★★★ THIS IS ELVIS ★★★: settembre 2014

Quando ho incontrato Elvis (di Carlo Stevan)


Una bellissima e appassionante avventura da leggere tutta d'un fiato!

1. SLOWLY BUT SURELY


I fans italiani che hanno avuto la fortuna di vedere Elvis dal vivo sono cosi` pochi da poterli contare e citare quasi tutti per nome e cognome. Sono infatti soltanto sedici:
Livio Monari da Recanati; Nicla Crippa, Tamara Bertogna e Bruno Saviane da Milano;
Patrizia Gennari e 5 amici suoi da Bologna; Attilio Arena, Franca & Maria Rizzo-Penna, Luigi Torresan ed io da Torino. Il sedicesimo e` il piu` famoso di tutti, trattandosi del nostro Little Tony che lo vide in uno degli storici concerti del Madison Square Garden.

Far parte di una cosi` stretta schiera non c'e` che da ritenersi super-fortunati e me ne son reso conto ancor piu` ogni qualvolta ho incontrato altri fans fedelissimi da anni come me, con collezioni da capogiro cento volte superiori alla mia, ma che per i quali Elvis e` rimasto solo un'immagine sullo schermo cinematografico o stampata su una fotografia.

Da vent'anni, ogni volta che incontro un nuovo fan, la domanda e` obbligatoriamente sempre la stessa "Com'era Elvis dal vivo?". Come si puo` rispondere in poche parole a una simile domanda? Come si fa a trasferire ad altri le proprie emozioni con la stessa intensita` con la quale le hai vissute? La stessa emozione puo` essere vissuta diversamente da ciascuno di noi, e` formata da innumerevoli fattori: il tuo carattere, la tua anzianita` di "militante", l'atmosfera di un certo momento, il tuo stesso modo di vedere e di vivere il fenomeno Elvis.

L'esperienza e' stata tuttavia talmente straordinaria e indimenticabile che vale la pena provare ugualmente a raccontarla, cercando di far rivivere in qualche modo la magia di quell'atmosfera e di quella certa epoca a cui accennavo prima.

Chi vi parla e` un quarantacinquenne patito di musica fin da quando ha l'uso della ragione, che quindi ha mosso i primi passi sui ritmi indiavolati di Luciano Tajoli, Nilla Pizzi e Gino Latilla fino a scoprire con "Only You" dei Platters l'esistenza di un altro pianeta al di la` dell'oceano.
Nel 1957 ho l'incontro ravvicinato del primo tipo: compro il singolo Teddy Bear, al quale seguono Jailhouse Rock e Hound Dog in brevissimo tempo.
Il mio incontro con l'extra-terrestre e` cosi` amichevole ed entusiasta che mi viene subito concesso un ravvicinamento del secondo tipo: il 2 luglio 1958 vedo il film "Loving You". Da quella data divento un fan accanito.

Fino al 1969 faccio le stesse cose di tutti i fans italiani miei coetanei: ogni nuovo disco viene acquistato nel giorno di uscita ed ascoltato ripetutamente fino a saperlo ricantare anche nel sonno; ogni nuovo film viene visto nel primo giorno di programmazione (anche tre volte di seguito) e poi seguito (e rivisto) nei successivi passaggi nelle sale di seconda, terza, quarta visione, fino alle sale parrocchiali e ai piu` sperduti locali di periferia. Ogni giornale che riporti la piu` piccola foto di Elvis o anche solo tre righe scritte su di lui viene comprato, ritagliato e conservato gelosamente.

Judy



Judy
Words & Music: Teddy Redell
Recorded: 1961/03/13, first released on “Something for Everybody”
Traduzione di vali/g52

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Originariamente incisa da Teddy Redell nel 1960

Redell è nato come Teddy DeLano Riedel il 7 giugno 1937, in Arkansas, USA. La sua primissima registrazione che risale al 1952, sembra non sia stata emessa, unitamente alla sua prima pubblicazione del 1960. La maggior parte delle sue pubblicazioni, erano con il nome di Redell, anche se, nel singolo del 1967, “Judy” (probabilmente l'ultimo), usò il suo vero nome. "Judy" venne pubblicata, nel marzo del 1960, sul lato B di "Can't You See" su Atco 45-6162.



I Feel So Bad


I Feel So Bad
Words & Music: Chuck Willis
Recorded: 1961/03/12, first released on single
Traduzione di Vali/g52

Do You Know Who I Am

Sentimental Me



Sentimental Me
Words & Music: Jimmy Cassin/Jim Morehead
Recorded: 1961/03/13, first released on “Something for Everybody”
Traduzione di Vali/g52

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Originariamente incisa da Ames Brothers nel 1949

I fratelli Ames, con questo brano, nel 1949. La Coral pubblicò subito il brano, insieme a “Rap Mop” a ella fine del Gennaio 1950 era già entrata nella Billboard, dove rimase 27 settimane, raggiungendo il 3° posto: Sia Russ Morgan che Ray Anthony ebbero altre hits.


In Your Arms

In Your Arms
Words & Music: Aaron Schroeder/Wally Gold
Recorded: 1961/03/12, first released on “Something for Everybody”
Traduzione di Vali/g52

There's Always Me

There's Always Me
Words & Music: Don Robertson 
Recorded: 1961/03/12, first released on "Something for Everybody"

Starting Today

Starting Today
Words & Music: Don Robertson 
Recorded: 1961/03/13, first released on “Something for Everybody”
Traduzione di Vali/g52