★★★ THIS IS ELVIS ★★★: Approfondimenti
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ELVIS NON ERA RAZZISTA

Il Rapper Chuck D su Elvis
di Bernard Tanner Jr

Bernard Tanner Jr
Welcome to EIN (elvisinfonet.com)
Traduzione di Loretta Fornezza


Nel 2005 Piers Beagley di EIN, si espresse su Elvis, dando uno sguardo approfondito sul suo background e le sue influenze culturali, scoprendo un uomo che non solo aveva aiutato la comunità nera locale, ma che era stato anche una figura chiave nell'integrazione razziale della musica popolare.

Come disse James Brown, "Lo amo e spero di vederlo in cielo. Non ci sarà mai più un altro come quel fratello di anima" e Muhammad Ali, "Elvis Presley era l'uomo più dolce, più umile e più gentile che si potesse incontrare."

Ora, nel 2012, il buon amico di EIN Bernard Tanner Jr. ci ha inviato una bellissima lettera spiegandoci la sua reazione di fronte a giovani adulti di Altanta (Georgia), sua città natale, che accusano Elvis di essere un razzista.

Dice.. "Il mio rifiuto di fare marcia indietro contro le loro appassionate ma sbagliate accuse di bigottismo razziale nei confronti di Presley li ha scioccati ...... E (spesso) ciò che si perde in questi argomenti è il fatto che era dotato in modo soprannaturale sia come esecutore che come cantante e che ha contribuito alla costruzione culturale e musicale afro-americana, dando a questi idiomi musicali, non solo una più ampia accettazione, ma soprattutto rispetto e legittimazione in maniera celestiale!
Chuck D

In primo luogo il presunto "commento razzista" di Elvis del 1957, che spesso viene citato, non è mai stato verificato e sembra altamente improbabile vista la tempistica, ma prova ne è il profondo coinvolgimento di Elvis con la musica nera dell'epoca.

Questo fu solo uno di quel tipo di bollino scandalistico che purtroppo sarebbe continuato ben oltre la sua morte. Infatti il pettegolezzo avrebbe dovuto fermarsi all’istante, visto che, sul set di Jailhouse Rock, in merito a tale dichiarazione, Elvis venne contestato direttamente e personalmente dal reporter Louie Robinson per 'Jet' il giornale nero, dove Elvis onestamente rispose: "Non ho mai detto niente del genere, e le persone che mi conoscono sanno che non l'avrei detto."

In secondo luogo la citazione di Chuck D (tratta da Public Enemy, Fight The Power) è tuttora regolarmente usata per denigrare Elvis, senza essere mai stata pienamente spiegata. Quello che Chuck D dice in realtà (qualora qualcuno si degnasse di chiederglielo o controllare i fatti) è che ciò che realmente non gli piaceva era il "genio offuscante della cultura" di Elvis. Questo perché succedeva che, al tempo, la musica era nelle mani di un'industria musicale razzista che, in quel momento specifico, era affamata di avere un artista bianco che avrebbe potuto suonare musica nera. Chuck D in effetti concorda e dice che, "Elvis era una porta, un cancello che attraversano le radici. All'inizio della sua carriera Elvis aveva ammesso le sue radici, ma non era importato a nessuno"

Il seguente interessante messaggio è stato postato sulla bacheca FECC, da Lekeisha:
“ Mi stavo sintonizzando su un canale quando mi sono imbattuto in questa discussione sulla musica nera e la cultura pop con Chuck D e parlando di Elvis, razza e cultura pop, l’ha definito un brillante genio musicale. Chuck D è lo stesso che, nella sua canzone "Fight The Power", aveva inserito il famoso commento "Elvis era razzista"

D stava spiegando come non intendesse definire Elvis un razzista in generale, bensì si riferiva all’immagine con cui gli Americani bianchi dipingevano Elvis, cioè come questo dio bianco della musica. Comunque sosteneva Elvis e diceva che la storia del VERO Elvis deve ancora essere raccontata. Voleva sapere come mai dell'uomo viene glorificato Elvis, mentre le sue radici vengono tuttora ignorate. In altre parole, voleva sapere perché i musicisti neri che hanno aperto la strada ad Elvis e lo hanno ispirato vengono sempre messi dietro e vengono ignorati, mentre si attira tutta l'attenzione sulla sua influenza sulla musica country, quando tutti sappiamo che, nella sua vita e nella sua carriera, furono proprio la musica e la cultura nera ad avere la più grande influenza.

D raccontava di aver recentemente ascoltato un'intervista ad Elvis, fatta a metà degli anni '60, ma mai rilasciata prima ed era rimasto colpito dalle dichiarazioni di Elvis di voler fare, prima di morire, un album di blues, come tributo ai suoi idoli.
Diceva anche che Elvis ha fatto alcune grandi cover di blues che erano state tenute nascoste dalla casa discografica che puntava più alla commercializzazione del suo status di "idolo americano", omettendo di rivelare che i suoi successi erano cover di artisti neri. Ha anche aggiunto che quando pensa al "vero Elvis" ripensa alla Sun e al ’68 Comeback. Questo era il vero Elvis!! Ha inoltre definito le sessioni di Memphis del '69 il suo più grande lavoro dopo la Sun, in quanto musica vera e non prodotta. Penso che volesse dire che non era una musica "hit making" (trad. Per farne un successo), ma più di una raccolta personale di un Elvis alla ricerca delle sue radici. Almeno questo è ciò che sembrava.

Elvis con Brook Benton coautore della canzone 'Doncha' ThinkIt's Time'

Sono d'accordo con quello che ha detto! Quando si racconta la storia di Elvis nei documentari. l'influenza della musica nera viene messa da parte e in qualche modo ignorata. Forse un giorno Chuck D, in persona, vorrà raccontare la "storia vera" e chiarire l'aria che circondava Elvis, smascherando quella falsa immagine del razzista, con cui è stato ritratto, quando invece faceva parte della nostra comunità. È l'unico modo affinché possa essere accettato come una persona positiva nella comunità nera. A maggior ragione se questo viene detto da una persona di colore con conoscenze storiche. Mi sembra che Chuck D potrebbe essere quello giusto.

E prima che qualcuno di voi mi attacchi ritenendomi in qualche modo un suo sostenitore ... dico: non lo sono. Non mi interessa la sua musica o qualsiasi altra musica rap. Non sono un fan del rap."

(Fonte: FECC, 15 Dicembre 2005)


Elvis con: a destra, Bobby Bland & Junior Parker (che scrisse 'Mystery Train'). Nonostante Elvis non abbia mai registrato nessuna canzone di Bobby Bland, egli venne molto influenzato dall’artista di Beale Street Blues che aveva registrato oltre 60 hits nelle classifiche di R&B ed era amico di vecchia data di B.B King.

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Traduzione di Loretta Fornezza




RCA STUDIO B NASHVILLE - ELVIS PRESLEY





ELVIS PRESLEY 
Nascita: JANUARY 8, 1935 - 
DEATH: AUGUST 16, 1977

 Luogo di nascita: TUPELO, MISSISSIPPI 


Ampiamente acclamato come il re del rock ’n roll, Elvis Aaron Presley è stato indiscutibilmente l'interprete più influente nella storia del rock ’n roll e nella musica popolare, la sua vita e la sua carriera sono state sezionate più che per qualsiasi altro artista. 





L'analisi, almeno in parte, continua a causa dell'aura di mistero che ancora oggi lo circonda. Non ha mai rilasciato un'intervista approfondita, forse per un’astuta gestione dei media, ma più probabilmente perché gli era impossibile tenere il conto di tutto quanto gli era successo. L'unico elemento, solitamente trascurato nelle discussioni su Elvis Presley, è che egli proveniva dal country, e, in un certo senso, ebbe un impatto più potente e duraturo sulla musica country rispetto ad eccellenti star del country quali furono Hank Williams o Jimmie Rodgers. Fino all'arrivo di Presley, la musica country veniva considerata regionale, e solo pochi artisti, tra cui Eddy Arnold, si erano potuti scrollare di dosso tale marchio. Presley aprì le porte a cantanti country più giovani, quali Marty Robbins, Sonny James e Johnny Cash, e rese la loro musica alla portata di un mercato più ampio.
Nella metà degli anni '50, a Nashville, l’opinione era che Elvis Presley non fosse adatto alla musica country, ritenendo che l’avesse quasi uccisa. In realtà, egli fu molto adatto ad una generazione di musicisti country più giovane, dando loro un potenziale accesso ad una più ampia esposizione mediatica, rispetto a quella di cui avevano goduto i loro predecessori.

Presley, che era nato a Tupelo, Mississippi, ma dal novembre 1948 aveva vissuto a Memphis, sviluppò una vera pluralità di gusti. Il principio, generalmente accettato, sulla base del quale lui ha fuso il country con il R&B è essenzialmente vero, ma Elvis seppe anche incorporare il gospel bianco e quello nero, la molto diffusa musica popolare all'opera leggera e molto altro. Memphis era un luogo perfetto per ascoltare tutto questo, e, quando nel luglio 1954, per la prima volta, Elvis andò alla Sun Records per registrare un disco (nel periodo in cui lavorava come camionista) più o meno trovò il suo stile personale. A sorpresa, ebbe successo molto rapidamente. Lo stile musicale di artisti country affermati, quali Webb Pierce e Carl Smith, ormai era diventato vecchio sia nei contenuti che nell'esecuzione. Elvis offriva ai fans più giovani qualcosa che apparteneva a loro. Pur se gran parte della sua verve proveniva da R&B, venne commercializzata come musica country, e le migliori esibizioni di Elvis nel 1954 e 1955 avvennero al Louisiana Hayride e con dick jockey di musica country. 

Elvis iniziò a mostrare segni di rottura col mercato del country quando nel novembre 1955, grazie ad un accordo geniale ideato dal suo nuovo manager, il colonnello Tom Parker, il suo contratto con la Sun venne venduto alla RCA. Parker convinse la RCA a pagare ben 35.000 dollari, (cifra senza precedenti) per Presley, un cantante con un appeal mai visto. La RCA fu in grado di catapultarlo sul mercato nazionale tramite la televisione e una promozione mirata. Alla fine di marzo 1956, il suo primo singolo RCA “Heartbreak Hotel” aveva venduto 1 milione di copie, record che mai Bill Haley non era riuscito a raggiungere. Presley diventò sia una figura di punta per il rock & roll ma anche un parafulmine per tutti coloro che lo disprezzavano. Con i suoi vestiti, con le sue mosse teatrali, e le poche interviste gestite sul palco, proiettò un'immagine di sé che era minacciosa e vulnerabile allo stesso tempo. La cattolicità del gusto di Presley e il suo innato tradizionalismo divennero rapidamente evidenti mano a mano che la sua carriera prendeva una propria direzione. Voleva fare film, album di Natale, album gospel e ballate pop. Forse anche lui vedeva il rock & roll come qualcosa che sarebbe potuto svanire, e qualora questo fosse potuto succedere, Elvis ambiva ad una carriera su più ampia scala.

La trasformazione fu agevolata da un periodo nell'esercito che andò dal marzo 1958 al marzo 1960. Prima di entrare nell'esercito aveva fatto quattro film (Love Me Tender, Loving You, Jailhouse Rock e King Creole), e fu così che, durante gli anni ’60, i film divennero il mezzo con cui Elvis interloquiva il suo pubblico, anzichè i concerti o la televisione. Ci furono 27 film in dieci anni, la maggior parte dei quali frivoli e insignificanti. Dopo G.I. Blues, per lui ci furono due ruoli drammatici in Flaming Star e Wild in the Country. Quando questi ultimi due si dimostrarono un flop, venne ristabilito il modello precedente con Blue Hawaii, che spaccò al botteghino. Seguirono Follow That Dream; Kid Galahad; Girls!, Girls!, Girls!,; It Happened at The World Fair, Fun in Acapulco; Kissin’ Cousins; Viva Las Vegas; Roustabout; Girl Happy; Tickle Me; Harum Scarum; Frankie and Johnny; Paradise Hawaiian Style; Spinout; Easy Come Easy Go; Double Trouble; Clambake; Stay Away Joe; Speedway; Live a Little Love A Little; Charro!; The Trouble With Girls; and Change of Habit.

