicura che si trattava di una gravidanza gemellare ma il dottore non gli credette. Quest’ultimo William Robert Hunt, venne chiamato in piena notte l’8 gennaio 1935 e alle 4 di mattina, Gladys mise al mondo un neonato, purtroppo nato morto. Verrà registrato sotto il nome di Jessie Garon. Gladys soffre ancora e insiste nel dire che deve partorirne ancora uno, e nonostante cio’ il dottore continua ad essere sicuro che il suo lavoro sia terminato, ma alle 4,35 un’altro bimbo vede la luce e sarà predestinato a scombussolare il mondo. Verrà registrato nel dossier n°920 come Evis Aaron Presley. Questo documento conterrà molti errori che verranno corretti al municipio, Evis diventerà Elvis, come il secondo nome di Vernon e Aaron diverrà Aron. Nel documento redatto dal dottore, Vernon aveva 18 anni e Gladys 21 e nel documento del municipio Vernon avrà questa volta 20 anni e Gladys 21. Jessie Garon, verrà interrato l’indomani nel cimitero di Priceville a qualche Km da casa. Il dottore consiglierà a Gladys di non aver più figli ed Elvis rimarrà figlio unico ma uno come lui basta e avanza, che ne pensate ? Il resto è leggenda e tutti voi la conoscete. Queste sono le radici di quel povero ragazzo bianco dotato da Dio di un talento naturale che metterà al servizio di tutti noi.


http://www.elvis-italian-collector-club.it/
cit. http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=5403695

If I Get Home On Christmas Day


If I Get Home On Christmas Day
Words & Music: Tony Macaulay
Recorded: 1971/05/15, first released on
"Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"
Traduzione di Vali/g52

Santa Bring My Baby Back To Me


Santa Bring My Baby Back To Me
Words & Music: Aaron Schroeder/ Claude DeMetrius
Recorded: 1957/09/07, first released on "Elvis' Christmas Album"
Traduzione di Vali/g52

The Wonderful World of Christmas



The Wonderful World of Christmas
Words & Music: Tobias/Frisch
Recorded: 1971/05/16, first released on
"Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"
Traduzione di Vali/g52

If Every Day Was Like Christmas



If Every Day Was Like Christmas
Words & Music: Red West
Recorded: 1966/06/10, first released on single
Traduzione di vali/g52

It Won't Seem Like Christmas (Without You)


It Won't Seem Like Christmas (Without You)
Words & Music: J.A. Balthrop
Recorded: 1971/05/15, first released on
"Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"
Traduzione di Vali/g52

Winter Wonderland


Winter Wonderland
Words & Music: D.Smith/F.Bernard
Recorded: 1971/05/16, first released on
"Elvis Sings the Wonderful World of Christmas"
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Richard Himber and His Ritz-Carlton Orchestra nel 1934

Nel 1934, vennero pubblicate molte versioni di "Winter Wonderland”. La maggior parte delle fonti attribuiscono a the Guy Lombardo la prima versione, fatta il 29 Ottobre, ma Richard Himber la incise molti giorni prima e cioè il 23 Ottobre (Victor 24757), con Joey Nash che faceva da prima voce. Tra il 1930 e il 1940, Richard Himber e la sua orchestra erano molto popolari nell’alta società di New York. Suonavano negli hotel più prestigiosi, incluso il Ritz-Carlton, e, grazie alla loro diffusione alla radio, allargarono la loro popolarità attraverso tutti gli USA. Ascoltare Elvis Presley che canta questa canzone, non si riesce a non immaginare quanto potesse essere annoiato di farla, meravigliandosi di non poter, invece, fare un’altra take di "Merry Christmas, Baby".

http://users.telenet.be/davidneale/e...als/index.html




Singing Tree

Singing Tree
Words & Music: A.L. Owens/Solberg 
Recorded: 1967/09/11, first released on single
Traduzione di Vali/g52

I Can't Stop Loving You


I Can't Stop Loving You
Las Vegas International Hotel - August 11, 1970
Words & Music: Don Gibson
Recorded: 1969/08/25, first released on "In Person"
Traduzione di Vali/g52


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Originariamente incisa da Don Gibson nel 1957

L’originale non è di Ray Charles, anche se la maggior parte dei lettori, per questo brano, farebbe questa associazione. Don Gibson scrisse ed incise "I Can't Stop Loving You" come lato B del suo singolo country "Oh, Lonesome Me." Gibson preferiva "I Can't Stop Loving You." Su "Sing Your Heart Out, Country Boy," disse a Dorothy Horstman "Mi sono seduto per scrivere una ballata su un perduto amore. Dopo aver scritto molti versi della canzone, la riguardai e trovai il verso 'I can't stop loving you.' E dissi, 'Questo sarebbe un bel titolo” Così ripresi tutto e ricominciai daccapo, scrivendo questo testo. L’originale di Gibson, realizzato nel 1958, sembra sia, invece, stato inciso nel 1957, visto che la data di registrazione indicata era 30-12-1957.