Alla fine degli anni ‘60, la carriera di Presley si trovava in grosse difficoltà. I film e le colonne sonore avevano quasi distrutto la sua reputazione. Non appariva dal vivo dal marzo 1961. Pertanto doveva essere in forte trepidazione quando, nel giugno 1968, fece un'apparizione live presso gli studi della NBC a Burbank, in occasione della registrazione di uno speciale televisivo in cui si diede molto da fare per poter ristabilire la sua credibilità. Apparentemente rinvigorito, Presley mise il massimo impegno nella scelta delle canzoni e tornò ai primi posti delle classifiche con "If I Can Dream", "In the Ghetto" e "Suspicious Minds". Alcuni attribuirono questo nuovo indirizzo della sua carriera, al suo matrimonio con Priscilla Beaulieu il 1 maggio 1967, anche se, probabilmente, avevano un ruolo ben più importante le pressioni finanziarie e il desiderio di fuggire da una situazione stagnante, che ormai si era praticamente consolidata.

Presley iniziò ad esibirsi di nuovo a Las Vegas nel luglio 1969, e i suoi due ultimi film furono degli spettacoli live (Elvis: That's the Way It Is e Elvis on Tour). Continuò ad esibirsi dal vivo fino alla sua morte, otto anni più tardi. Per un artista della sua statura, pare incontrasse problemi nell'acquisizione di materiale nuovo e che fosse anche di qualità, e molte delle sue registrazioni degli anni ‘70 erano vecchie canzoni ("The Wonder of You", "You Don't Have to Say You Love Me", "Promised Land"). Divenne anche chiaro che Presley iniziava a soffrire di problemi medici debilitanti, la maggior parte dei quali, come fu rivelato successivamente, derivavano da un abuso di farmaci prescrittigli dai medici. Diverse biografie postume rivelarono un’assunzione di farmaci a livelli quasi impossibili. Elvis e Priscilla divorziarono l'11 ottobre 1973. Gli ultimi anni della sua vita furono davvero tragici, in continua lotta con problemi di salute, e una carriera che ancora una volta sembrava soffocarlo. Nel 1998, Presley venne selezionato nella Country Music Hall of Fame.

Colin Escott


- Adattato dalla Country Music Hall of Fame® e dall'Enciclopedia del Museo di Musica Country, pubblicato dalla Oxford University Press.

Traduzione di Loretta Fornezza
Traduzione dal sito della RCA di Nashville
https://studiob.org/blog/artist/elvis-presley/

Lisa Marie Presley perde la battaglia con l’ex marito in merito a portare le loro figlie a Graceland.

Lisa Marie Presley perde la battaglia con l’ex marito in merito a portare le loro figlie a Graceland. 

Lisa Marie Presley vuole portare a Graceland le sue 2 figlie di 10 anni, per le celebrazioni della vita di Elvis Presley, ma il suo ex marito non glielo permette.
Secondo i documenti del tribunale ottenuti da The Blast, Presley aveva fatto una richiesta alla corte di spostarsi, insieme alle sue bambine Harper e Finley verso Memphis, alla fine del mese, Presley ha la custodia delle ragazze avute con l’ex Michael Lockwood, nei giorni  di mercoledì e giovedì pomeriggio oltre all’intera giornata delle domeniche.
Il viaggio è per l’Elvis Week, un evento a cui,  come racconta la Presley, la famiglia ha sempre presenziato in passato e questo avrebbe permesso alle ragazze di “avere una maggiore comprensione e familiarità con il loro nonno e ciò che lui ha dato al mondo”.
Presley lamenta che, quest’anno, Lockwood si stia opponendo al viaggio. Lamenta anche che, in realtà, negli ultimi 2 anni si è sempre opposto, tanto da averla indotta a rivolgersi al tribunale.
Presley lamenta cje le obiezioni di Lockwood sia centrate sulla possibilità che le ragazze vengano fotografate all’evento. Lei spiega che quando erano insieme, lei e Lockwood hanno portato le ragazze ogni anno e che Lockwood aveva persino fatto un video alle bambine che, in seguito, fu fatto vedere al pubblico durante l’Elvis Weeek,
Con una mail datata 18 Luglio  e indirizzata all’avvocato di Presley, Lockwwod scrive “Non acconsento al viaggio a Memphis. Ogniqualvolta Lisa porta le bambine a Memphis diventa per lei un’occasione per foto….l’ho verificato ogni anno. Prima assicura nessuna foto e poi ce ne sono sempre”.
Nella sua richiesta, Presley esprime la sua volontà a raggruppare le visite che Lockwood perderebbe a causa del viaggio ma specifica che Lockwood “dall’9 aprile 2019 al 27 Giugno 2019 non ha mai fatto visita alle bambine”.
Il tribunale ha ascoltato le richieste di Presley alla fine di questo mese e ha negato il permesso per un ordine di emergenza.
Non è chiaro se Presley cercherà un altro modo per ottenere il permesso di viaggiare con le ragazze prima del via alle celebrazioni dell’Elvis Week.
Presley e Lockwood si sono sposati nel 2006 e separati nel  2016.
https://theblast.com/c/photos/olivia-culpo-elsa-hosk-ibiza-photos/amp
Traduzione di Loretta Fornezza


Lisa Marie Presley Loses Battle With Estranged Hubby Over Taking Their Daughters to Graceland
Lisa Marie Presley wants to take her 10-year-old daughters to Graceland as part of a celebration of the life of Elvis Presley but her estranged husband is not letting it happen.
According to court documents obtained by The Blast, Presley filed a request with the court to travel with her daughters, Harper and Finley, to Memphis later this month. Presley has custody of the girls and her ex, Michael Lockwood, has visitation on Wednesday and Friday afternoons, and a majority of the day on Sundays.
The trip is for Elvis Week, an event Presley says they have attended as a family in the past, so that the girls "get an understanding and more familiarity of their grandfather and what he has contributed to the world."
But Presley claims Lockwood is objecting to the trip this year. She claims he also objected the last two years and she had to petition the court for permission then as well.
Presley claims Lockwood's objection centers around the possibility the girls will be photographed at the event. She says that she and Lockwood would bring their kids to the event every year when they were together and Lockwood even produced a video of the girls that was shown to the public during Elvis Week.
In an email dated July 18, Lockwood wrote to Presley's attorney, "I am not consenting to the trip to Memphis. Every time Lisa takes the girls to Memphis it becomes a photo op for her ... I have brought this up every year. She agrees no photos yet there always is."
In her request, Presley says she is willing to make up Lockwood's visitation time that would be missed because of the trip but points out that Lockwood "did not elect to exercise his visitation with the girls between April 8, 2019 and June 27, 2019."
The court heard Presley's request late last month and denied her request for an emergency order. It's unclear if Presley will get another opportunity to get permission to travel with the kids before the Elvis Week events kick off.
Presley and Lockwood were married in 2006 and separated in 2016.
https://theblast.com/c/photos/olivia-culpo-elsa-hosk-ibiza-photos/amp






Priscilla dà la sua opinione su chi interpreterà Elvis

TRADUZIONE DELL’ARTICOLO postato da Tita Altrocchi
https://classiccountrymusic.com/in-just-3-words-priscilla-gives-opinion-on-elvis-actor/?fbclid=IwAR1z8HXbHvrT_wob1ROn63lohmrf79EO0N91nGBcmwhJQA7ap88AiPc7WNo
https://www.facebook.com/groups/elvisitaly/?multi_permalinks=1831253840311412&comment_id=1831540566949406&notif_id=1564148746685338&notif_t=feedback_reaction_generic





In sole 3 parole, Priscilla dà la sua opinione su chi interpreterà Elvis

Priscilla Presley / Facebook, Baz Luhrman / Twitter

Recentemente il famoso regista Baz Luhrman ha annunciato il nome di chi interpreterà Elvis Presley, nel suo imminente film, in cui reciterà anche Tom Hanks nel ruolo del Colonnello Tom Parker. Per questo ruolo, erano stati presi in considerazione molti nomi famosi, tra cui Harry Styles, Ansel Elgort, Austin Butler, e Miles Teller, ma solo uno è stato ritenuto adatto per la parte. Si tratta di Austin Butler. Luhrmann ha confermato il cast con un semplice tweet, postando le foto di Presley e Butler affiancate.

Moltissimi fans erano intervenuti per esprimere le loro opinioni sul cast, qualcuno persino asseriva di non sapere chi fosse. In realtà Butler fa l'attore da molti anni e nel suo curriculum , ultimamente, vanta l’interpretazione di alcuni ruoli di un certo rilievo.

Nel 2018, Austin ha fatto il suo debutto a Broadway insieme a Denzel Washington in The Iceman Cometh, è apparso nel film di Quentin Tarantino Once Upon a Time In Hollywood e attualmente si può vedere nel film The Dead Don’t Die.

La persona, che tutti morivano dalla voglia di sentire dopo l’annuncio di Baz, è l’ex moglie di Elvis Priscilla Presley.

Radar Online ha chiesto a Priscilla se pensa che Austin sia il più adatto per questo ruolo e la sua risposta è stata: “Non so”

Al contrario, ha le idee ben chiare su chi vorrebbe quale interprete del suo personaggio è la cantante Lana Del Rey, per la quale attualmente si sta facendo una campagna on-line, affinché le venga affidata la parte.

Secondo una fonte Lana ritiene di essere nata per questo ruolo”. Radar afferma “Da mesi c’è il suo manager che sta tormentando Baz, nella speranza di riuscire a farle assegnare la parte”

Lana mi piace molto,” ha detto Priscilla a Radar Online.

Nonostante Priscilla non sia così sicura della scelta dell’attore che interpreterà Elvis, Baz lo è.

Sapevo che non avrei potuto fare questo film se la scelta del cast non fosse stata assolutamente giusta, ha detto il regista. “Abbiamo cercato ovunque un attore che potesse avere non solo la capacità di rievocare quei singolari movimenti naturali e le qualità vocali di questa star ineguagliabile, ma anche la vulnerabilità interiore dell’artista.




TRASCRIZIONE DELL’INTERVISTA VIDEO

Didascalie al video: l’attore è stato intervistato alla Hollywood Premiere del film Once Upon the Time, in merito al ruolo di Elvis Presley nell’imminente film biografico e rivela che il processo di screening è stato alquanto duro. Secondo l’Hollywood Report, per ricoprire il ruolo erano in ballo anche Harry Styles and Hensel Llgort. Austin lavorerà al fianco di Tom Hanks, che interpreterà il Colonello Tom Parker, manager di Elvis. Per quanto riguarda la sua partecipazione al fim di Quentin Tarantino, Once Upon A Time in Hollywood, ha dichiarato che “E’ un sogno che è diventato realtà”

  1. La domanda del giornalista non c’è nel video, ma evidentemente gli hanno chiesto cosa nel pensa del ruolo Elvis Presley

Risposta di Austin: Di sicuro è stata una chiamata tra le più importanti della mia vita

Domanda: Immagino che il provino per questo ruolo sia stato intenso, giusto? Mi racconti cosa succedeva quando, in questi mesi, entravi in un bar

Austin: Sono stati mesi e mesi di canto e di movimenti e di chiaccherate per ore sul personaggio, La prima volta siamo rimasti seduti a parlare del personaggio per almeno 3 ore ed è andato tutto bene. E’ stata un’estesa esplorazione

  1. Anche qui manca la domanda, ma è evidente che il giornalista gli chiede com’è stato lavorare con Quentin Tarantino


Austin: È difficile trovare le parole giuste per dire cosa abbia significato per me. Avevo 12 anni quando per la prima volta mi sono stampato Pulp Fiction e l’ho letto a mia mamma, come se fosse per un’audizione. Perciò dire che è stato un sogno che diventa realtà, è riduttivo. Essere sul set, attorno a lui e vedere come, dopo 30 anni di lavoro in questo mondo, vedere quanto tutti gli siano tuttora riconoscenti, mi fa venire i brividi solo a parlarne. Mi sto immaginando nei miei 12 anni, in macchina, che leggo la scena tra Samuel L. Jackson Royale, come fossimo io e te adesso.



La breve intervista continua con elogi su Pulp Fiction e non toccando più l’argomento Elvis Presley, ho deciso di lasciar perdere, visto che non è pertinente al topic.












Traduzione di Loretta Fornezza

La moglie del Colonello Tom Parker, commenta il ruolo di Tom Hanks

By John Connor Coulston - July 10, 2019 10:27 am EDT


La moglie del Manager di Elvis Presley, Colonello Tom Parker, 
commenta il ruolo di Tom Hanks che lo impersonerà nel film in
preparazione. 

(Traduzione di Loretta Fornezza)

Nella biografia di Elvis Presley in arrivo nelle sale, Tom Hanks interpreterà il manager del cantante, il Colonnello Tom Parker. Loanne, la vedova di Parker, è entusiasta della scelta, ma ha spiegato a TMZ che spera che nel film non si faccia apparire suo marito come un malvagio,
Lo scorso sabato, Loanne Parker ha rilasciato un’intervista in video-chat poco dopo l’annuncio dell’assegnazione del ruolo a Tom Hanks.
Ha detto di ritenere Hanks l’attore perfetto per interpretare suo marito e di aver fiducia che ne faccia un ritratto fedele. Tuttavia, spera che il film in generale non dipinga il “Colonnello Tom” come una cattiva persona.
Quando Tom Hanks accetta un ruolo, sa rendere il suo personaggio in modo perfetto” ha detto la Parker “Farà un buon lavoro anche per il Colonello ed io ho fiducia nelle sue capacità”.
La Parker ritiene che il lascito di suo marito sia stato sporcato dai media ed è fiduciosa che questa versione della storia ne correggerà il tiro.
Vede nella scelta di Hanks un buon segno e si sente che lui non minimizzerà il duro lavoro fatto da suo marito. Inoltre, in vista di tale ruolo, spera di avere l’opportunità di parlare personalmente con Hanks.
Vorrei parlare con lui riguardo la fiducia reciproca che c’era nel loro rapporto, nonché dire la verità sul suo management, per cui il Colonnello non ha mai tratto vantaggio da Elvis” lei racconta “Ogni storia ha un eroe e un malvagio e le storie passate hanno fatto di Elvis l’eroe, mentre hanno reso il Colonnello l’unico malvagio. Invece, a modo loro entrambi sono stati eroi. Ognuno di loro ha fatto la storia a modo suo. Vorrei vedere che, nel film, viene chiarito proprio questo, vorrei vedere la verità”.
Per raccontare questa verità, Parker dice che ripone la sua massima fiducia in Hanks, che, nel corso della sua carriera, ha dimostrato un’incredibile empatia e intuizione anche quando i suoi ruoli potevano essere unidimensionali.
Ho massima fiducia nella sincerità di Tom Hanks e nella sua integrità” dice “Prego solo che non faccia niente altro se non dire la verità.”
Parker, con le sue parole, ha ricordato le accuse fatte contro suo marito, ma afferma che erano totalmente false.
Ci fu una versione romanzata secondo cui il Colonnello prendeva da Elvis più di quello che Elvis gli doveva. Non l’ha mai fatto – dice – Elvis era il suo unico artista. Ha fatto tutto per lui. Ha fatto la pubblicità, l’ advertising, insomma tutto.
Finanziariamente era corretto – era molto corretto. Erano soci.”
Parker descrive brevemente i dettagli del loro accordo finanziario, rassicurando i giornalisti che la divisione dei profitti da parte di suo marito era chiara, imparziale e trasparente.
Non affronta, invece, le vecchie voci secondo cui il Colonnello faceva in modo di non prendere fruttuosi concerti oltremare in quanto si trovava negli USA, in modo illegale, per cui non poteva viaggiare con lui.
Sembra che la Parker abbia capito che c’è ancora molto da fare con gli sceneggiatori Sam Bromelle e Craig Pierce e il regista Baz Luhrmann, in merito a come verrà raffigurato suo marito, nel film in preparazione.
Al momento però non c’è ancora un titolo per questa biografia su Elvis. Hanks è l’unico attore del cast confermato, pur se c’è una breve lista di attori per interpretare The King, inclusi Ansel Elgort, Harry Styles and G-Eazy.
Non esiste nemmeno una data d’uscita, ma sembra che lo shooting sia stato deciso per l’inizio del prossimo anno


Wife of Elvis Presley's Manager Colonel Tom Parker 
Reacts to Tom Hanks Playing Him in Upcoming Movie
In the upcoming Elvis Presley biopic, Tom Hanks will play the singer's late manager, "Colonel" Tom Parker. Parker's widow, Loanne, is excited about the casting, but told TMZ that she hopes the movie will not make her husband a villain.
Loanne Parker gave a video chat interview on Saturday, not long after Hanks' casting was announced. She said that she believes Hanks is the perfect actor to play her late husband, and trusts him to do a faithful portrayal. However, she hopes that the movie itself will not paint "Colonel Tom" as a bad guy.
"If Tom Hanks takes on a role, he makes it a good fit," Parker said. "He will be a good fit for The Colonel. I have trust in his ability."
Parker feels that her husband's legacy has been tainted in the media, and is hopeful that this version of the story will correct that. She sees Hanks' casting as a good sign, feeling that he would not minimize her husband's hard work. Still, she hopes that she will get a chance to talk to Hanks herself in advisement on the role.
"I would like to talk to him about the trust that was in that relationship, about the truth in the management, which was that Colonel never took advantage of Elvis," she said. "Every story has a hero and a villain, and the past story have made Elvis the hero, and that leaves only The Colonel to be the villain. And both of them were heroes, each in their own right. They each made history in their own way. I would like to see that clarified. I would like to see the truth there."
To tell that truth, Parker said she is putting her faith in Hanks, who has demonstrated incredible empathy and intuition over the course of his career, even when his characters could have been one-dimensional.
"I have great faith in Tom Hanks' sincerity, and his integrity," she said. "I just pray that he wouldn't do anything less than the truth."
Parker recalled the allegations against her husband in her own words, but said that they were totally false.
"There's fictionalization out there that Colonel took more from Elvis than he should have. He never did," she said. "Elvis was his only artist. He did everything for him. He did publicity, he did advertising, he did all of that. Financially, it was fair — it was very fair. They were partners."
Parker briefly described the details of their financial arrangement, assuring reporters that her husband's cut of the profits was fair. She did not address the old rumors that The Colonel prevented Elvis from taking profitable gigs overseas because he himself was in the U.S. illegally, and therefore could not travel with him.
Still, Parker seems to understand that it will have more to do with screenwriters Sam Bromell and Craig Pearce and director Baz Luhrmann as to how her husband is portrayed in the upcoming movie. So far, there is no title in place for the Elvis biopic. Hanks is the only confirmed cast member, but there is a shortlist of actors under consideration to play The King himself, including Ansel Elgort, Harry Styles and G-Eazy.
There is no release date for the movie just yet, but shooting is set to begin sometime next year.

Un grazie di cuore a Loretta per la traduzione

Elvis Presley riceverà la MEDAGLIA PRESIDENZIALE DELLA LIBERTÀ

https://www.rollingstone.com/music/music-news/elvis-presley-presidential-medal-of-freedom-754501/



Articolo del 10/11/2018 - Traduzione di Loretta Fornezza


Elvis Presley riceverà la MEDAGLIA PRESIDENZIALE DELLA LIBERTÀ 
(Presidential Medal of Freedom)


Il Re “rimane un’icona Americana che tuttora dura decenni dopo la sua morte”, afferma l’amministrazione Trump a riguardo di un’onorificenza postuma
Elvis Presley è tra i sette “persone che si sono distinte” e che riceveranno da Trump la Medaglia Presidenziale della libertà, con una cerimonia il 16 novembre
Sabato, la segreteria di stampa tramite un comunicato ha comunicato che anche il grande  Yankee Babe Ruth e il giudice della corte suprema di Giustizia, Justice Antonin Scalia, riceveranno in modo postumo il premio prestigioso considerato “La più grande onorificenza civile che solo dal Presidente può riconoscere a persone che hanno dato un contributo meritorio alla sicurezza o agli interessi nazionali degli Stati Uniti, la pace nel mondo o per altri sforzi pubblici o privati con finalità significative “
La Casa Bianca ha affermato il merito secondo cui “Elvis Presley ha determinato e trasmesso la cultura Americana a miliardi di fans adoranti in tutto il mondo. Elvis ha fuso il gospel, il country e il rythm & blues creando un sound tutto suo e vendendo più in un miliardo di dischi”
 “Elvis ha anche servito per 2 anni l’esercito degli Stati Uniti, accettando umilmente, nonostante la sua fama, la chiamata per servire il paese. Inoltre ha recitato in 31 films, ha attirato un pubblico da record ai suoi concerti, ha aumentato gli share televisivi e ha avuto 14 nominations ai Grammy Award. Inoltre ha vinto 3 Grammy Award per la sua musica gospel. Elvis Presley rimane un’icona che tuttora dura da decenni dopo la sua morte”
Mentre per i musicisti è comune ricevere la Presidential Medal of Freedom . onorificenza che durante la presidenza Obama ha incluso Bob Dylan, Stevie Wonder, Gloria Estefan, Diana Ross, Loretta Lynn and Bruce Springsteen – Presley è solo il 3° musicista a ricevere un’onorificenza postuma, seguendo Meredith Willson e il grande jazzista  Count Basie avvenuta durante l’amministrazione  Reagan
Poiché l’industria dell’intrattenimento ha  ampiamente snobbato Trump durante la sua presidenza, l’amministrazione invece ha optato per dare un’onorificenza alle icone Americane, quali Elvis Presley e Rush, con la cerimonia che avverrà nel 2018.
Inoltre riceveranno la Presidential Medal of Freedom anche il Senatore Orrin Hatch, Alan Page  quarterback della squadra di football del Dallas Cowboys, Roger Staubach,  nonché la repubblicana mega donatrice Miriam Adelson


Documento originale
https://www.rollingstone.com/music/music-news/elvis-presley-presidential-medal-of-freedom-754501/ 

Elvis Presley to Receive Presidential Medal of Freedom
The King “remains an enduring American icon four decades after his death,” Trump administration says of posthumous honor
By  Daniel Kreps

Elvis Presley is among the "distinguished individuals" that will receive a Presidential Medal of Freedom at a November 16th ceremony.
REX/Shutterstock
Elvis Presley is among the seven “distinguished individuals” that will receive a Presidential Medal of Freedom from Donald Trump at a November 16th ceremony.
Yankees great Babe Ruth and Supreme Court Justice Antonin Scalia will also posthumously receive the prestigious award, “the Nation’s highest civilian honor, which may be awarded by the President to individuals who have made especially meritorious contributions to the security or national interests of the United States, to world peace, or to cultural or other significant public or private endeavors,” the Office of the Press Secretary said in a statement Saturday.
“Elvis Presley defined American culture to billions of adoring fans around the world. Elvis fused gospel, country, and rhythm and blues to create a sound all his own, selling more than a billion records,” The White House said of the honor.
“Elvis also served nearly 2 years in the United States Army, humbly accepting the call to serve despite his fame. He later starred in 31 films, drew record-breaking audiences to his shows, sent television ratings soaring, and earned 14 Grammy Award nominations. He ultimately won 3 Grammy Awards for his gospel music. Elvis Presley remains an enduring American icon four decades after his death.”
While its common for musicians to receive the Presidential Medal of Freedom – honorees during the Obama administration included Bob Dylan, Stevie Wonder, Gloria Estefan, Diana Ross, Loretta Lynn and Bruce Springsteen – Presley is only the third musician to receive the honor posthumously, following bandleader Meredith Willson and jazz great Count Basie during the Reagan administration.
As the entertainment industry has largely cold-shouldered Trump during his presidency, the administration instead opted to honor late American icons, like Presley and Ruth, for the 2018 ceremony.
Senator Orrin Hatch, Dallas Cowboys quarterback Roger Staubach, football player-turned-judge Alan Page and Republican mega-donor Miriam Adelson will also receive the Presidential Medal of Freedom.

Lisa Marie si racconta e parla del nuovo album "Where no One stands Alone"

http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-6048779/

TRADUZIONE INTEGRALE DELL'INTERVISTA DEL 10 AGOSTO 2018 A LISA MARIE NELLA CAPPELLA DI GRACELAND.
Traduzione integrale di Loretta Fornezza
In fondo potrete trovare l'intervista originale e il video 



La 50enne ha parlato al Todays Show in un’intervista avvenuta nella casa dove ha trascorso l’infanzia, andata in onda venerdì. Il suo nuovo album Elvis Presley: Where No One Stands Alone è uscito lo stesso giorno



http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-6048779/Lisa-Marie-Presley-reveals-shes-proud-overcome-drug-addiction-talks-new-album.html?ito=email_share_article-top




Lisa Marie rivela di essere “orgogliosa” di aver superato la dipendenza da droghe e parla del nuovo album di Elvis


By Bobbie Whiteman For Dailymail.com

Ha avuto alcuni anni duri e la figlia di Elvia Presley, Lisa Marie, non ha ancora superati tutti i suoi problemi

Superamento: La famosa 50enne ha rivelato che la sua terapista la ritiene un miracolo e non sa come possa essere ancora viva dopo la sua battaglia con la droga

“Ho percorso una strada lunga, non ero felice” ammette Lisa Marie, aggiungendo che i suoi problemi con le droghe sono iniziati quando aveva 45 anni.





Sconfitti i suoi demoni, in un’intervista al The Todays Shows di Jenna Bush, andata in onda venerdì, la 50enne Lisa Marie, ha rivelato di essere “orgogliosa” della sua guarigione dalla dipendenza da droghe

Lisa Marie ha aggiunto che persino il suo terapista ritiene che lei sia un miracolo e non sa come possa ancora essere viva

“Non sono perfetta, mio padre non era perfetto, nessuno è perfetto. E’ importante quello che fai dopo aver imparato – e poi cerchi di aiutare gli altri con la tua esperienza” ha dichiarato Lisa Marie, la 50enne mamma di 4 figli.


Nuova musica: Nella sua intervista, avvenuta nella sua casa d’infanzia Graceland a Memphis, TN andata in onda venerdì, in contemporanea alla pubblicazione del suo album, Elvis Presley: Where No One Stands Alone,



Qui con il suo amato papà: Lisa Marie ha confidato a Jenna di aver desiderato che suo padre fosse ancora con lei.

Gli amici della star erano molto preoccupati per la sua salute e il suo benessere, dopo che, l’anno scorso era entrata in una spirale autodistruttiva con le droghe.

Temevano persino che l’avrebbe fatta finita morendo di overdose, proprio come Elvis che morì a 42 anni, il 16 agosto 1977, per un attacco di cuore provocato dalla sua dipendenza dalle droghe

Cantando con il cuore in mano: Per il nuovo album, la star ha cantato un duetto con suo padre di una delle sue più grandi hit di Gospel Where No One Stands Alone

Nel frattempo Lisa Marie era allo spettacolo per la promozione del suo nuovo album Elvis Presley: Where No One Stands Alone.

Parlando dalla sua casa d’infanzia Graceland a Memphis, TN, ha dichiarato che crede che suo padre sarebbe incredibilmente fiero del disco e del loro duetto sulla hit gospel Where No One Stands Alone.

“Mentre cantavo quel brano ero sopraffatta dall’emozione” ha dichiarato, aggiungendo di essere scoppiata in lacrime al momento il duetto

Lisa Marie è l’unica erede della fortuna di suo padre corrispondente a 100 milioni di dollari. Attualmente, però, ha querelato il suo commercialista Barry Siegel, per aver presumibilmente esaurito il suo fondo fiduciario a causa di sconsiderati e negligenti investimenti.

In risposta alla domanda su cosa direbbe oggi ad Elvis, risponde in tono quasi scherzoso “Aiutami”

L’album è stato pubblicato venerdì – a sei giorni dall’anniversario della morte di Elvis




The 50-year-old spoke to the Today Show in an interview at her childhood home Graceland that aired Friday, Her new album Elvis Presley: Where No One Stands Alone was released the same day.




Lisa Marie Presley reveals she's 'proud' to have overcome drug addiction as she talks up new Elvis album



By Bobbie Whiteman For Dailymail.com



Published: 23:21 BST, 10 August 2018 | Updated: 00:32 BST, 11 August 2018



She's had a tough few years, and Elvis Presley's daughter Lisa Marie isn't done with all her problems yet.

But the 50-year-old revealed that she is 'proud' of her recovery from drug addiction in an interview with The Today Show's Jenna Bush Hager aired on Friday.

I’m not perfect, my father wasn’t perfect, no one’s perfect. It’s what you do with it after you learn—and then you try to help others with it,' she said.
New music: Her interview, from her childhood home Graceland in Memphis, Tennessee, aired on Friday, the same days as the release of her album, Elvis Presley: Where No On Stands Alone

Making it through: The celebrity, 50, revealed that her therapist believes she’s a miracle, and doesn’t know how she’s still alive after her drugs battle

'I’ve come a long way, I was not happy,' Lisa Marie admitted, adding that her issues with drugs started when she was 45.

Slaying her demons: Lisa Marie Presley said she's 'proud' of her recovery from drug addiction in an interview with The Today Show's Jenna Bush Hager that aired on Friday

'But I am proud,' the mom-of-four said of her recovery.


Lisa Marie added that even her therapist believes she’s a miracle, and doesn’t know how she’s still alive.

'I’m not perfect, my father wasn’t perfect, no one’s perfect. It’s what you do with it after you learn—and then you try to help others with it,' she said.

New music: Her interview, from her childhood home Graceland in Memphis, Tennessee, aired on Friday, the same days as the release of her album, Elvis Presley: Where No On Stands Alone

With her beloved dad: Lisa Marie told Jenna she wished her father, Elvis, was still with her

The star’s friends were very concerned about her wellbeing last year after she went on a drug-fueled downward spiral.
They even thought she’d end up dying of an overdose, just like Elvis who died of a drug-induced heart attack aged 42 on August 16, 1977.

Singing her heart out: The star sang a duet with her late father on his hit gospel song Where No One Stands Alone for the new album
Meanwhile, Lisa Marie was on the show to promote her new album, Elvis Presley: Where No One Stands Alone.

Speaking at her childhood home Graceland in Memphis Tennessee, she said she believes her father would be 'incredibly proud' of the record and of their duet on his hit gospel song, Where No One Stands Alone.
'I was overwhelmed when I was singing it,' she said, adding that she broke down in tears while doing the duet.

Lisa Marie was the sole heir to her father's $100 million fortune. But the broke celebrity is currently suing her ex-money manager, Barry Siegel, for allegedly running her trust fund into the ground due to 'reckless and negligent' investments.
In answer to a question about what she would say to Elvis today, she replied, only half jokingly, 'Help me!'
The album was released on Friday — just six days before the anniversary of Elvis' death.



Lisa Marie Presley fa visita alle figlie


http://www.dailymail.co.uk/news/article-4575532/Lisa-Marie-Presley-seen-three-daughters.html

ESCLUSIVO - Per la prima volta dopo mesi Lisa Marie Presley vista con le sue gemelle, mentre va a trovare la mamma Priscilla nella sua casa di Beverly Hills, dove le 3 generazioni delle donne di Elvis si sono riunite per celebrare il compleanno di Riley Keough

Traduzione di Loretta Fornezza



Lisa Marie Presley è stata fotografata il 29 maggio, mentre, insieme alla figlia Riley, Keough, arriva a casa della madre Priscilla
Le due donne sono state viste mentre uscivano dalla Cadillac nera di Lisa, momento in ci sono state “assalite” dalle due gemelle Harper e Finley che hanno abbracciato entrambe le donne.
E’ uno delle poche volte in cui si è potuto vedere Lisa con le tre figlie in pubblico, è la prima volta che la vediamo con le sue gemelle, dallo scorso febbraio. Il gruppo ha poi raggiunto Priscilla all’interno della casa dove le tre generazioni delle donne di Elvis Presley hanno festeggiato il 28° compleanno di Riley. Finley and Harper vivono con Priscilla, nella sua casa di Beverly Hills, da quando, a febbraio, è iniziata la sgradevole battaglia tra Lisa e Michael Lockwood, relativamente alla loro custodia. Si dice che, nel frattempo, Lisa abbia vissuto presso sua figlia Riley e suo marito Ben Smith-Petersen


By  CHRIS SPARGO FOR DAILYMAIL.COM -








       PUBLISHED                PUBLISHED: 01:31 BST, 6 June 2017 | UPDATED: 14:54 BST, 6 June 2017
Lisa Marie Presley ha avuto modo di gioire la scorsa settimana, in quanto ha potuto trascorrere un giorno con le sue tre figlie, dopo mesi difficili. Questo segna una delle poche occasioni in cui la 49enne sia stata vista con tutte le sue figlie ed è stata la prima volta che Lisa sia stata fotografata con le sue due gemelle Fincley e Harper, da quando queste sono a vivere con Priscilla Presley, e cioè dallo scorso febbraio.
Lisa ha visto le ragazze durante una visita alla casa della madre a Beverly Hills, arrivando lo scorso lunedì insieme alla figlia Riley Keough, per poter festeggiare insieme il 28° compleanno dell’attrice.

Elvis in Nashville

GRAND OLE OPRY

Elvis si esibirà solo una volta al Grand Ole Opry, il 2 ottobre 1954, cantando “Blue Moon Of Kentucky” durante la parte riservata ad Hank Snow. Il riscontro pur se educato, sarà molto tiepido. Il pubblico dell’Opry, infatti, abituato ad ascoltare musica country e bluegrass, accoglierà quella musica rockabilly di Elvis in modo tutt’altro che entusiasta e le sue mosse verranno giudicate volgari. Alla fine della sua esibizione, il direttore dell’Opry, Jim Denny, dirà ad Elvis che sarebbe stato meglio se fosse tornato a Memphis e avesse ripreso a fare il camionista. Trovandosi a Nashville, dopo l’Opry Elvis verrà brevemente ospitato da Ernest Tubb al Midnight Jamboree Radio Show e in questa occasione Elvis dirà a Tubb che la sua vera ambizione è cantare la musica country.








RCA VICTOR-STUDIO B

Nashville era familiare ad Elvis perché è qui che fatto molte sessions di registrazione per la RCA, soprattutto allo Studio B, dislocato una sede distaccata della RCA Victor.
Da tener presente che mentre gli altri artisti dovevano prenotare lo studio e avevano un orario da rispettare, Elvis aveva libero accesso allo Studio B ed era comunque l’unico ad avere il permesso di fare le sessions di registrazione di notte. Il motivo è chiaro: Elvis faceva guadagnare talmente tanti soldi alla RCA che aveva carta bianca per la gestione delle sue sessions……… almeno per quanto riguarda gli orari.
Va inoltre ricordato che nel 1977 la RCA era sull’orlo della bancarotta, ma per la casa discografica la morte di Elvis Presley risultò essere la salvezza del suo bilancio, grazie all’impennata delle vendite dei dischi post mortem.
In compenso lo Studio B venne chiuso il 17 agosto 1977, il giorno dopo la morte di Elvis.

Oggi lo Studio B, fa parte del tour al museo del Country Hall of Fame di Nashville e possiamo dire che, per i fans di Elvis Presley, oltre che essere una tappa obbligata può essere una full immersion nel contesto di una sua session di registrazione.
Almeno per me è stato così!!!


Tupelo - Tornado del 1936

DAL LIBRO “ ELVIS AND GLADYS” di Eliane Dundy
(Traduzione di Loretta Fornezza)
Il 5 aprile 1936, quando Elvis aveva un anno, un tornado si abbatté  su Tupelo alle 21.04 di una domenica sera causando danni disastrosi.
Da quel giorno, tuttora gli abitanti di Tupelo  hanno un modo di dividere il tempo e gli eventi in due parti B.T. e A.T.: Before the Tornado and After the Tordano (prima e dopo il Tornado).
Il tornado uccise 235 persone a Tupelo, ferendone 350 e azzerando 45 blocchi della città “Sembrava come ci fosse un grappolo di carri merci che correvano assieme” racconta Magnolia Clanton. “Colpiva e sentivi la gente che urlava sulle strade e non sapevi dove stavi andando o che direzione avresti preso, da quanto ti sembrava di impazzire”
La spirale nera gigante tingeva di rosso fuoco il suo percorso sopra Tupelo e verso il sud ovest. La serata era afosa, il vento soffiava senza sosta. I lampi iniziarono ad abbagliare. Le funzioni religiose serali erano finite. La maggior parte delle persone era a casa propria.
Il tornado durò solo pochi minuti: dalle 21.04 alle 21.09 – ora in cui furono uccise intere famiglie. Distrusse quello che era la zona di insediamento dei neri a Tank Hill, scagliandone i corpi nel Gum Pond (grande stagno a Tupelo-)


Scoppiarono incendi e ci fu una stima di 900 case andate in frantumi. Le galline erano state private dalle loro piume e le mucche dalle loro corna.
Il palazzo di giustizia, le chiese e i cinema furono trasformati in ospedali. Roosvelt mandò aiuti nazionali e la Croce Rossa posizionò  le sue ambulanze alle stazioni.
Dove si trovava Elvis in quel terribile momento?
Fortunatamente sappiamo esattamente dove fosse e lui fu fortunato a trovarsi lì, visto che se la sarebbe cavata per un pelo.
Quella sera, Catherine Hall aveva portato la sorella di Vernon, Gladys Presley, con sé alla funzione serale alla Baptist Church. Improvvisamente sul fondo della chiesa apparve il padre della piccola Gladis, J.D. e gridò loro di correre fuori. Salirono di corsa nello scuola bus, insieme a Gladys, Vernon, Elvis, Minnie Mae e gli altri suoi figli.  Lo zio Noah, in macchina, li portò a casa sua visto che era più solida e più grande e potevano stare tutti assieme.  Gli uomini si misero in fila contro la parete sud della casa “abbracciando” le assi per contrastare quanto di peggio stesse per arrivare. Minnie Mae iniziò a perdere i sensi, ricorda Cathrine, poi si riprendeva e poi sveniva di nuovo. Gladys, con il suo bambino in braccio, stava seduta tranquilla, rannicchiata nell’angolo. Il tornado avvolse East Tupelo. La casa rimase intatta. Quando tutto era passato, riuscivano a vedere uno dietro l’altro lampi che si abbattevano sulla Main Town., Lo zio Noah disse agli uomini “Andiamo, avranno bisogno di aiuto”. E così, gli uomini si infilarono nello scuola bus e si diressero lungo l’argine verso Tupelo.
Quando Gladys ed Elvis arrivarono alla loro casa, la prima cosa che videro era che il tornado aveva letteralmente raso al suolo la Chiesa Metodista di San Marco, proprio al di là della strada, ma la loro casa non era stata toccata!

FOTO DELLA CHIESA




Si potrebbe pensare che la vicinanza del disastro, non dovrebbe aver impressionato granché un bambino di un anno, ma dal momento che la chiesa non venne ricostruita, per parecchi anni,  Gladys e Vernon ogni giorno avrebbero parlato di quel miracolo ve aveva salvato la loro casa e le loro vite, mentre guardavano le  fondamenta dell’edificio in mille pezzi,
E’ possibile che tutto ciò abbia aggiunto  al piccolo Elvis, delle sensazioni di trionfo sul fatto che in seguito avrebbe potuto sopravvivere ancora?

TUPELO ORIGINALE CASA DI ELVIS



Nota sotto la foto: Questa casa sembra essere degli anni 50 o forse anche precedente, quando la casa era in uso. Come si può notare non c’è alcuna altalena nel portico …..






Nota sotto la foto:  I copyrights appartengono a chiunque l’abbia fotografata, che non è identificato per altri luoghi.  Per la prima volta furono pubblicate nell’ottobre 1964, su Elvis Monthly (penso sia un fan club del tempo). Fu lo stesso Vernon che mostrò la casa  ai fotografi.






Tra il 5 ed il 6 Aprile del 1936 il Sud Est degli USA venne sconvolto da una serie di tornado, per la precisione 17, che portarono alla morte ben 436 persone. Sebbene il grosso dei tornado si concentrò tra Tupelo (Mississippi) e Gainesville (Georgia), altri distruttivi fenomeni vorticosi associati colpirono anche le cittadine di Columbia (Tennessee), Anderson (South Carolina) ed Acworth (Georgia). Oltre ai tornado furono registrati numerosi allagamenti lampo associati alle tempeste, che provocarono milioni di dollari di danni.

Il tornado di Tupelo è stato il quarto in termini di morti nella storia degli Stati Uniti d'America; intere famiglie sono infatti morte perchè non furono avvertite del pericolo imminente e vennero quindi colte di sorpresa. Il piccolo Elvis Presley (che all'epoca dei fatti aveva solo un anno) e la madre invece sopravvissero a questo tremendo tornado, che toccò il livello massimo F5 della scala Fujita. Circa 233 furono i morti in città.




Dopo aver colpito Tupelo, il violento sistema temporalesco raggiunse l'Alabama e nella notte sul 6 Aprile e si portò fin verso la Georgia. Qui, per la precisione nella località di Gainesville, alle 8.30 del mattino un doppio tornado investì la zona e provocò 203 morti. Il tornado in questo caso raggiunse il grado F4 della scala Fujita e resta annoverato come il quinto in fatto di vittime nella storia nord americana. Causò 13 milioni di dollari (dell'epoca) di danni.

Fonte: http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/tornado+tupelo+1936-+centinaia+di+morti-52209




Telefonata fra Red West e Elvis




NELL'OTTOBRE 1976 RED WEST RICEVETTE UNA TELEFONATA DA ELVIS. ALL'EPOCA RED RISIEDEVA A LOS ANGELES ED ERA IL PERIODO IN CUI STAVA SCRIVENDO IL LIBRO "ELVIS WHAT HAPPENED?" CON LA COLLABORAZIONE DEL CUGINO SONNY WEST E DAVE HEBLER.

ELVIS ERA GIA' A CONOSCENZA DELLA PROSSIMA USCITA DI QUEL LIBRO...

fonte: https://ntrygg.wordpress.com/2012/02/24/elvis-last-recorded-conversation/
traduzione di Loretta Fornezza



ECCOVI LA STESURA DELL'INTERA TELEFONATA.



Sono Red West. State per ascoltare una conversazione telefonica tra Elvis Presley e me, che è stata registrata nell’ottobre 1976, mentre a Los Angeles, scrivevo il libro Elvis-What Happened” insieme a mio cugino Sony West e Dave Hebler. Non era un segreto che stessimo scrivendo il libro, e conoscendo Elvis come io lo conoscevo, sapevo che ci avrebbe cercato e contattato.
Sapevo anche che, dai fans e da altre persone intorno a lui, saremmo stati definiti bugiardi, Giuda, traditori e con qualsiasi altro appellativo.


Sapevo anche che, durante la conversazione avrebbe rivelato sufficienti informazioni che avrebbero avvallato quello che dicevamo nel libro. E’ stato molto di più di quello che mi aspettavo. E molto di più di quello che avrei voluto sentire. Intendo dire, che ho ascoltato un uomo triste e solo, un uomo con il quale ero cresciuto e visto passare dalla vera povertà ad essere il più grande intrattenitore che io abbia visto a questo mondo. Un bambino nel corpo di un uomo che non era in grado di sostenere la celebrità che era diventato. Ho avuto il triste presentimento che non avrei più rivisto il mio migliore amico. E non lo sopportavo……….





ELVIS: Come va?

RED: Mi sono appena svegliato.


ELVIS: Stavo provando una di quelle canzoni frenetiche. Ho comprato due chitarre nuove e stavo cantando come un pazzo, guardando quella meraviglia dei bambini. Sono a casa da solo, Linda è a Los Angeles. Sta cambiando appartamento. Avevamo quell’appartamento, la gente ha capito che dietro c’ero io ed ha raddoppiato l’affitto. Ne ha trovato un altro subito in fondo alla strada. Charlie mi ha detto della conversazione che avete avuto, suppongo di dover dare qualche spiegazione.

RED: Speravo mi chiamassi e mi parlassi


ELVIS: Tu non hai fatto niente che provocasse la decisione di mio padre.

RED: No.


ELVIS: Sono stato molto sotto pressione. Sai la storia del raquet. Due cause per 1.300.000 dollari?. Pensavo che si volesse solo utilizzare il mio nome e basta e questo era il contratto che avevo firmato. L’ho fatto perché era una favore al Dr. Nick e Joe. Sto cercando di dire alcune delle cose che hanno portato a tutto questo. Mi sbagliavo sul conto di Hebler, brutta cosa da parte mia, lui era molto sottomesso e servile. Odiava tutti voi ragazzi e tutti gli altri e me n’ero accorto
Ne avevo il sentore e questa m***** mi bruciava nelle orecchie. 2 processi in due anni. Non so se l’hai saputo, ma stavano cercando di farci passare per malati di mente. Sto parlando di alcune persone influenti che stavano cercando rapporti psichiatrici. Cercavano di dimostrare che eravamo pazzi. Tutto il gruppo.




RED: Non riuscivo a crederci. Tu avevi lasciato la città. Tuo padre ci ha chiamato e ci ha spiegato la necessità di tagliare le spese e darci una settimana di stipendio. Ai facchini cinesi, ne danno due di settimane.


ELVIS: Non sapevo niente di tutto di tutto questo. La storia di una settimana.



RED: La questione è superata. All’inizio mi sono sentito ferito.


Elvis: ****

Red: In ogni caso, dove eravamo……..


Elvis: Senti, la mia voce com’è bassa: ho la voce come J.D. Sumner, da tenore. Abbiamo cantato così tanto.

Red (ride): Ah…



EP: Ho una nuova chitarra Martin,

Red (ride): Ah…



EP: le mie dannate dita sono piene di vesciche.



Red: Yeah, avevo anch’io questo problema, quando mi sedevo e iniziavo a scrivere le canzoni, le prime 3 dita, già grandi di suo, diventavano cosi grosse, alla fine, avevo le vesciche sulla punta. Ma uh, oh m...a, spero di essermi schiarito il cervello, mi sono appena svegliato, ma parliamo


Elvis: Io, io ah, sai, ci sto lavorando su, ma a un cilindro


Red (ride): Ma come ti ho detto, sto preparando uno show che sta venendo piuttosto bene (Black Sheep Squadron), ho ottenuto una parte(as Sgt. Andy Micklin).

Partirà nelle prossime 3 o 4 settimane, penso e credo che potrà rilanciarmi.


Elvis: Sai com’è quello che è successa, è stata la combinazione di un sacco di cose che si stavano sormontando. Non era, necessariamente, da intendere in senso personale, anche per quanto riguarda le cause legali. Sai, è stato come una miccia che si è diffusa, proprio perché c’era un sacco di cose già ammucchiate che gravavano sulla mia persona.


Red: eh sì



Elvis: E probabilmente io ho perso di vista un paio di cose. In modo particolare te, la tua famiglia ed ogni cosa. Perchè sai che io amo Pat e la tua famiglia.


Red (interrompendo Elvis): Già, è stata dura Elvis. Ho avuto a disposizione un sacco di tempo per pensarci su. Intendo, potevo starmene seduto e la gente avrebbe parlato di tutta quella m...a, ma rimaneva fissa nella mia mente. E tutto quello che ho fatto è stato cercare di …. Può darsi, talvolta, anche iper proteggendoti senz’altr. E questa è la sacrosanta verità.


Elvis: Si, lo so


Red. Ah sì, c’ero, io c’ero, e se come dici lo sai, tu avevi dei problemi.



Elvis: sai cosa c’è di giusto? E’ come quel vecchio uomo di “Cool Hand Luke” un’incapacità di comunicare.
Red: Sì, questa è la sacrosanta verità. Sicuramente nell’ultimo anno non abbiamo comunicato tra noi.

Elvis: Come ti ho detto è stata una serie di cose…. Se potessi te le direi una per una, ti potrei dimostrare le ragioni di queste divergenze …. Mancanza di comunicazione….



Red: Giusto



Elvis: Mio padre era malato …. Sai, era quasi morto. La mia famiglia è sulla bocca di tutti, in tutti gli Stati Uniti. Quei dannati avvocati e cause legali…… di un pugno di terra ne stanno facendo una montagna.



Red: Si lo so, ci sono stati alcuni momenti duri, in questo senso. Arrivava una causa legale e tutti gli altri traevano spunto per aggrapparvisi. Si propagavano come funghi e tutti, anche il cugino, ci stavano al culo.


Elvis: Già, è questo che intendo. Uno va oltre o pensa di farlo e uello che cercano di fare è definire un quadro di malattia mentale e violenza.



Red: già



Elvis: Come quella in cui io a letto…..che sparo ad una lampada.


Red: Che diavolo è questa cosa?



Elvis: Quella storia dell’Hilton Hotel, con una pistola da 2.2.


Red (ride): Ah sì…. Oh, si, eravamo conosciuti come il Wild Bunch (mucchio di selvaggi)



Elvis: questo è sicuro…. Ma i bei vecchi tempi sono ancora una realtà.


Red. Si, sono fatti reali, e lo sempre saranno. Ormai, quello che è fatto è fatto. Abbiamo avuto un sacco di bei giorni, per un periodo. Ma, come hai detto, le cose sono diventate più serie, e sono arrivati una sacco di problemi… Non so, abbiamo perso di vista un sacco di cose, molte cose buone, non so, ma il divertimento se n’era andato.


Elvis: Il divertimento ha cessato di esistere, questo è il problema.


Red: già



Elvis: Non potrei definirlo con precisione, proprio non riuscirei davvero…….. sfumato


Red: Ma, ah



Elvis: Maledetti raquetball courts!


Red: Si, Ci sono passato l’altro giorno,…… per un attimo, quando voi eravate già andati via. Era ancora il Presley Center Courts ….. e poi, poco prima che io arrivassi….


Elvis: Lo toglieranno



Red: Cosa?


Elvis: Lo tireranno giù


Red: L’avevano già fatto. Si, me l’avevano detto, prima che io arrivassi là…. Non ho più visto quell’insegna.

Elvis: Okay … ah, bene, Ultimamente avevo sentito che c’era ancora… Ma sai, è evidente che sono stato truffato, poi hanno incaricato questi costruttori e quelli che si sono accaparrati un contratto con il mio nome…. Hanno trovato questi costruttori e si sono vincolati con un contratto.



RW: Uh-huh.



Elvis: Dovevano costruire due palazzi, da mezzo milione di dollari ciascuno.



Red: è molto caro…….



Elvis: Che fregatura! Ah ah povero Joe, ah sua madre ha dovuto pignorare la casa, fare un prestito sulla casa per avere i soldi……


Red: Ne so qualcosa sull’entrare in affari con gli squali; A loro non interessa se pignori il c**o di tua madre, lo sai vero?


Elvis: Ma questo è quello che ha dovuto fare
.


Red: Già …. Joe è riuscito ad evitarlo?



Elvis: Cosa?



Red: Joe è riuscito ad evitarlo? Oppure…….

Elvis: C’è in corso una causa per cercare di evitarlo. Sì ma, il ragazzo….. i costruttori incaricati di costruire quella dannata cosa sono quelli che hanno in mano tutto il gioco, perciò io me ne sono tirato fuori.

Red: Sì



Elvis: Dovevo farlo era alquanto rovinoso. Era una truffa, un affare scricchiolante.

Red: Vabbè non sapevo se lo fosse o no, ma ne avevo il sentore.

Elvis: E’ partito come una cosa innocente. Mi era stata detta una cosa, del tipo che non avrei dovuto mettere un soldo. O non c’entravano soldi o altro, quindi..… questo era il contratto che avevo firmato.



Red: Sì



Elvis: Questo succedeva quando firmai. Ne parlai con mio padre appena uscito dall’ospedale e se ne parlava da un po’ di tempo. Sai, se questo poteva aiutare il Dr. Nick e Joe…..

Loro non potevano usare il mio nome, perché non ne avrei avuto nessun beneficio da questa cosa.


Red: Sì



Elvis: Mi sono reso conto che era una truffa




Red: Bah…. Non so se lo era o no, ma io sentivo che era così



Red: Sì



Elvis: … avrebbero potuto usare il mio nome, così…



Red: Bene, io…..



Elvis: Perchè io non ne traevo alcun profitto da tutto questo



Red: Giusto. Era solo qualcosa per aiutarli. Credo che nemmeno il Dr. Nick conoscesse quei tipi



Elvis: Nemmeno io, almeno credo


Red: No, lui si è trovato risucchiato in questa cose. Aveva visto la possibilità di fare un po’ di soldi e così è stato per Joe. Ma sull’altro tipo, io avevo dei sospetti.



Elvis: Oh, quell figlio di p*****a, non aveva niente di buono

Red: Ah….



Elvis: Ho parlato con I miei avvocati ieri su questa cosa del racquetball. Sai Mr. Davis è morto?




Red: Sì, lo so. Lìho visto sul giornale, prima di uscire



Elvis: E il tipo che ha preso il suo posto……beh quello che iniziò succedere era che hanno cominciato a sparare cifre di 10.000, 20.000 dollari




Red : Ah capito. Sì, era…..premeditato



Elvis: Così l’ho pensata io. Voi avreste messo soldi lì, così?




Red: Si (ride). Ricordo che era uno che veniva in tour con noi



Elvis: Si in tour, pretendendo di essere interessato ai libri di numerologia. Tutto calza a pennello. Era abbastanza furbo per fare cose simili. Poi salta fuori che avevano bisogno di 80.000 dollari. Ho detto: okay, per cosa? Per una segretaria.


Red: (ridendo). Maledizione! Dannate segretarie…….sono un’ associazione o qualcosa del genere?



Elvis: È esattamente quello che ho detto io, meravigliandomi che una segretaria potesse costare 80.000 dollari




Red: M****a. No, era arrivato il momento di uscire da quella m***a.



Elvis: Ho cercato di prendere tempo con loro




Red: Sì



Elvis: Non volevo stroncare il loro entusiasmo….i loro sogni o altro.




Red: Solo stroncare la loro segretaria (ride)



Elvis: Sì, una segretaria da 80.000 dollari



Red: Per l’amor di Dio. Allora, cosa dovrebbe prendere un Presidente di una società?



Elvis: Avevano preparato tutte quelle carte e quella m…… Presidente…. Vice Presidente… sempre senza venire a chiedermi niente. E’ iniziato come Presley Center Courts e l’anno cambiato in Elvis Presley Center Courts, senza nemmeno chiedermi una cosa di tutto questo.



Red: Diavolo, una volta che il tuo nome fosse stato scritto sopra… …Una volta che questo Mike (McMahon) ci aveva messo il tuo nome… voglio dire…. L’ho sentito; è andato a Nashville, o non so dove, dicendo i”o rappresento Elvis Presley in questo affare del racquetball…” Proprio usando solo il tuo nome, è riuscito ad ottenere tutto quello che voleva, ma ah…. Non so cosa sto cercando di dirti. Dovremmo tornare sul mio problema… Io non ho mai fatto cose del genere. Ero solo… il vecchio Red, che cercava di fare il suo lavoro.


Elvis: Ah, ah …. Non lo stavo usando come esempio, ti stavo solo raccontando.




Red: Certo questo lo so. Stavamo solo parlando di qualcosa. Non so niente circa quel racquetball court. …. Io conosco solo i miei problemi.


Elvis: Ciò che si è guardato come ad un’amicizia e un favore e qualsiasi cosa, si è trasformato in un progetto da 1.300.000 dollari. Se calcoli quanto tempo ci vuole per avere dei risultati…. E cominciare a ricavarne un guadagno (ride). Dopo averci messo tutti quei soldi!!


Red.; Mi dispiace, ci vorrebbe un po’…


Elvis: Saremmo tutti diventati vecchi, prima di vedere un risultato sul racquet e intascare un dannato banjio (ride)



Red. L’intonaco starebbe caduto dalle pareti. Awww m***a. Sì, povero vecchio Nick, povero vecchio Nick… Tutti cercano sempre di far soldi, ma quella del Nick’s Chips, nella quale si era infilato, è stato un flop. Si era sempre immaginato tutto, ma quel dannato camion perdette tutto il carico, perché si rovesciò. Avevano preparato tutto e sono state portate dall’Arkansas…..



Elvis (ride): Non lo sapevo….ero in ospedale



Red (ride)



Elvis: Maledizione, avevo un misto di emozioni. Prima di tutto, mi son fatto male cadendo….. proprio rotolato giù. Nick’s Chips del c**o. La cosa principale che riuscivo ad avere in testa era una scommessa per decidere cosa fare. E Nick, il greco, era la scommessa. Ecco, e così il mio cervello impazziva. Nick’s Chips, m***a, ovviamente non sapeva.


Red: Sicuramente lo sapeva e so che anche Mike lo sapeva



Elvis: L’avvocato mi aveva letto il contratto dove si dichiarava che qualsiasi cosa fosse successa sarebbe stato un bene per tutto l’affare.




Red: Già. Non ti avevano detto….



Elvis: Ora, ti dico, che non mi interessa più di quel racquetball



Red: Giusto



Elvis: Per me poteva essere una buona cosa. Perciò quella fu una novità per me



Red: Sì



Elvis: Ho scoperto ieri che quel Mike si è autoeletto e le spese di management erano di 50.000 Dollari all’anno….. Extra. Ah Joe non ne sapeva niente. Il Dr. Nick non ne sapeva niente, ma gli avvocati li hanno presi subito.



Red: È quello che immaginavo…… questo Mike ha preso in giro Nick e gli altri. Non gli sarebbe potuta andare meglio.



Elvis: Già



Red: È una vergogna, Nick ……..pensavo fosse intelligente e anche Joe pensavo lo fosse, ma…..



Elvis: Non quando si tratta di affari



Red: Penso che siamo sulla stessa linea



Elvis: E il mio unico problema, vedi, è che , da tutto questo, non avrei mai potuto trarne alcun tipo di profitto. E’ stato solo un gesto di amicizia, sai non pensavo che fosse…. Non ci sarebbero stati danni, aiutando questi ragazzi a costruire un paio di campi di racquetball, uno qui e uno a Nashvillle, tuttavia, mi piaceva. Non avevo visto alcun rischio…



Red: Già



Elvis: Nick’s Chips, m……a (ride)


Red.: Certo, guarda… non immischiarti con un tipo come quello, voglio dire i loro dollari parlano, questo è. Ma ah….


Elvis: Già, ma il modo in cui è stato fatto, questa gente guida gli agnelli al macello.


Red: E’ vero, te ne sei reso conto, quindi tu ne sei fuori, giusto?


Elvis: Si, mi sto dando da fare per esserne fuori.



Red: Okay …. Non ti biasimo, perché quando hai iniziato ad entrare nell’affare con un gruppo di persone, se lo fai per te stesso, sai cosa succede, ma quando lo fai per altre 2 o 3 persone.

Elvis: Con la mia firma, maledizione, dovevano essere matti da legare.


Red: infatti è andato a monte.



Elvis: Ma sai, la carta che ho firmato non menzionava queste cose, così il mio legale ritiene che questa porcheria è stata aggiunta dopo la mia firma. Capisci cosa intendo?


Red: Si


Elvis: Perchè purtroppo io non avrei dovuto firmare. E starmene buono……. per un paio di campi di racquet, mezzo milione di dollari.


Red: Sì



Elvis: E’ stata una grandissima sorpresa anche per me. Mezzo milione di dollari per un capo di racquetball? Perché posso avere Earl con una colpo di martello… (ride) e farglielo costruire ad Albert, senza tirarla per le lunghe.


Red: Lo costruirebbe con $ 39.38, con la sauna, un centro benessere ed altro. Non costerebbe come costruire quei dannati campi di raquetball.


Elvis: Huh.

Red: Non so bene...


Elvis: Beh penso che se ne facciano dieci per ogni posto.


Red: Oh, huh, oh...


Elvis: Intendo 10 posti per giocare come al Memphis State.


Red: Sì


Elvis: Ma fino a che...



Red: E’ così...


Elvis: Lo fai, ci metti una doccia per uomini e una per le donne, non si arriverà mai a mezzo milione di dollari.


Red: Sono un sacco di soldi.


Elvis: Già.. ho un edificio qui sul retro che è costato solo 80.000 dollari. Se vedessi quanto è elegante.

Red: Certo, dannazione, giusto...


Elvis: Questa gente è come hai detto tu, hanno visto la mia firma e poi hanno dato fuori di matto.

Red: Si, si. Ognuno ha fatto il suo quando ha ottenuto la tua firma, inoltre quanto si ipensava sarebbe stato lo stipendio di questi ragazzi? Mike e la segretaria e tutta quella m…..


Elvis: Già.



Red: E pensavano che tu pagassi queste… stronzate. Che vadano al diavolo!


Elvis: Materiale e cose, come cartoline, opuscoli, advertising, e questo e quello … E tutto questo, a mia insaputa, senza consultarmi, senza chiedermi niente, ….


Red: Hanno cercato di trarre vantaggio dalla tua persona. Non ti biasimo se li mandi all’inferno… Immagino che tutto questo ti abbia provocato pressione e di tutto, cause legali e altre cose e che ti abbiano portato al nostro licenziamento, comunque, è stato uno shock, per tutti noi… Il vecchio Dave, era fuori, si è trovato con il sedere per terra. Tutti eravamo massacrati. Naturalmente io avevo qualche proprietà e altre risorse. Ho venduto, si, ho venduto la mia casa. Odiavo farlo, sai, ma quando sei costretto, lo devi fare.



Elvis: Hai venduto la casa?


Red: si, venduto la casa, entrambe le macchine ed ogni cosa, e Hebler… si è trovato con il sedere per terra, e anche Sonny era praticamente all’inferno… Sai com’è, è stato un brutto momento, sono sincero.



Elvis: Già, credo che non sia stato un buon periodo.



Red: No.



Elvis: E’ stato un brutto momento anche per me. Sono stato in ospedale un periodo abbastanza lungo per potermi riprendere e riprendere i tours…..


Red: Ma, ah….



Elvis: Mio padre ….. l’ho quasi perduto. E’ mio padre, comunque sia.

Red: Oh certo, posso capire. Siamo rimasti traumatizzati per un periodo, ma che cosa potevamo fare. Poi ci ho pensato su, tutta la pressione ed altre cose, e mi sono detto: bene, suppongo che abbia ottenuto quello che voleva, ma solo …..solo, speravo …. Noi siamo sempre stati bravi a parlare. Molto …..la maggior parte del tempo. C’erano delle volte che non potevamo, ma se l’avessi saputo da te, sarebbe stato più facile accettarlo.


Elvis: Lo sai per gli affari e cose di quel tipo, non sono io che seguo.


Red: Ah, intendi il licenziarci e cose di questo tipo? Bene…..



Elvis: Sì




Red: Bene



Elvis: Io dovevo andare a Palm Springs per analizzare e valutare quei dannati racquetball courts, Sono ancora confuso (ride). Charlie mi ha detto, di aver parlato con te e tu pensavi io fossi sull’altra linea….


Red: Uh.huh. L’ho pensato….. ho sentito, sai, ho sentito…..


Elvis: Io ero da mio padre a parlare di queste cose.



Red: Sì



Elvis: Se avessi voluto ascoltare qualcosa, non l’avrei fatto così. Avrei scelto un altro modo



Red: Amico, sai quanto uno diventa paranoico dopo una cosa come questa



Elvis: Certo




Red: Io solo….. Io non conosco il motivo……


Elvis: Oh certo. È come guardare sopra la tua spalla e non capire cosa diavolo c’è dietro




Red: Già. In ogni caso, ormai è stato fatto ed quello che penso adesso, perché ah….


Elvis: Come stanno Pat, i bambini ed il resto?




Red: Stanno tutti bene, sono tutti in sospeso, fino a quando non concretizzo qualcosa.



Elvis: Bene….


Red: Ma, è proprio stata dura.



Elvis: Si, io sono rimasto molto deluso da Hebler. E’ stato falso con me, è tato terribile. Io pensavo che venisse frainteso.
Red: che cosa ha fatto?


Elvis: huh


Red: Ti chiedo che cosa ha fatto


Elvis: Sai, lui mi avrebbe detto alcune cose. Chi odiava…


Red: (ride) Chi odiava?


Elvis: Sì….


Red: Maledetto


Elvis: E … lo sai, è andata avanti per due anni. Ed Parker me l’aveva detto, quando l’ho assunto. Disse: tienitelo a distanza, ma io non l’avevo capito. E lui non si è inserito e intanto mi ha fregato


Red: Veramente, io non so di cosa stai parlando… Ah


Elvis: E’ difficile da spiegare. Non credo che gli piacesse nessuno del gruppo, tranne forse Dean.


Red: Bene, io….

Elvis: Penso che per lui io ero diventato il simbolo del dollaro, Red. Penso che nell’evolversi delle cose abbia perso di vista Elvis, prima di tutto e questo può succedere facilmente.


Red: Mi dispiace, si mi dispiace così tanto.


Elvis: E sai quando entri nell’ottica di queste cose, la tua mente pensa solo ad una cosa



Red: Già! Giusto! Bene, posso capirlo. Tanto tempo fa diciamo 2 anni fa o 3, è un argomento di cui ne parlai con Charlie. Guardiamo in faccia la realtà, è da quel momento che tu non ti sei più divertito.

Tu solo….tu facevi il tuo lavoro e poi, ah…..



Elvis: Mi piace il mio lavoro


Red: Si lo so, quelle sono state le uniche volte che ti ho visto veramente felice, poi non l’ ho più visto veramente. Il resto del tempo, noi solo….. noi solo----- non so.





Elvis: abbiamo avuto un bel periodo a Vail (Colorado)



Red: Oh sì, ci siamo divertiti a Vail. Quello era….. l’uomo, l’unica volta, negli ultimi anni, che realmente abbiamo fatto un passo indietro, che abbiamo ripreso a divertirci insieme, sapendo come fare. Quello che intendo è che tutti si sono divertiti.



Elvis: Sì lo so.



Red: Si, so che anche io. E’ stato qualcosa che volevamo fare, tanto per estraniarci da tutto.


Elvis: Si sai è tutto ok, vogliono che prenda una casa là



Red: Sì


Elvis: E vogliono che tenga gli approviggionamenti e tutto il resto. Quindi i ragazzi hanno tenuto questo appezzamento. Ho visto bellissimi posti, ma, al momento non ne sono convinto.

Red: Giusto, non ti biasimo, puoi sempre andarci e affittare qualcosa


Elvis: Esatto



Red: Ma, ah….ahhh, non so cosa…. Non voglio diventare serio, è passato tanto tempo da quando ne abbiamo parlato, ora però voglio diventare veramente serio in questa conversazione, ma…..



Elvis: È finita




Elvis: Sono successe cose che non sai



Red: Beh è successo dopo che tu hai fatto del male a me. Tu hai ferito molto me e la mia famiglia. Lo sai, ci hai lasciati al fresco. Quindi non dire a me che ti ho ferito.



Elvis: E sai…… è successo che sono diventato un oggetto e non una persona.




Red: Già



Elvis: Ma sai, io non sono quell’insegna rossa laggiù (intende Elvis Presley Brd). Io non sono quell’immagine che è stata costruita, io sono io.



Red: Beh, quello è il modo in cui ho sempre cercato di pensare



Elvis: E adesso ti sbagli in una cosa, ascolta, non darmi del paranoico, perché ti sto parlando da amico. Siamo su una linea privata e non c’è nessuno dietro



Red: Giusto



Elvis: Tu non sai come sono andate le cose.



Red: Si che lo so, io ero fuori al fresco e non potevo capire….. Eravamo tutti preoccupati per te. Io sono sempre stato preoccupato per te, lo sai. Su fatto che prendi certe cose. Pensavo che ti avrebbero…….





Elvis: Chissà che diavolo si è sentito dire o è stato detto. So solo che si era creata una situazione di alta tensione, dove prima, invece, c’era divertimento e relax.

Qualcosa è andato storto.




Red: Si anche questo è vero.



Elvis: E il top è arrivato con la storia del racquetball e tutta quella m***a personale. E’ un dato di fatto che dovevamo tagliare le spese.


Red: E l’avete fatto



Elvis: Avevo il sentore……….




Red: Qualsiasi cosa tu dovessi fare ……l’ho detto anche a tuo padre, io farò quello che devo fare. Se dovevate tagliare le spese licenziando me, beh mi sembra strano. Sembra come se tu avessi dovuto tagliare qualcun altro. Pensavo di essere importante per l’organizzazione e sono felice di scoprire che non era così. Allora io…… ho ancora un po’ di vita da vivere e intendo…….intendo godermela. E poco….. e sono ancora abbastanza giovane che posso trovare qualcos’altro


Elvis: Oh certo!



Red: Quindi era solo per tagliare le spese. Proprio non riesco a capirlo. Tutti gli altri, un sacco di ragazzi, io pensavo di essere il più importante nell’organizzazione, molto più di loro, ma evidentemente non lo ero. Comunque sono felice di averlo capito. Così…….


Elvis: Si tratta solo di una situazione sfortunata….. Ma tornando indietro…… Adesso si sta riprendendo, ma mio papà era arrivato a 165 libbre.

Red: Intendi adesso?


Elvis: Penso che adesso sia a 170…180 qualcosa del genere. Questo mi ha traumatizzato e ho avuto paura da morire. Perciò sai come mi sento, sai come ti sentiresti se si trattasse di tuo padre.



Red: Giusto Quello che stavo dicendo…. Allora, sei stato piuttosto incasinato. Questo è quello che mi hanno raccontato



Elvis: Ah…. Io non sono assolutamente incasinato. Al contrario, non sono mai stato meglio nella mia vita.


Red: Questo intendevo


Elvis: Lo sai ho passato un divorzio, c’eri anche tu….



Red: Si


Elvis: Quella cosa del matrimonio, sai……. il matrimonio. Non avevo niente a che fare con quella cosa. E’ stato fatto di fretta e io non sapevo niente di chi ci sarebbe stato. E’ stato fatto in una stanzetta della grandezza di un bagno, con un Giudice della Corte Suprema. E’ stato fatto velocissimamente, non avevo nemmeno realizzato di essermi sposato.


Red: ah, stai parlando della cerimonia del matrimonio.


Elvis: Sì


Red: Giusto. Allora, dal momento che, al tempo, non hai pensato a queste cose, ormai è una vecchia storia, ero con te …. come io ero con te e all’improvviso fui messo da parte, dicendomi che non era previsto ci fossi anch’ io.


Elvis: Potevo accorgermi quella volta, ma sai non era compito mio.


Red: Giusto


Elvis: Non era compito mio.


Red: Sai, ho immaginato che fosse stato il Colonello e…


Elvis: E’ stata una cosa fatta a comando. Non potevo fare niente…. Solo che, tutto ad un tratto mi sono trovato sposato. La mia firma ….. tutti sembravano impazziti. Questa è una cosa che ha sorpreso anche me.


Red: Sì sì giusto


Elvis: E’ stato piuttosto difficile.



Elvis: Il sospetto, Red, si è insediato nel gruppo. Non riesco ad immaginarne l’origine. Sospetto, come la canzone che abbiamo fatto, “Non possiamo continuare insieme con i sospetti”


Red: Si


Elvis: Così, può anche darsi che io abbia agito bruscamente. Sono il primo ad ammetterlo……Senza pensarci.


Red: Sì bene



Elvis: Sai che Sonny non è mai venuto, Red



Red: Si lo so


Elvis: E sai che io e lui ne abbiamo parlato.



Red: Sì



Elvis: E’ un grande uomo, ma non ha mai condiviso le cose con noi…. Io non ho niente contro Sonny. Solo Hebler, con i suoi modi, ha cercato di fare il prepotente su ogni cosa, usando tattiche meschine


Red: Sì


Elvis: Soprattutto con alcuni di questi ragazzi giovani



Red: Bene


Elvis: Avrebbero dovuto fare chiedere ….del tipo…. Dean ….ma non avevano mai una risposta corretta…. Dovevano girarsi in ogni angolo.


Red: Sì


Elvis: Questo sarebbe l’unico modo per trovarne la soluzione. So com’era, lo so, quando avevo 20 anni, m****a, la mia mente era sparpagliata ai quattro venti.


Red: Sì


Elvis: Hanno bisogno di una guida. Non si dovevano fare certe cose, Red, non si dovevano fare certe cose, sai come ci formano al servizio militare. Regime, facendo le stesse cose ogni giorno e ogni notte. Quello che intendo, noi sapevamo, e anche tu lo sai, durante il servizio hai fatto quello che hanno fatto anche tutti gli altri. Ma, per Dio, alle 7 dovevamo fare questo e alle tre dovevamo fare l’altro. E ce lo facevano fare in continuazione.


Red: Certo


Elvis: E’ come ti istruiscono. E si spreca tutta l’energia e la giovinezza come, qualsiasi cosa senza una guida adeguata.


Red: Sì


Elvis: Io sentivo che dovevo parlare con te e farti vedere questo mio aspetto.



Red: Sì, e lo apprezzo. Sai, questo è quello che speravo avremmo fatto al più presto. E’ possibile che io abbia capito un po’ meglio-. Ma quello che è fatto è fatto. Si parte da lì. Quello che intendo è che devi credermi quando ti dico che ti auguro tutta la fortuna. Spero tu vada avanti bene, e stia bene come sei, dritto fino in cima, ancora 40 anni. Veramente, con tutto il mio cuore.


Elvis: Ci sto lavorando



Red: Ma vorrei vederti in salute, E. Non sei stato bene ultimamente.


Elvis: Oh sì sto bene



Red: Non è vero


Elvis: Sì ti dico


Red: Bene, ok, se lo dici tu


Elvis: Nelle ultime due settimane, ho proprio avuto una completa ripresa fisica dalla testa ai piedi.


Red: Sono contento di sapere che stai bene


Elvis: E’ una di quelle cose richieste dal Lloyd di Londra, l’assicurazione.


Re: Bene dopo questo, non mi devo preoccupare allora.


Elvis: Ah per quella cosa che ho avuto, quel blocco all’intestino basso si è corretto da solo, grazie a Dio


Red: Bene


Elvis: Ho seguito una dieta liquida. Nell’intestino basso c’era una massa.



Red: Si, questo è stato verificato


Elvis: Ho seguito una dieta. Venti giorni, era ridicolo. Poi ho saputo che anche questo era un altro errore (ride)

Red: Sì


Elvis: Svuotare l’intestino, questo non c’entrava niente! così il risultato è stato che ha smesso di lavorare. Ho capito che questa porcheria dipende dal fatto che sono grasso e di mezza età, lo sai……


Red: No, sapevo che non era così. Sapevo che non eri… (ride) mangiavi molto ma non eri grasso, quello che si intende per grasso. Si poteva dire che c’era qualcos’altro che non andava. Ed è questo che intendo, che non stavi bene. C’era qualcosa di storto all’interno. Questo è quello che cercano…. Quando cerco di parlarti di questa cosa, tu diventi furioso, come hai fatto tempo fa. Non vuoi sentirtelo dire. Questo è quello che intendo. C’era qualcosa che non funzionava dentro di te. Non sapevamo cosa, ma eravamo preoccupati, non sapevamo di cosa si trattasse. Sapevamo che non era grasso, era qualcos’altro. E tu…..


Elvis: Pensavo di averti detto che si trattava dell’intestino basso. Credevo di dovermi operare e togliere una parte.


Red: Si, giusto, c’ero e ricordo che si era pensato di farlo. Lo stavo dicendo……..


Elvis: Per me era una psicosi, perchè non sapevo di cosa si trattava.



Red: Sì è vero, sono contento di sentire che tutto si è sistemato, veramente.


Elvis: Si è sistemato da tempo. C’è solo una mancanza di comunicazione. Quello che abbiamo avuto, Red, è stato pazzesco. Come quella canzone di Roy Hamilton che fa “Capendosi si risolvono molti problemi”

Red: Sì, è stato così…


Elvis: E’ una bella canzone popolare


Red: Sì è vero, non si siamo capiti per troppo tempo.


Elvis: Bene, Non so se eravamo tu ed io oppure se quelle vibrazioni negative possano essere arrivate da altri,


Red: Giusto potrebbe anche essere. Io non sono competente di cose paranormali.


Elvis: Oh beh, neanche io, ma sento che ah, siamo costantemente su “dare e ricevere”. Tutto il tempo.

Red: Giusto, ne abbiamo discusso. Ricordi, se si può mettere un quadro nell’aria, penso che nell’aria, si possa mettere anche un’ondata di riflessione


Elvis: Ecco perché io lo sentivo, sentivo le cose negative ma, non riuscivo a centrare esattamente di cosa si trattava. Così ho raggiunto solo il punto più bollente, e ho sperato che avresti capito. Era una cosa temporanea.

Red: Bene



Elvis: Ah ecco cos’era, Red, vedi io non ho cercato né di avvicinarmi a qualcuno, né di comunicare con qualcuno. Mi sono sentito terribilmente solo. Sai come il numero 8.




Red: sì



Elvis: Si dice che sono molto soli nel cuore. Per questa ragione, si sentono molto soli, quando, in realtà, hanno il cuore caldo….. verso gli oppressi. E, nella vita, nascondono i loro sentimenti, ma fanno quello che amano. Io sono un numero 8 e lo sei anche tu.



Red: Questo è vero. Si è ritrova solo. (ride) Si è sentito un uomo solo. Si è sentito …….. giù proprio terrorizzato.



Elvis: Posso immaginarlo


Red: Ma c’è una cosa ….. ah…. Sono vecchio abbastanza, sono già abituato alla vita. Questo è un altro mio…. Un altro passo lungo quella strada. E devo imparare come affrontarla e cercare di fare qualcosa. Ma, cosa posso dire, non voglio stare male per me stesso. Sono un uomo cresciuto. Io posso…..posso fare qualcos’altro…..ci sono altre cose. Ma come dici tu, alla fine, lì c’è un difetto di comunicazione , forse perché io non ero nei paraggi abbastanza, quando avevi bisogno di parlare con qualcuno o altro.



Elvis: Beh forse è così. Forse è come ero io. Forse io ero assente o ascoltavo troppo velocemente. Ma, come hai detto a Charlie dopo uno show, forse era una sorta di fastidio …..io ero grasso.




Elvis: che sono drogato




Red: Non riesco a sentirti E, scusa



Elvis: Mi hai fottuto. E’ stato crudele. Che sono drogato



Red: Sì, bene



Elvis: Perchè io non lo sono. Ho una figlia e una vita.




Red: Sì, bene



Elvis: Lo sai




Red: Sì


Elvis: Perché io non lo sono. Ho una figlia e una vita. Che cosa ha un uomo se guadagna il mondo e perde la sua anima?



Red: Sì



Elvis: mi piace cantare. Lo è da quando avevo 2 anni




Red: Sì, lo so



Elvis: Lo sai, eravamo seduti qui, suonando la chitarra e altre cose, cantando vecchie canzoni, tipo “L’amore è una cosa meravigliosa” e Charlie ed io parlavamo di quell’ armonia, rimpiangendo quell’armonia. (ride)

Red: Si, bene, quello che posso dire, è che mi manca il cantare (ride). Ma questo è il modo in cui rimbalzano le cose.


Elvis: Ok, prenditi cura di te e della tua famiglia. E se hai bisogno di me per qualsiasi cosa, lo sai, sarò più che felice di aiutarti.

Red: Lo apprezzo, lo apprezzo.




Red: Sì, lo so



Elvis: Dico davvero. Non c’è bisogno di pubblicare quel dannato, nessuna di quella ,***a che ho sentito. Ho sentito a pezzi, un po’. Non so di cosa si parla, ero in tour e ho solo sentito dei pezzetti. Non mi sono mai veramente seduto con qualcuno e approfondito. Non so niente. Conosco solo te come persona e Pat e se c’è qualsiasi cosa che io possa fare, qualsiasi cosa per trovare un lavoro o altro, fammi sapere. Sono sempre qui, figliolo.


Red: Bene, Lo apprezzo, veramente. E dirò a Pat quello che mi ha detto e la farà sentire meglio. Era ferita. Sai lei non riusciva a capire. I miei bambini, specialmente i miei figli in modo speciale.


Elvis: Tutti noi siamo feriti



Red: Hum


Elvis: Tutti noi siamo stati feriti in qualche modo. E’ come la canzone Decada Derida: “Ascolta lo stupido e l’ignorante, perché anche loro hanno la loro storia” e poi Hank Williams ha scritto “Non hai mai camminato nelle scarpe di quell’uomo o guardato le cose attraverso i suoi occhi”


Red: Giusto è vero.


Elvis: Così sai, dopo aver analizzato cose bruttissime, posso vederle, posso vederle più chiare. Ecco perché dico, qualsiasi cosa posso fare, ne sarò ancora più felice
.

Red: Lo apprezzo………


Elvis: Abbi cura di te figliolo.



Red: Ok e se, lasciami dire ancora una cosa prima che tu chiuda. Chiunque sia preoccupato per il libro, dì loro di non esserlo. Inteso, incluso tu. Ah, stiamo scrivendo solo le cose belle, di Elvis, della gente, dei bei giorni…….



Elvis: Preoccupato di cosa, preoccupato del libro? Ah, non credo.



Red: Ok


Elvis: Io non lo sono, non da parte mia.


Red: Ok. Bene. Perchè ero…. Ero distrutto, a pezzi. Mi era stata fatta un’offerta per scrivere il libro. Ho detto: scriverò il libro se posso raccontare tutto dal primo giorno per tutti i bei giorni e lui ha detto va bene.


Elvis: Fai quello che devi fare.


Red: Okay bene, bene


Elvis: Voglio solo far sapere a te e Pat …….. che sono ancora qui.



Red: Ok lo apprezzo. E tu abbi cura di te


Elvis: Ok


Red: Ok


Elvis: Calma, non prendertela



Red: Ciao